Innamorata, fantasiosa e artigianale
La Valle d’Aosta tra Sant’Orso, San Valentino e Carnevale - Oggi vi parliamo dell’arte dello stare insieme, del riunirsi, del fare comunità.
Sembra un concetto scontato, certo, ma quando lo si applica a una regione che si sviluppa su un dislivello di quasi 4500 m, dal punto più basso di Pont-Saint-Martin a quello più alto del Monte Bianco, ci accorgiamo che non lo è affatto.
Stare insieme, a quote così importanti, conta di più. Lo sanno bene, gli artigiani di Sant’Orso, per i quali, da più di mille anni, incontrarsi era necessario, innanzitutto, alla sussistenza e al baratto: un’economia che porta alla realizzazione di manufatti sempre più elaborati da dar via in cambio di cibo, utensili e indumenti. Questa è una storia di famiglia. Una di quelle che da queste parti conoscono tutti a menadito e che fanno parte dell’essere Valdostani. La Fiera di Sant’Orso, oltre ad essere una di quelle date segnate in rosso sui calendari di chi vive d’artigianato nella regione Valle d’Aosta, è un momento di ritrovo per l’intera comunità. E non solo.
Eppure, anche il cuore ha le sue ragioni. San Valentino, con la sua carica di romanticismo, si intreccia perfettamente con queste tradizioni più antiche. In Valle d’Aosta, la festa degli innamorati si celebra ovviamente in coppia, magari con un picnic in quota o una cena in un caratteristico chalet di montagna. Ma è anche un’occasione per rinsaldare i legami familiari e amicali, proprio come si fa durante la Fiera di Sant’Orso.
Un occhio alla storia e allo stare insieme è strizzato anche dai tanti carnevali che costellano la regione più piccola l’Italia: quello di Verrès, che rievoca la dinastia della famiglia Challant; quello di Pont-Saint-Martin che guarda al passato romano della località; quelli della Coumba Frèida, che ricordano il passaggio di Napoleone dal Colle del Gran San Bernardo. Come se i momenti e i personaggi storici che hanno interessato il territorio entrassero a far parte del DNA della regione.
In Valle d’Aosta, dunque, la comunità si ritrova in ogni stagione: a febbraio per celebrare l’amore e le tradizioni, a gennaio per l’artigianato, e poi ancora in primavera per le sagre, in estate per le feste patronali e in autunno per la vendemmia. Un calendario ricco di appuntamenti che testimonia la vitalità di un popolo che, pur radicato nella propria storia, sa guardare al futuro con ottimismo.
Torna la Millenaria – Gli appuntamenti della Fiera di Sant’Orso (30 gennaio - 2 febbraio)
29 GENNAIO | Ore 21:00 - Chiesa di Sant’Orso | Concerto di apertura della Fiera di Sant’Orso con il Coro Sant’Orso.
30 GENNAIO | Ore 8:00 - Piazza Arco d’Augusto | Inaugurazione con la banda municipale di Aosta.
30 GENNAIO - 2 FEBBRAIO | Ore 10:00-17:00 - Sala espositiva Collegiata dei Santi Pietro e Orso| “ESSERE E TESSERE – TRADIZIONE E NUOVE TENDENZE” | Mostra ideata dal Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione (MAV).
30 - 31 GENNAIO | Dalle ore 8:00 alle ore 18:00 | 1025a FIERA DI SANT’ORSO - Esposizione di oltre 1.000 artigiani lungo il centro storico della città.
30 GENNAIO | Ore 14:00 - PLUS Aosta - Viale G. Garibaldi | “VEILLÀ DI PETCHOU”, un evento per bambini che propone laboratori di falegnameria didattica, giochi in legno giganti e attività di animazione come la divertente Battaglia del fieno. Organizzato con il MAV, il Comune di Aosta, supportato dai Centri educativi assistenziali di Aosta e Hône, dalla Fondazione Sistema Ollignan e dai gruppi folkloristici La Clicca e il Comité des Traditions Valdôtaines.
30 GENNAIO | Ore 18:00 - Chiesa di Sant’Orso | MESSA SOLENNE dedicata agli artigiani.
30 GENNAIO | Ore 19:00 - Il centro di Aosta si anima per la Veillà.
Nel dialetto valdostano, il patois, "Veillà" vuol dire "veglia". È una festa che potremmo definire autogestita: passeggiando nelle vie si possono incontrare cori che improvvisano miniconcerti e gruppi folkoristici che si esibiscono in brevi spettacoli mentre ci si scalda sorseggiando del vin brûlé o del brodo caldo.
31 GENNAIO | Ore 15:00 – Piazza Chanoux | PREMIAZIONE della 1025° Fiera di Sant’Orso.
31 GENNAIO | Ore 15:00 - Teatro Splendor | SPETTACOLO DI CHIUSURA LO BOUQUE SON-E 2025 “Tsansón é mezeucca euntre la Val d’Outa é la Savoué» nell’ambito della Saison Culturelle 2024/2025, organizzato dall’Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali.
