Perché l'editoria online è in crisi e come risalire: le prospettive secondo l'esperto SEO Roberto Serra
Negli ultimi anni, l'editoria online ha attraversato una crisi profonda, caratterizzata da una diminuzione delle entrate pubblicitarie e una crescente difficoltà nel mantenere il pubblico fedele...
Negli ultimi anni, l'editoria online ha attraversato una crisi profonda, caratterizzata da una diminuzione delle entrate pubblicitarie e una crescente difficoltà nel mantenere il pubblico fedele. Questa situazione è resa ancora più critica dalla competizione con colossi come Google e Facebook, che dominano il mercato pubblicitario digitale. Per comprendere meglio le cause di questa crisi e individuare possibili soluzioni, abbiamo parlato con Roberto Serra, tra i principali esperti SEO nel panorama nazionale. Roberto Serra identifica diverse cause che hanno contribuito alla crisi dell'editoria online. "Uno dei principali problemi è l'overload di contenuti," spiega Serra. "Gli utenti sono sommersi da un'enorme quantità di informazioni, e diventa sempre più difficile per i siti editoriali distinguersi e mantenere l'attenzione del pubblico." Per capire la rilevanza di un corretto atteggiamento SEO Serra suggerisce di spostare lo sguardo verso la Polonia, paese in tutto e per tutto simile all’Italia per dimensione e popolazione. Roberto Serra propone diverse strategie per risollevare le sorti dell'editoria online. La prima è la diversificazione delle fonti di entrate. "Gli editori devono considerare modelli di business alternativi, come gli abbonamenti e i paywall," suggerisce Serra. "Offrire contenuti premium a pagamento può aiutare a ridurre la dipendenza dalle entrate pubblicitarie." È importante non prestare il fianco al nemico. I contenuti pubblicati vanno immediatamente notificati sulla Search Console manualmente o in automatico, così da evitare che altri siti possano copiarli e segnalarli a Google prima dell'editore, facendo passare paradossalmente chi li pubblica per "copione". Il mondo dell'editoria online necessita di maggior attenzione, e questo è un punto cruciale che non può essere sottovalutato. La crisi attuale del settore non è solo una questione di modelli di business obsoleti o di competizione spietata con i giganti tecnologici, ma anche una questione di qualità, strategia e adattabilità.
Le cause della crisi dell'editoria online
Un altro fattore cruciale è il modello di business basato esclusivamente sulla pubblicità. "Molti siti dipendono quasi totalmente dalle entrate pubblicitarie, ma con l'aumento dell'uso di ad-blocker e la preferenza degli inserzionisti per le piattaforme di social media, queste entrate sono diminuite significativamente," continua Serra.
L'algoritmo di Google ha anche giocato un ruolo significativo. "Gli aggiornamenti degli algoritmi di Google, come il più recente Helpful Content Update, favoriscono contenuti che rispondono precisamente alle query degli utenti, penalizzando i siti che non forniscono valore aggiunto," afferma Serra. "Questo significa che i siti editoriali devono adattarsi costantemente per rimanere rilevanti nei risultati di ricerca. Con questo aggiornamento, Google non solo penalizza le singole pagine di basso valore, ma può influire negativamente sull'intero sito web se considerato complessivamente poco utile per l'utente."
Inoltre, molte testate giornalistiche tendono a pubblicare contenuti di basso valore, perdendo di vista l'importanza della qualità e dell'utilità per l'utente. "È fondamentale comprendere che pubblicare contenuti non rilevanti o non utili può compromettere la reputazione dell'intero sito," spiega Serra. "Troppo spesso, i problemi tecnici del sito vengono sottovalutati. Per un editore, avere problemi tecnici è come per un negozio avere la porta bloccata: i clienti non possono entrare, e ciò danneggia gravemente il business."
