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Comunicato Stampa

Un nuovo studio sfida la teoria antropica del cambiamento climatico

13/06/24

Su "ResearchGate" è stato pubblicato uno studio che mette in discussione la teoria prevalente secondo cui l'attività umana sia la causa principale del cambiamento climatico globale. Il professor Jan Veizer, un rinomato geochimico, sostiene che i fattori extraterrestri, come i raggi cosmici e l'attività solare, possano avere un'influenza significativa sul clima terrestre. Questa visione alternativa contrasta con quella dell'IPCC, che attribuisce ai gas serra, in particolare al CO2, il ruolo dominante nell'aumento delle temperature globali.

PixabayUna Nuova Prospettiva sul Clima

Secondo Veizer, i modelli climatici tradizionali, che prevedono un riscaldamento globale compreso tra 1,5 e 5,8°C entro il 2100, si basano su un feedback positivo del vapore acqueo che amplifica l'effetto dei gas serra. Tuttavia, lo studio suggerisce che il flusso di raggi cosmici (CRF), modulato dall'attività solare, potrebbe agire come un potente fattore di regolazione del clima. I CRF generano nuclei di condensazione delle nuvole (CCN), che riflettono l'energia solare e raffreddano il pianeta.

Evidenze Empiriche e Meccanismi Proposti

Le prove empiriche indicate nello studio includono correlazioni tra i registri climatici e l'attività solare/cosmica, con il flusso di radiazioni solari totali (TSI) che può spiegare fino all'80% della variazione della temperatura su scala centennale. Veizer propone che un aumento del TSI incrementi non solo il flusso di energia termica ma anche il vento solare, riducendo il CRF e diminuendo la copertura nuvolosa, riscaldando così il clima.

Profilo dell'Autore

Jan Veizer, di origine slovacca, è un esperto di geochimica, paleoclimatologia e cicli biogeochimici con una carriera di rilievo all'Università di Ottawa e altri istituti prestigiosi. Ha condotto ricerche pionieristiche sull'uso degli isotopi stabili per ricostruire le condizioni climatiche del passato e sull'influenza delle variabili astronomiche sul clima terrestre.

Implicazioni dello Studio

Lo studio di Veizer suggerisce che i fattori celesti possano essere i principali motori delle variazioni climatiche a lungo termine, più dei gas serra. Questo punto di vista richiede una rivalutazione dei modelli climatici attuali e sollecita ulteriori ricerche per comprendere meglio i complessi meccanismi che governano il clima terrestre.

In sintesi, l'ipotesi avanzata da Jan Veizer apre nuove prospettive nella comprensione del cambiamento climatico, ponendo l'accento sull'influenza delle variabili astronomiche e sfidando l'interpretazione prevalente del ruolo delle attività umane nel riscaldamento globale.



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