Trauttmansdorff e Sissi
Quanto i due soggiorni a fine 1800 dell’imperatrice d’Austria hanno influito su Merano e i suoi dintorni.
È risaputo che Elisabetta di Baviera, affettuosamente chiamata “Sissi”, moglie dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, negli inverni del 1870 e del 1889 soggiornò a Merano presso Castel Trauttmansdorff. I motivi che la spinsero ad una permanenza in questa parte dell’attuale Alto Adige furono il clima mite e le temperature meno rigide degli inverni austriaci, di grande giovamento per la salute cagionevole della figlia Marie Valerie di due anni.
Merano rappresentava per Sissi, desiderosa di ritirarsi in un luogo soleggiato e al riparo dal vento, la destinazione perfetta, proprio perché allora la città non possedeva né eleganti passeggiate né gli sfarzosi alberghi di altre località di cura e lo stesso Castel Trauttmansdorff, nonostante i ventitremila fiorini investiti nella ristrutturazione e nell’arredamento delle stanze, era di fatto una sistemazione alquanto spartana per un’imperatrice.
Fu grazie al soggiorno dell’Imperatrice Sissi a Trauttmansdorff e alla rapida guarigione della figlia Valerie che la cittadina di Merano divenne un luogo di cura di fama mondiale e Castel Trauttmansdorff una dimora molto ambita e richiesta da nobili e benestanti.
Solo 18 anni dopo la prima permanenza a Merano e sei mesi dopo la morte del figlio Rudolf, Sissi diede ordine nel 1889 di prenotare il castello per un altro soggiorno. Il motivo del ritorno si spiega con i “ricordi di precedenti periodi più felici”, come scrisse l’imperatrice stessa raccontando delle sue visite a Trauttmansdorff.
Sissi era una donna molto attiva, amante dell’attività fisica e per questo era solita fare lunghe passeggiate. Per questo, fece costruire “ameni sentieri coperti di ghiaino” nel bosco di roverelle vicino al Castello, “per poter passeggiare indisturbata dal trambusto del mondo”. Su alcuni di questi storici sentieri che si snodano intorno al Castello passeggiano ancora oggi gli ospiti di Trauttmansdorff, quando, ad esempio, percorrono la “Passeggiata di Sissi” nei Giardini di Trauttmansdorff. Tuttavia, è bene far presente che il paesaggio che ai tempi circondava Castel Trauttmansdorff era altro rispetto al meraviglioso giardino botanico di oggi, noto in tutto il mondo. Infatti, ai tempi dei soggiorni dell’imperatrice, la vegetazione intorno al Castello era in parte incolta, in parte caratterizzata da estesi frutteti e vigneti, tipici della regione. Sissi, pertanto, non ha mai passeggiato nei Giardini di Castel Trauttmansdorff, che sono stati inaugurati nel 2001.
In memoria di Sissi, però, i Giardini di Castel Trauttmansdorff ospitano una seduta di marmo bianco (detta “trono di Sissi”), lunga tre metri e con le effigi dell’Imperatore e dell’Imperatrice, che originariamente fu posta all’ombra di un grande castagno, luogo preferito di Elisabetta, mentre ora si trova sulla terrazza signorile sul lato meridionale del Castello, alla fine dell’ampia scalinata semicircolare in marmo e ardesia.
Inoltre, dal 2008, fra le storiche mura del Castello, è ospitata una mostra permanente che oggi dedica ad ognuno degli illustri inquilini del palazzo un monumento illuminato.
Oggetti originali appartenuti all’Imperatrice e una moderna audiorecita trasportano i visitatori nel mondo e nella mente della bella Sissi.
Inoltre, tra i suoi itinerari favoriti c’era quello che da Castel Trauttmansdorff la portava a Merano, il “Sentiero di Sissi”, un percorso che si snoda attraverso angoli tranquilli e antichi giardini e che costeggia residenze nobiliari e dimore storiche, attraversando Maia Alta, rinomato quartiere residenziale della città. Il suggestivo percorso di circa 3 chilometri (più o meno 45 minuti a piedi), con un dislivello di 45 metri e percorribile tutto l’anno, conduce fra i “luoghi meranesi” dell’imperatrice Elisabetta attraverso undici tappe, ciascuna delle quali in qualche modo a lei collegata, come il “Parco Elisabetta”, creato in occasione della visita della corte imperiale austriaca nel 1870 e originariamente dedicato alla figlia Marie Valerie. Per questo momento, la messa a dimora di cedri, pini e tigli, nonché la costruzione di sentieri, iniziarono nel 1860 e, nel corso degli anni, fu arricchito di giochi d’acqua, di un padiglione per i concerti e nel 1903 fu inaugurata la statua marmorea dell’imperatrice ad opera dell’artista viennese Hermann Klotz.
Altra tappa del “Sentiero di Sissi” è l’Hotel Bavaria, con le insegne dello stemma della Baviera che ricordano Karl Theodor, l’amato fratello di Sissi, duca molto stimato a Merano e dintorni e apprezzato oculista, che curò e salvò gratuitamente la vista a molte persone meno abbienti.
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