Se il mare è sempre più blu
Sulle coste laziali nemmeno un metro di divieto, ma le acque del Litorale Pontino sono cristalline: e alla loro spalle un eccellente sistema di accoglienza (...)
Il mare del Pontino è pulito. Anzi pulitissimo. E non si tratta di assegnare bandiere blu o di altro colore né di lanciare slogan di sapore promozionale. A dirlo sono i dati dell’agenzia regionale per l’ambiente Arpa Lazio.
Sulle coste della regione neanche un metro di divieto di balneazione (se non per la presenza dei porti) a San Felice Circeo, Sabaudia, Gaeta, Sperlonga, Itri, Ponza, Ventotene con le annesse isole di Santo Stefano e Zannone.
I comuni interessati attribuiscono la purezza delle acque al buon funzionamento dei rispettivi depuratori e ai continui monitoraggi. Quel che è certo è che l’estate 2009 non poteva cominciare sotto migliori auspici e che la notizia, opportunamente diffusa, non può che confermare a turisti dubbiosi o a vacanzieri fedelissimi la bontà di una scelta ipotizzata o ancora una volta confermata. Maltempo, mareggiate, crisi economica generale, ritardi amministrativi e pigrizia politica non bastano a ridurre l’impatto turistico di una offerta in grado di soddisfare tutti i palati.
Dalla location di alto profilo alla vacanza economica. L’industria turistica ha lavorato sodo quest’inverno per una operazione di maquillage che davvero non ha risparmiato gli angoli più segreti della lunga costa pontina. Certo le ombre non mancano,ma i pregi e i vantaggi delle località più affermate e di quelle minori, ma non meno soddisfacenti sul piano dell’accoglienza alberghiera e dell’ambiente, fanno sicuramente la differenza.
I “ponti” di aprile hanno consentito di “testare” il sistema, anche seil tempo non brillantissimo ha frenato le presenze.
Ora si tratta di partire dal piede giusto. Dalle acque cristalline, ad esempio.
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