TURISMO
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Quel canale conteso

26/02/09

La strana storia di Rio Martino, uno dei più antichi canali dell'Agro pontino, "diviso" tra i comuni di Sabaudia e di Latina. Fascino, storia e problemi. Ma quando si deve realizzare un porto…

Un canale, due sponde con due destini diversi. E' la curiosa storia del Rio Martino, uno dei più antichi canali costruiti nell'Agro Pontino. Dal 1993 infatti il corso d'acqua si trova diviso lungo un'immaginaria linea di mezzeria tra i comuni di Sabaudia e Latina e questo porta con sé conseguenze molto più profonde della semplice diversità d'appartenenza delle due sponde, dato che sono nettamente differenti le politiche ambientali delle due giunte comunali.

Nonostante fosse in ballo un progetto unitario infatti il Comune di Latina già dal 2005 aveva potuto bandire una gara d'appalto per l'affidamento in Project Financing dei lavori per la costruzione di una darsena con ormeggi per le piccole imbarcazioni turistiche. Al contrario le normative comunali di Sabaudia hanno impedito ogni tipo di intervento, con evidente disappunto dei diportisti e dando molti spunti di attacco alle opposizioni.

Forse però questa evidente incongruenza avrà a breve una soluzione, dato che è stato firmato l'accordo di programma affinché anche il Comune di Sabaudia possa finalmente avviare le procedure per l'affidamento dei posti di ormeggio in concessione sulla propria sponda del canale Rio Martino. Con questa comunicazione il sindaco vicario Maurizio Lucci ha concluso il 2008, chiedendo ai consiglieri comunali la possibilità di lavorare congiuntamente presso la Regione Lazio per la definizione dell'accordo che non potrà essere considerato definito finché non ci sarà la firma del Governatore.

«Adesso c'è bisogno di fare pressione sulla Regione - ha detto Lucci - per avere la definizione di uno spazio attrezzato per le piccole imbarcazioni». E' dal 2004 che è nata l'ipotesi di una piccola darsena sulla sponda appartenente a Sabaudia, da quando appunto gli enti sovracomunali avevano accordato un progetto unitario alle due città. Ma come abbiamo visto le diverse politiche ambientali hanno causato una difformità esecutiva che è durata ben 5 anni e che solo in questo inizio di 2009 potrà, forse, vedersi finalmente risolta.

L'autorizzazione ai lavori permetterà anche di sistemare l'imboccatura del canale, di effettuare il recupero igienico delle acque costruendo una rete idrica e fognaria e di realizzare un parcheggio.

Tutto insomma il necessario allo svolgimento dell'attività marittima



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