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Procrastinazione: che cos’è e da cosa è causata

Rimandare, di tanto in tanto, compiti e impegni è del tutto normale, ma quando questa abitudine si reitera quotidianamente e inizia a interferire con lo svolgimento delle attività quotidiane e con gli impegni lavorativi è necessario fermarsi un momento e porsi qualche domanda...

Foto di Darina BelonogovaRimandare, di tanto in tanto, compiti e impegni è del tutto normale, ma quando questa abitudine si reitera quotidianamente e inizia a interferire con lo svolgimento delle attività quotidiane e con gli impegni lavorativi è necessario fermarsi un momento e porsi qualche domanda. In questo caso, infatti, la procrastinazione - questo il termine corretto con il quale viene identificato questo comportamento – rischia di avere, con il tempo, un significativo impatto negativo sulla propria vita.

Capire come smettere di procrastinare è dunque essenziale per cambiare il prima possibile la situazione, ma ancor prima è necessario capire che cos’è e da cosa è causata. Andiamo dunque a scoprirlo insieme.

Procrastinazione: di cosa si tratta

Quando si parla di procrastinazione, si fa riferimento a un atteggiamento che porta a rimandare costantemente incarichi, attività, compiti impegnativi e complessi, preferendo ad essi attività più piacevoli o meno impegnative. Tale atteggiamento viene spesso attuato senza tenere conto del carattere d’urgenza dell’incarico rimandato e senza curarsi delle conseguenze a breve e lungo termine.

Sebbene possa capitare a chiunque, magari in un periodo di stress o in un momento di stanchezza, di rimandare impegni importanti o complessi e di dare priorità a quelli meno rilevanti, quando queste situazioni si ripetono con una certa costanza possono far sorgere problemi non solo nella vita sociale e privata, ma anche in ambito lavorativo.

In particolare, tende a ridurre la produttività e a interferire con lo svolgimento delle mansioni, facendo perdere fiducia in sé stessi e intaccando l’autostima. Naturalmente, anche gli altri perdono fiducia in chi procrastina continuamente e, con il tempo, tendono a considerare tali persone poco affidabili.

Perché si procrastina

Le cause alla base della procrastinazione possono essere numerose; tra le principali rientrano una serie di paure che bloccano l’iniziativa e favoriscono questo comportamento negativo, come la paura:


  • dell’insuccesso e del fallimento: talvolta è proprio il timore di sbagliare o di non riuscire a fare qualcosa che porta a rimandare all’infinito compiti, impegni, attività programmate particolarmente impegnative;

  • del successo: non solo la paura di non farcela e di fallire, ma anche quella di uscire vincenti da una situazione può portare a rimandare compiti importanti. In genere, la procrastinazione deriva, in questo caso, da sensi di colpa latenti o dall’idea di non poter mantenere determinate performance nel tempo;

  • delle responsabilità: il timore delle responsabilità può bloccare, non meno delle due precedenti, l’iniziativa e spingere a rimandare impegni importanti.


Altre cause comuni della procrastinazione sono la scarsa motivazione, l’eccesso di perfezionismo e il sovraccarico cognitivo.

Come affrontare la situazione

Smettere di procrastinare non è certo facile, ma, seguendo i giusti metodi, non è nemmeno impossibile. Per farcela, è necessario, in primo luogo, prendere coscienza della situazione e individuare la causa scatenante.

Fatto questo, è possibile mettere in atto le strategie necessarie per sbloccare la situazione, affrontare le paure, compiere il primo passo.

Su siti web di settore come Efficacemente è possibile trovare tanti consigli, tecniche e suggerimenti per interrompere il circolo vizioso della procrastinazione e tornare ad agire, iniziando, se lo si desidera, un vero e proprio percorso di crescita personale.

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