Separazione dei coniugi 'fai da te'? quando si puo', davvero ti fidi?
In certi momenti tuytti vorrebbero trovare le istruzioni per l'uso su come non sbagliare e fare le scelte più giuste. Per capire qualcosa in più del sentito dire ecco l'intervista con l'avvocato ALberto Vigani ed il Presidente dell'Associazione ART. 24 Assistenza con il gratuito patrocinio.
Gestire da soli una separazione può essere pericoloso. Ma come fare quando si è senza soldi? La separazione dei coniugi può essere raggiunta con l'accordo di entrambi coniugi, ma anche quando i due non sono d'accordo. In questo secondo caso si dice giudiziale ed è necessario l'avvocato.
Per saperne di più e per dare le informazioni giuste a chi si trova a vivere quei momenti abbiamo intervistato il presidente di "ART. 24 Associazione per la diffusione del gratuito patrocinio del non abbiente" e l'avvocato Alberto Vigani, responsabile giuridico della redazione del sito dell'associazione www.avvocatogratis.com .
Con il loro aiuto cercheremo di capire come possono fare quelle coppie hanno la necessità di affrontare il difficile momento della separazione dei coniugi e non hanno ancora avuto occasione di capire quali sono i passaggi tecnici da affrontare e come gestirli con le poche risorse economiche la crisi ha lasciato a tante famiglie della penisola.
Come oramai tutti sanno i redditi degli italiani sono sempre più intaccati dal peso di una congiuntura economica disastrosa e, quando arriva anche il default della coppia, la separazione può trasformare i ricchi di ieri nei poveri di domani.
Per questi motivi abbiamo cercato di farci spiegare quali sono gli esatti termini da cui si deve cominciare a ragione all'inizio di una separazione dei coniugi e come affrontare le correlate necessità economiche della difesa processuale di coloro che hanno un reddito insufficiente a gestire con spensieratezza la questione.
L'art. 24 della nostra Costituzione prevede che ai non abbienti la Repubblica garantisca i mezzi per difendersi in giudizio: questa possibilità non è conosciuta da tutti e così abbiamo invitato a parlarcene il Presidente della Associazione che annovera tra i suoi scopi costitutivi la promozione e la diffusione della difesa del non abbiente.
L'avvocato Alberto Vigani è stato anche l'estensore di un e-book gratuito di grande diffusione, oltre 15.000 copie rilasciate, che è stato presentato con successo al Salone del Divorzio dello scorso 8 maggio: la "Guida alla Separazione ed al Divorzio con il Gratuito Patrocinio".
In questo e-book, scritto con lo stile della Guida Breve e perfetto per i non addetti ai lavori per la sua semplicità espositiva, si spiega la disciplina appunto usando il metodo dei manuali ovvero con domande e risposte.
Confermata l'utilità di questo approccio, abbiamo posto ai nostri intervistati le domande che spesso si sentono da parte di amici e conoscenti quando discutono dei problemi correlati alla separazione personale dei coniugi.
* COSA COSTA LA SEPARAZIONE?
Innanzitutto si deve fare un distinguo: mentre la separazione consensuale si risolve in un ricorso congiunto al tribunale con la firma di entrambi, la separazione consensuale vede i coniugi su pozioni contrastanti ed assistite entrami da un avvocato. Una separazione giudiziale è perciò una vera e propria causa.
La separazione consensuale termina entro 6/9 settimane dal deposito della richiesta e richiede un attività che può essere prevista con buona certezza prima dell'inizio del percorso processuale.
Anche il costo può quindi essere preventivato e, quando si usa lo stesso avvocato senza particolari complessità da affrontare, si parte di media da € 1,500/2.000 oltre a IVA, se dovuta.
La separazione giudiziale può invece durare anni. Questo significa che i costi saranno piuttosto consistenti ed è impossibile quantificarli in anticipo con certezza.
* MA SI PUO' FARE DA SOLI?
La separazione consensuale può essere "gestita" e proposta dai soli coniugi in molti tribunali italiani ma non in tutti. Accede infatti spesso che la prassi di svariate uffici giudiziari non consenta il deposito e la presenza dei coniugi senza l'assistenza di un patrocinio tecnico da parte di un avvocato iscritto all'ordine.
