Shilajit: una miniera di minerali
Studi scientifici attestano che lo Shilajit è una delle sostanze della Terra più ricche di nutrienti, con almeno 85 minerali in forma ionica. È un rimedio millenario della tradizione Ayurvedica, noto per migliorare il benessere generale.
La ricca composizione dello Shilajit in nutrienti lo rende un tonico-energetico unico nel suo genere, utile in caso di stanchezza, stress, debilitazione e astenia, utile per potenziare l’energia basale e le performance dell’organismo. Popolare nel Tibet e nel Nord dell’India, è consumato a colazione dai giovani e dagli sherpa, le guide dell’Himalaya.
Lo shilajit è una biomassa che si è sviluppata nel corso dei secoli nella profondità delle rocce himalayane. Apprezzato da secoli dalla tradizione ayurvedica, lo shilajit puro è considerato una specie di “elisir di lunga vita”. Anche se per noi è un ingrediente abbastanza insolito, lo shilajit è molto popolare nel Tibet e nel Nord dell'India, consumato a colazione dai più giovani e dagli sherpa, le guide alpine dell’Himalaya.
Il suo colore nero e il suo odore pungente potrebbero ingannarti: in realtà lo shilajit è un alimento 100% vegetale dalle benefiche proprietà, in particolare è ricco di acido fulvico. Prima della lavorazione, lo shilajit si presenta come una sostanza vischiosa e fangosa che affiora dalle rocce delle montagne dell’Himalaya e che origina da secolari strati di sostanza vegetale che hanno subito la pressione di spessi strati rocciosi e la lenta trasformazione ad opera di vari microorganismi.
Viene raccolto in estate, quando i ghiacciai si sciolgono, e lasciato essiccare naturalmente prima di essere ridotto in polvere finissima. È molto importante che la raccolta avvenga secondo precisi criteri per garantire un alto contenuto di princìpi attivi e per rimuovere potenziali micotossine che possono dar luogo a controindicazioni.
Lo shilajit è puro e privo di scorie o impurità, crudo perché lavorato a basse temperature e naturalmente privo di glutine. Solo così le integre proprietà dello Shilajit potranno essere davvero un prezioso contributo al tuo benessere.
L’acido fulvico, contenuto in abbondanza nello shilajit, ha numerosi benefici. Scopriamo insieme quali sono le proprietà dello shilajit e dell’acido fulvico in esso contenuto.
In 100 grammi di shilajit troviamo:
• Energia 339 kcal
• Carboidrati totali 68.7 g
• Di cui zuccheri 4.16 g
• Fibra alimentare 12.64 g
• Proteine 5.31 g
• Grassi totali 1.91 g
• Di cui grassi saturi 1.42 g
Iniziamo col dire che l’acido fulvico può contribuire a rafforzare le difese immunitarie anche grazie alla sua capacità di combattere l’infiammazione e al suo ricco contenuto in antiossidanti. Inoltre, tra le proprietà dell’acido fulvico, c’è quella di promuovere la salute cerebrale contribuendo ad evitare l’insorgenza e rallentare la progressione di patologie come il morbo di Alzheimer.
Secondo alcuni studi su adulti obesi, 500 mg di shilajit assunti giornalmente potrebbero migliorare la resistenza muscolare. L’acido fulvico può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” LDL e aumentare quelli di colesterolo “buono” HDL, oltre ad avere la capacità di aumentare i livelli di testosterone negli uomini. Lo shilajit ha anche degli utilizzi tradizionali. Ad esempio, viene utilizzato da secoli per trattare il mal di altitudine e per migliorare la salute intestinale.
PROPRIETÀ TONICHE ED ENERGIZZANTI DELLO SHILAJIT
Tra le proprietà dello Shilajit spiccano quelle toniche, adattogene ed energizzanti, che fanno del rimedio l’alleato perfetto per affrontare periodi di forte stress e sovraccarico lavorativo. Questo perché il rimedio si è rivelato in grado di agire positivamente sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), che regola la riposta dell’organismo allo stress e il cui squilibrio può portare a stanchezza cronica, mancanza di concentrazione, alterazioni del sonno.
Per questo motivo, agire sull’asse HPA può tradursi subito in benefici come:
• miglioramento del sonno
• maggiore disponibilità di energia e concentrazione
• riduzione della sensazione di stanchezza e affaticamento
• migliore capacità di gestire situazioni di stress
In più, secondo quanto evidenziato da studi clinici, lo Shilajit contribuisce a una maggiore disponibilità di energia per l’organismo perché in grado di agire nel contrasto al malfunzionamento dei mitocondri, gli organuli cellulari preposti alla produzione di energia cellulare. Quando i mitocondri non funzionano come dovrebbero a risentirne è tutto l’organismo, che cade in una situazione di assoluta mancanza di energia e affaticamento. Ecco perché il suo utilizzo è consigliato anche nei casi di stanchezza cronica (2).
PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI E ANTIAGING DELLO SHILAJIT
Studi clinici hanno osservato che tra i benefici legati all’assunzione dello Shilajit c’è un aumento della produzione del glutatione. Il glutatione è uno degli antiossidanti più potenti prodotti dall’organismo e la sua funzione è quella di contrastare l’eccessiva produzione dei radicali liberi e favorire la loro eliminazione.
Come se questo non fosse già abbastanza sufficiente, il glutatione:
• potenzia l’attività di altri antiossidanti naturali, come la vitamina C e la vitamina E
• migliora l’ossigenazione delle cellule
• disintossica l’organismo dai metalli pesanti
• svolge un’azione di purificazione nei confronti del fegato, il filtro più importante dell’organismo
L’azione antiossidante svolta dallo Shilajit è quindi utile per proteggere l’organismo dai danni prodotti dai radicali liberi, tra cui spicca l’invecchiamento cellulare precoce, la cui produzione aumenta a causa dell’inquinamento, dell’eccessiva esposizione solare, del fumo, della cattiva alimentazione, dell’abuso di alcolici e dello stress.
PROPRIETÀ DI CONTRASTO A SITUAZIONI DI ANEMIA
Tra le sostanze attive presenti nello Shilajit c’è l’acido fulvico che, secondo quanto evidenziato da studi clinici, migliora l’assorbimento del ferro e il contenuto di ferro nei globuli rossi (3). Ecco perché lo Shilajit può essere impiegato come coadiuvante nel trattamento di forme di anemia dovute a una dieta povera di ferro, incapacità di assorbire il ferro, perdita di sangue. In questo caso, prima del suo utilizzo, è comunque consigliabile sentire il parere del medico curante.
PROPRIETÀ DI CONTRASTO A STATI DI ANSIA E STRESS
Secondo quanto evidenziata dalle ricerche tra le proprietà dello Shilajit c’è anche quella di aumentare i livelli di dopamina nelle zone limbiche ed emotive del cervello. La dopamina è un neurotrasmettitore e viene rilasciata ogni volta in cui si vivono situazioni o stimoli piacevoli. Inoltre, è stato evidenziato che lo Shilajit aumenta anche i livelli di GABA, un neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso e dall’azione calmante nel cervello. Una maggiore disponibilità di GABA si traduce quindi in una riduzione dell’eccessiva attività cerebrale spesso causa di ansia e attacchi di panico (4).
Per quanto riguarda le controindicazioni dello shilajit, si può dire che è una fonte di acido fulvico sicura se assunta con moderazione da individui adulti. Secondo diversi studi, la posologia consigliata di shilajit va dai 300 ai 500 mg al giorno. A dosi superiori, lo shilajit potrebbe causare fastidi intestinali, mal di testa e mal di gola. In ogni caso ti consigliamo di consultare il tuo medico prima di assumere lo shilajit.
Fonte: https://blog.salugea.com/
BIBLIOGRAFIA
1. Velmurugan C, Vivek B, Wilson E, Bharathi T, Sundaram T. Evaluation of safety profile of black shilajit after 91 days repeated administration in rats. Asian Pac J Trop Biomed. 2012;2(3):210-214. doi:10.1016/S2221-1691(12)60043-4
2. Dinesh Kumar Surapaneni, Sree Rama Shiva Shanker Adapa, Kumari Preeti, Gangineni Ravi Teja, Muruganandam Veeraragavan, Sairam Krishnamurthy, Shilajit attenuates behavioral symptoms of chronic fatigue syndrome by modulating the hypothalamic–pituitary–adrenal axis and mitochondrial bioenergetics in rats, Journal of Ethnopharmacology, Volume 143, Issue 1, 2012, Pages 91-99, ISSN 0378-8741, https://doi.org/10.1016/j.jep.2012.06.002. (https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0378874112003893)
3. Evaluation of safety profile of black shilajit after 91 days repeated administration in rats – Asian Pac J Trop Biomed. 2012 Mar; 2(3): 210–214.doi: 10.1016/S2221-1691(12)60043-4 – C Velmurugan et Al.
4. Glycine- and GABA-mimetic Actions of Shilajit on the Substantia Gelatinosa Neurons of the Trigeminal Subnucleus Caudalis in Mice. – Korean J Physiol Pharmacol. 2011 Oct;15(5):285-9.doi: 10.4196/kjpp.2011.15.5.285. Epub 2011 Oct 31. – Hua Yin et Al.
5. Gandy JJ, Meeding JP, Snyman JR, van Rensburg CE. Phase 1 clinical study of the acute and subacute safety and proof-of-concept efficacy of carbohydrate-derived fulvic acid. Clin Pharmacol. 2012;4:7-11.
6. Pandit, S., Biswas, S., Jana, U., De, R.K., Mukhopadhyay, S.C. and Biswas, T.K. (2016), Clinical evaluation of purified Shilajit on testosterone levels in healthy volunteers. Andrologia, 48: 570-575.
7. Winkler J, Ghosh S. Therapeutic Potential of Fulvic Acid in Chronic Inflammatory Diseases and Diabetes. J Diabetes Res. 2018 Sep 10;2018:5391014.
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