AIGAB e Viminale: accordo sulle nuove regole per il self check-in
Nuove regole per il SELF CHECK-IN negli affitti brevi: il Viminale accoglie le richieste dell'AIGAB sui riconoscimenti digitali
Le nuove regole per il SELF CHECK-IN rappresentano un’importante svolta nel settore degli affitti brevi. Durante l’incontro tenutosi al Viminale, il Ministero dell’Interno ha annunciato l’imminente emanazione di una nuova circolare che integrerà quella del 18 novembre 2024, definendo gli strumenti tecnologici consentiti per il riconoscimento degli ospiti nelle strutture ricettive. La nuova normativa, attesa prima di Pasqua, rappresenta un passo significativo per un settore in forte crescita che ha raggiunto un valore di 66 miliardi di euro nel 2024.
LE NUOVE REGOLE PER IL SELF CHECK-IN: COSA CAMBIA
“Prima di Pasqua, il Viminale emanerà una nuova Circolare che andrà ad integrare quella del 18 novembre nella quale verranno esplicitati diversi strumenti tecnologici, con diversi gradi di complessità, in modo tale che gli operatori più strutturati potranno utilizzare strumenti più complessi e diversamente host e proprietari che gestiscono da sé il proprio immobile potranno utilizzare strumenti più semplificati”, ha dichiarato Marco Celani, Presidente di AIGAB (Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi).
La circolare del 18 novembre 2024, emanata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Viminale, aveva imposto una stretta significativa sulle regole per il SELF CHECK-IN, considerandolo contrario alla ratio dell’articolo 109 TULPS (Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza). Il documento chiariva che la gestione automatizzata del check-in e dell’ingresso alla struttura, senza identificazione personale degli ospiti, rischiava di disattendere la natura della previsione normativa.
In particolare, il Ministero aveva affermato che il SELF CHECK-IN e l’utilizzo di key-boxes non potevano ritenersi soddisfattivi degli adempimenti richiesti dalla legge, confermando l’obbligo per i gestori di strutture ricettive di verificare “de visu” l’identità degli ospiti. La motivazione risiedeva nella preoccupazione che, dopo l’invio dei documenti in via informatica, le strutture potessero essere occupate da soggetti le cui generalità restassero ignote alla Questura, creando potenziali rischi per la sicurezza pubblica.
L’AZIONE DELL’AIGAB PER NUOVE REGOLE PER IL SELF CHECK-IN
L’AIGAB, insieme ad altre associazioni di categoria come FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) e Confedilizia, ha condotto in questi mesi un’intensa attività di dialogo con il Viminale per ottenere una revisione delle regole per il SELF CHECK-IN, sottolineando l’importanza di validare il riconoscimento degli ospiti da remoto tramite processi tecnologici come alternativa alla compresenza fisica.
“Abbiamo sensibilizzato il Viminale, che ringraziamo per questo nuovo incontro, sulla tempestività necessaria per il varo della nuova Circolare in vista dei ponti di primavera e delle imminenti vacanze di Pasqua, facendo chiarezza rispetto al più corretto uso degli strumenti tecnologici esistenti”, ha aggiunto Celani, presente all’incontro insieme ai rappresentanti delle principali piattaforme del settore come Airbnb, Booking.com ed Expedia Group.
La rigidità della circolare del 18 novembre ha rappresentato un ostacolo significativo per un settore in forte espansione. I gestori professionali di #affittibrevi hanno ripetutamente sottolineato come i processi tecnologici che già utilizzano per il SELF CHECK-IN siano in grado di garantire il riscontro dell’ingresso degli ospiti nelle case, assicurando al contempo la sicurezza necessaria.
I NUMERI DEL SETTORE E L’IMPATTO DELLE REGOLE PER IL SELF CHECK-IN
I numeri del settore sono impressionanti e testimoniano la sua crescente importanza nell’economia nazionale. Come ribadito da Celani durante la riunione, l’impatto degli affitti brevi in Italia ha raggiunto un valore di 66 miliardi di euro nel 2024, con un aumento di 10 miliardi rispetto all’anno precedente. In Italia si contano circa 9,6 milioni di seconde case non utilizzate, di cui 457mila sono promosse con finalità di affitti brevi sulle piattaforme online (dati febbraio 2025) e ne beneficiano direttamente circa 500mila famiglie. È significativo notare che il 96% di queste abitazioni appartiene a singoli proprietari privati.
La nuova circolare in arrivo rappresenta quindi un importante passo avanti per conciliare le esigenze di sicurezza pubblica con quelle di un settore economico vitale per il turismo italiano. Il fatto che verranno previsti diversi gradi di complessità per gli strumenti tecnologici consentiti è un segnale di attenzione alle diverse tipologie di operatori del mercato, dai gestori professionali ai piccoli proprietari che gestiscono autonomamente i propri immobili.
In un contesto internazionale delicato, caratterizzato da eventi che impongono un elevato livello di allerta, e in vista di importanti appuntamenti come il Giubileo, trovare un equilibrio tra sicurezza e facilità operativa rappresenta una sfida cruciale. La soluzione prospettata dal Viminale sulle regole per il SELF CHECK-IN sembra andare nella direzione di un compromesso che potrà soddisfare le diverse esigenze in campo, garantendo controlli adeguati senza penalizzare eccessivamente un settore in forte crescita che contribuisce significativamente all’economia del paese.
L’esito dell’incontro odierno al Viminale segna quindi un punto di svolta per il settore degli affitti brevi, che potrà affrontare con maggiore serenità i prossimi appuntamenti turistici, a partire dalle imminenti vacanze pasquali.
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