Nani, fate e giganti, sono i compagni delle avventure estive in Val d’Ega
Una valle a misura di bambino: parola della guida escursionistica Helga Egger che, a suon di leggende, scandisce il ritmo della vacanza sulle Dolomiti.
Helga Egger ha 70 anni tondi. Una voce squillante, una risata contagiosa, gambe allenatissime e una memoria formidabile, capace di farle ricordare le tantissime leggende della Val d’Ega. Sì, perché quest’area verdissima, a soli 20 minuti da Bolzano, incorniciata dalle Dolomiti del Latemar e del Catinaccio, sembra essere popolata da fate, nani e giganti…
Insieme a Helga, che è una accompagnatrice di media montagna, ma, soprattutto, una narratrice di emozioni, i bambini vanno alla scoperta dei boschi incantati, passando attraverso il Portone delle Fate, cercando i nani sotto i massi, ascoltando le leggende della Pietra Blu del Latemar, imparando come i sassi rossi venivano usati nel 1700 dai Veneziani per colorare i tessuti di broccato e ascoltando antiche storie racchiuse nei fossili e nelle conchiglie che incontrano lungo il cammino.
Ma dove nascono le leggende? Secondo Helga sono il modo che l’antica popolazione che abitava questa valle, usava per combattere la “paura”. Quando calava la sera, i boschi diventavano quasi neri in assenza di luci ed erano popolati da lupi e orsi. Le montagne poi erano percepite come giganti misteriosi: non venivano scalate perché erano ricoperte da una fitta coltre di neve e nessuno aveva le scarpe. Nel buio ogni suono o movimento dava il via all’immaginazione e, a ogni storia che veniva tramandata oralmente (perché in pochi sapevano scrivere e leggere), chi la raccontava magari aggiungeva un pezzetto. La Val d’Ega era una valle povera e isolata, basti pensare che la strada è stata costruita solo nel 1860, narrare leggende era un modo per passare il tempo e renderlo più gioioso per i bambini ma anche per i grandi.
Oggi invece queste leggende che Helga adora raccontare riempiono di gioia gli occhi dei piccoli escursionisti, che incuriositi fanno domande e trovano una morale o un insegnamento per ogni storia. E così Helga mentre accompagna a scoprire gli scorci più incantevoli della natura delle Dolomiti, parla di Ondina, la ninfa del Lago di Carezza, delle Bambole del Latemar, di Re Laurino, del Gigante del Latemar, della Fontana della dimenticanza e della energia positiva dei grandi alberi secolari, cresciuti storti.
Ma la Val d’Ega non è solo una terra di leggende, anzi, è una bellissima realtà dedicata al divertimento dei bambini che offre un programma estivo entusiasmante. Ogni giorno, i bimbi (con mamma e papà al seguito) e i ragazzi, possono vivere un’avventura sempre diversa.
Dalle escursioni in compagnia di bellissimi lama e alpaca alle avventure a cavallo: prima si prende confidenza pettinando, strigliando e pulendo gli zoccoli dei puledri per poi montare in sella. Una visita guidata conduce i piccoli a scoprire il Bosco delle api a Collepietra e, a casa dell'apicoltore, possono poi osservare da vicino il trambusto di un alveare, grazie all'esposizione del favo e infine degustare il miele.
I giovani appassionati di astronomia possono dedicarsi all’esplorazione del sistema solare lungo il Sentiero dei pianeti, a Collepietra, una semplice passeggiata ad anello, adatta a tutte le gambe. Il percorso riporta le distanze del sistema solare in scala 1:1 miliardo.
Il Latemar, cornice naturale unica per avventure ed emozioni da vivere in famiglia, offre il Latemarium con una fitta rete di sentieri tematici dedicati a fauna, flora, geologia e agricoltura. Infine, per i più avventurosi il Bosco Avventura di Obereggen regala emozioni adrenalitiche (in sicurezza) in quattro percorsi di varie difficoltà dove 30 stazioni di abilità attendono di essere conquistate, passando per reti, ponti mobili, altalene, passerelle di legno, tronchi oscillanti, da albero ad albero.
Per informazioni: Val d’Ega Turismo
Tel. 0471 619500
E-mail: info@valdega.com
Sito web: www.valdega.com
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