Casa Pia un’indagine evidenzia benessere degli ospiti e qualità del servizio
Un questionario per valutare la qualità dei servizi della Casa di Riposo “Fossombroni”. La storica struttura aretina, conosciuta come Casa Pia, ha condotto un’indagine tra i parenti degli ottanta residenti dei diversi moduli assistenziali per conoscere il livello di apprezzamento delle attività proposte e per andare a individuare gli ambiti di miglioramento, perseguendo così politiche gestionali improntate a criteri di trasparenza e condivisione. L’analisi dei dati ha fornito indicazioni particolarmente positive, con l’85% delle 840 risposte raccolte che ha evidenziato giudizi “buoni” e “ottimi” a conferma del generale apprezzamento dei servizi.
Un questionario per valutare la qualità dei servizi della Casa di Riposo “Fossombroni”. La storica struttura aretina, conosciuta come Casa Pia, ha condotto un’indagine tra i parenti degli ottanta residenti dei diversi moduli assistenziali per conoscere il livello di apprezzamento delle attività proposte e per andare a individuare gli ambiti di miglioramento, perseguendo così politiche gestionali improntate a criteri di trasparenza e condivisione. L’analisi conclusiva dei dati ha fornito indicazioni particolarmente positive, con l’85% delle 840 risposte raccolte che ha evidenziato giudizi “buoni” e “ottimi” a conferma del generale apprezzamento dei servizi. «Il nostro impegno è orientato al benessere degli ospiti - commenta Antonio Rauti, consigliere con delega al sociale della Casa di Riposo “Fossombroni”. - Questa indagine di “customer satisfaction” ha permesso di raccogliere il pensiero e il contributo degli stessi residenti, attraverso una serie di domande sui servizi e sulle attività proposte che contribuiscono proprio al benessere: i risultati confermano la nostra casa di riposo come un modello d’eccellenza in termini di accoglienza e di assistenza».
Le voci con i maggiori apprezzamenti sono risultate “la garanzia della dignità e del rispetto della persona accolta” e “la comunicazione con l’esterno per mantenere i rapporti con familiari e amici” che hanno entrambe meritato il 95% dei commenti positivi. Il 93% di valutazioni di “buono” e “ottimo” è spettato all’assistenza infermieristica ricevuta dagli ospiti, alla pulizia, alle attività sociali ricreative e di animazione, e alla disponibilità di direttore e ufficio amministrativo, inoltre a emergere sono state la qualità nella cura e nell’assistenza socio-sanitaria, nel servizio di fisioterapia, nella gestione dei beni personali, nella ristorazione, nella partecipazione alle pratiche religiose, nel comfort ambientale e nell’autodeterminazione in attività quotidiane come la scelta degli abiti e l’igiene personale. Tra gli ambiti da migliorare, invece, rientrano l’eliminazione dei rumori molesti all’interno della struttura e il servizio di guardaroba e lavanderia. «I buoni risultati ottenuti - continua Rauti, - non sono un traguardo ma un punto di partenza per continuare a migliorare costantemente i servizi, partendo proprio dalla conoscenza dei bisogni degli ospiti. È doveroso, comunque, rivolgere un ringraziamento alla direzione e al personale per la cura e l’attenzione che giorno dopo giorno vengono riposte verso ogni singolo residente».