SANGALLI SPA in prima linea CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il nastro rosso simbolo della lotta contro le violenze al femminile, accompagnato dalla scritta “Mai Più”, a partire dal 25 Novembre, suggellerà i lavori di asfaltatura dell’azienda e sarà esposto su tutti i suoi mezzi e sulle divise dei suoi collaboratori. Un richiamo a non dimenticare le vittime di femminicidi e omicidi e un incentivo ad agire concretamente per cambiare strada.
“Ci vogliono segni tangibili, capaci di risvegliare le coscienze ma anche di incentivare ad un cambiamento di rotta, ad un nuovo approccio culturale che della responsabilità e del rispetto faccia i suoi fondamenti: quotidianamente assistiamo a soprusi e prevaricazioni sulle donne, che degenerano in violenze e uccisioni, segnali evidenti di una difficoltà oggettiva di relazionarsi e di accettazione. Il nostro compito, come uomini e cittadini, è quello di agire concretamente perché la memoria di tutti questi femminicidi non si disperda, ma rimanga nitida negli occhi di ciascuno. “Mai più” deve diventare non solo un monito ma una regola” dice Marco Sangalli, Presidente del CDA di Sangalli SPA.
Per far sì che l’attenzione sulla necessità di intervenire contro la violenza sulle donne non si esaurisca ma rimanga in luce, l’azienda di Mapello specializzata in asfalti, a partire dal 25 Novembre 2023, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha adottato una serie di accorgimenti tesi a mantenere la lente centrata sul problema.
Il nastrino rosso simbolo della lotta contro i femminicidi, oltre a campeggiare permanentemente sulle divise da lavoro di tutti i collaboratori dell’azienda e ad essere apposto come adesivo sui suoi oltre 180 mezzi, verrà anche impresso sulle strade di cui Sangalli SPA seguirà l’asfaltatura. A chiusura di ogni cantiere e con il placet dell’ente proprietario della strada, verrà infatti apposta come fosse un marchio l’immagine del fiocco con la scritta “Mai più”. Un gesto che si propone non solo di tenere vivido il ricordo delle 103 donne che hanno pagato con la vita la loro libertà ed indipendenza, ma anche di smuovere alla consapevolezza.
“Siamo consci che queste azioni non risolveranno la situazione, ma se contribuiranno a non farci mai abbassare la guardia nel sostenere e tutelare le nostre madri, mogli, compagne, figlie e colleghe, avremo già raggiunto un importante obiettivo. Per questo, queste iniziative proseguiranno ad oltranza e non si spegneranno non appena l’eco dell’ultima brutalità si sarà esaurito”.