Eventi fuori-fiera: Atelier des Métiers e padiglione enogastronomico
Giovedì 30 gennaio aprirà anche l’esposizione dell’Atelier des Métiers in piazza Chanoux. Proprio nel salotto della città di Aosta ci sarà modo di visitare questa grande mostra-mercato dedicata ai migliori artigiani locali professionisti e alle loro opere.
Orari: 30 e 31 gennaio dalle 8:00 alle 19:00; 1 e 2 febbraio dalle 10:00 alle 19:00
Giovedì 30 gennaio inaugura il padiglione enogastronomico di Piazza Plouves, dove degustare e acquistare le specialità del territorio presentate sapientemente dai produttori valdostani. Un vero e proprio menù locale da sfogliare con tutti i sensi!
Orari: 30 e 31 gennaio dalle 8:00 alle 19:00; 1 e 2 febbraio dalle 10:00 alle 19:00
Weekend lungo di San Valentino tra solidarietà, sci e tanto romanticismo.
Valentine's Picnic - CourmayeurMontBlanc (Courmayeur / 14 febbraio)
Ovunque, in Valle d’Aosta, San Valentino è un giorno speciale. A Courmayeur, però, la festa è doppia, visto che il martire, protettore degli innamorati, è anche il patrono del paese. Una giornata da assaporare passeggiando romanticamente alla scoperta dei suoi angoli più suggestivi, addobbati per l’occasione, oppure per celebrare l’amore a un altro livello
Per info o prenotazioni
I light Pila - Fiaccolata di solidarietà (Pila / 15 febbraio)
I Light Pila, fiaccolata sugli sci aperta a tutti, è un evento nato per l’impegno di tutti gli attori della località, per fare di Pila la protagonista dello sport invernale, del divertimento e della solidarietà. Realizzato in favore dell’associazione Susan G. Komen Italia, I Light Pila è la più grande e partecipata fiaccolata della Valle d’Aosta.
Ogni scherzo Valle:
Aosta e dintorni a Carnevale
Carnevale storico della Coumba-Frèida (Allein, 15-16 febbraio; Étroubles, 27-28 febbraio; Gignod, 1-4 marzo; Saint-Oyen, 1° marzo; Doues, 2-4 marzo; Saint-Rhémy-En-Bosses, 2 e 4 marzo)
La tradizione lega la nascita del carnevale al passaggio di Napoleone attraverso il Colle del Gran San Bernardo, nel maggio del 1800, durante la campagna d’Italia. I costumi sarebbero dunque la trasposizione allegorica delle uniformi dei soldati francesi.
Il Carnevale dei Piccoli - Grande sfilata (Saint Vincent, 23 febbraio)
Dal 1962, il Carnevale dei Piccoli anima Saint-Vincent con un’esplosione di allegria e coinvolgimento comunitario.
Circa un mese prima della manifestazione, le maestre delle scuole elementari preparano i bambini alle elezioni del “Piccolo Sindaco” e del suo seguito.Gli alunni di quinta elementare si candidano per ruoli simbolici come Sindaco, Cerimoniere, Assessori, Capo Vigile, Vigili, Capo Pompiere, Pompieri, Dottore, Crocerossine, Infermieri e Vivandiere.
Carnevale storico di Verrès (Verrès, 1-4 marzo)
Siamo nel 1449, Caterina di Challant e il consorte Pierre d'Introd, scortati da alcuni uomini armati, scendono a Verrès. Dopo aver pranzato dal Reverendo Pietro de Chissé, prevosto della collegiata di Saint Gilles, si recano nella pubblica piazza sottostante la chiesa. Al suono del piffero e del tamburo, tutti si mettono a ballare e Caterina, lasciato il consorte, danza con la gioventù del paese. L'entusiasmo è al massimo, un solo grido echeggia: "Vive Introd et Madame de Challant".
Carnevale Storico di Pont Saint Martin (Pont-Saint-Martin, 1-4 marzo)
Il Santo Vescovo Martino e Satana; il Console Romano, i Tribuni della Plebe, le Guardie Romane e il loro Comandante ed i Salassi; infine, la Ninfa del Lys accompagnata dalle due Ancelle. Ciascuno di questi personaggi rappresenta un aspetto del carnevale: la storia dell’invasione romana della Valle d’Aosta, la leggenda che vede il Diavolo costruire un ponte per far transitare San Martino e poi si ritrova da lui beffato e la leggenda della fata del Lys che vuole per rabbia distruggere il paese, ma poi si intenerisce e lo risparmia. Un carnevale unico nel suo genere!
Ascolta ora Valle d’Aosta – Battito d’Alpi su Spotify
Un racconto in 6 episodi svela l'anima intima e preziosa della Valle d'Aosta: un territorio dove benessere, buon vivere, turismo attivo, cultura e traduzioni si fondono in perfetta armonia con la natura alpina.
1° episodio - A Saint-Barthélemy, a veder brillare le stelle!
2° episodio - Giro di Walser: camminare con lentezza, tra borghi, tradizioni e usanze di una cultura resiliente
3° episodio – Aosta, la piccola Roma delle alpi.
4° episodio - Paradiso verticale: esperienze in quota, sospesi tra cielo e terra
5° episodio - Mani sapienti, cuore artigiano: viaggio nella tradizione valdostana