Ma, sia che si possa fare da soli o meno, bisogna ricordare che l'approccio bricolage (separazione fai da te) può essere pericoloso per due motivi: la parte più debole emotivamente sarà sempre prevaricata da quella più forte e, purtroppo, quando non vi è l'incarico formale ad un un unico legale per entrambi i coniugi, accade che il più scaltro dei due si faccia assistere da un tecnico per consentire la preparazione di un progetto di separazione a se favorevole, magari mimetizzandolo con termini o giri di parole poco chiari per i non addetti ma chiarissimi un domani per i giudici.
Senza l'aiuto di un professionista il rischio di pagare troppo o non avere niente aumenta così in modo esponenziale ed ha un peso incalcolabile: bisogna infatti ricordare che gli effetti di una separazione durano poi almeno tre anni, ma a volte si estendono per decenni.
* E SE POI IL CONIUGE NON VUOLE DARTI UN ASSEGNO DI MANTENIMENTO O NON VUOI DOVERGLIELO PAGARE?
In questi casi la separazione sarà giudiziale, poiché si dovrà probabilmente chiedere l'addebito nei confronti del coniuge, ovvero chiedere che in giudizio sia accertata la responsabilità del coniuge nella causazione della fine del matrimonio. Una delle conseguenze dell'addebito, infatti, è quella di non pagare il mantenimento al coniuge colpevole.
Mentre se sei tu a richiedere un assegno ciò può servire a creare una forma di pressione che induca il concedertelo. L'addebito non influisce di per sé solo sul diritto di ottenere l'affidamento dei figli.
* E SE NON PUOI ACCETTARE LE CONDIZIONI DI SEPARAZIONE CHE IL CONIUGE TI HA PROPOSTO?
In caso di separazione senza accordo non vi alternativa alla separazione giudiziale ovvero alla necessità di trovarsi un avvocato e contrastare in una causa ordinaria le pretese del coniuge.
Il Tribunale deciderà a tuo favore una volta dimostrate le tue ragioni contro le richieste del coniuge in materia di affidamento dei figli, assegnazione della casa familiare, assegno di mantenimento, addebito e divisione del patrimonio comune.
* E SE NON HAI IL REDDITO PER TROVARTI UN AVVOCATO?
La legge sul gratuito patrocinio ti garantisce l'esercizio del diritto di difesa con l'accesso ad un avvocato abilitato iscritto nelle liste per il patrocinio a spese dello stato.
Il tuo legale lo scegli tu ma lo paga lo stato presentando la idonea documentazione. Per essere ammessi al Patrocinio gratuito a spese dello Stato, è necessario che Tu sia titolare di un reddito annuo imponibile, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore a euro 10.628,16..
Se convivi ancora con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante. La regola che impone la somma di tutti i redditi prodotti dai componenti della famiglia è, in questo caso, contemperata dalla previsione di un aumento del limite di reddito che, a norma dell'art.92 del T.U., è elevato ad euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi.
Istruzioni dettagliate si possono trovare sul sito www.avvocatogratis.com da cui si può scaricare la "Guida Breve all'Accesso al Gratuito Patrocinio" ove si trovano tutte le risposte alle domande più soventi e due esempi di domanda di ammissione al Patrocinio a Spese dello Stato (denominazione tecnica dell'istituto).
* E SE CI SONO I REQUISITI, COME FARE PER AVERE UN AVVOCATO CON IL GRATUITO PATROCINIO?
La domanda di ammissione al beneficio, da Te sottoscritta, va presentata in carta semplice e deve indicare:
1.la richiesta di ammissione al gratuito patrocinio;
2.le generalità anagrafiche e codice fiscale Tue e dei componenti il suo nucleo familiare;
3.l'attestazione dei redditi percepiti l'anno precedente alla domanda (autocertificazione);
4.l'impegno a comunicare le eventuali variazioni di reddito rilevanti ai fini dell'ammissione al beneficio.
Insomma le risposte pare diano un po' di chiarezza e tante speranze a tutti coloro che prima brancolavano nell'incertezza e nella confusione. Speriamo di aver dato un supporto a chi in certi momenti ha così tante cose importanti a cui pensare e che saprà certo apprezzare questo tipo aiuto: chi sa cosa fare sa anche dove andare e, soprattutto, sa come non farsi fregare....
Ringraziamo l'avvocato Alberto Vigani di Venezia ed il Presidente di Art. 24, dott. Mario Marzola; per ogni approfondimento rinviamo alla "Guida alla Separazione ed al Divorzio con il Gratuito Patrocinio".
Un saluto da Violet O'Neill
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