Perché la Polonia supera l’Italia nei principali siti d’informazione
L'Italia e la Polonia, paesi con popolazioni e superfici geografiche comparabili, mostrano infatti differenze significative nel traffico organico generato dai principali siti di informazione. In Italia, fonte dati semrush.com, i siti di notizie come corriere.it, repubblica.it e sky.it registrano traffici organici rispettivamente di 134K, 129,3K e 132,7K, con una copertura di parole chiave che raggiunge i milioni, come evidenziato dai 4,8 milioni di parole chiave di repubblica.it. Questa ampia diversificazione SEO è supportata da una solida rete di backlink, con sky.it che ne conta 11,29 milioni, riflettendo una forte autorità del dominio.
In Polonia, invece, il sito tvn24.pl emerge come leader indiscusso con un traffico organico di 21,9 milioni, un dato che supera di gran lunga i numeri italiani e suggerisce una presenza online molto forte. Anche altri siti come wiadomosci.wp.pl e rp.pl mostrano numeri impressionanti, con traffici rispettivamente di 4,1 milioni e 6,3 milioni. Questi dati indicano che i siti di informazione polacchi hanno implementato strategie SEO altamente efficaci, focalizzandosi sullo studio e la programmazione di contenuti strategici e ottimizzazioni che generano un volume di traffico maggiore rispetto ai loro omologhi italiani.
Nonostante i siti italiani vantino una vasta rete di backlink, i dati polacchi suggeriscono che l'ottimizzazione SEO e gli investimenti in parole chiave sono parte integrante delle loro strategie, come peraltro evidenziato dai costi elevati legati alle parole chiave di siti come rp.pl.
Questa analisi mette in luce come, nonostante le similitudini demografiche e geografiche, il mercato editoriale online in Polonia sia più dinamico e attento alle logiche SEO, generando un traffico organico superiore e dimostrando un'efficacia maggiore nelle strategie di ottimizzazione e un significativo investimento nella visibilità online. Questo contrasto evidenzia come il panorama digitale possa variare drasticamente anche tra paesi simili, con la Polonia che emerge come un caso studio di successo nell'adozione di tecniche SEO avanzate per dominare il mercato dell'informazione online.
Le possibili soluzioni
La qualità dei contenuti è un altro aspetto fondamentale. "È essenziale investire nella creazione di contenuti di alta qualità, pertinenti e utili per il pubblico," consiglia Serra. "Google premia i siti che offrono valore agli utenti, quindi è importante concentrarsi su contenuti originali e approfonditi."
L'ottimizzazione SEO resta una priorità. "Una buona strategia SEO può fare la differenza," afferma Serra. "Ottimizzare i contenuti per le parole chiave rilevanti, migliorare la velocità di caricamento del sito e assicurarsi che sia mobile-friendly sono passaggi fondamentali per migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca."
Infine, Serra sottolinea l'importanza dell'engagement del pubblico. "Coinvolgere attivamente il pubblico attraverso i social media, newsletter e commenti sui siti può aiutare a costruire una comunità fedele," spiega. "Interagire con i lettori e ascoltare il loro feedback è cruciale per capire le loro esigenze e migliorare continuamente i contenuti."
Il problema dei contenuti copiati che performano meglio degli originali.
Questo problema è molto vivo nel mondo dell'editoria.
Se si vogliono evitare problemi è dunque essenziale che i contenuti siano indicizzati rapidamente per prevenire casi di plagio e proteggere il lavoro originale degli editori. L'indicizzazione tempestiva assicura che Google riconosca la fonte originale del contenuto, mantenendo così l'integrità e l'autenticità del sito editoriale.
Non basta poi pubblicare articoli nuovi; è altrettanto importante prendersi cura dei contenuti già pubblicati. Questo include l'aggiornamento regolare degli articoli esistenti, l'aggiunta di link interni verso pagine rilevanti e la gestione degli archivi delle pagine non più aggiornate.
"Curare i contenuti esistenti è cruciale," spiega Serra. "Migliorare la struttura dei link interni può aumentare significativamente il valore delle pagine e la loro rilevanza per Google. Inoltre, mantenere aggiornati i contenuti aiuta a mantenerli pertinenti e utili per gli utenti." Serra sottolinea anche l'importanza della gestione tecnica del sito. "Per un editore, avere problemi tecnici è come per un negozio avere la porta bloccata: i clienti non possono entrare, e ciò danneggia gravemente il business," afferma. "Assicurarsi che il sito sia tecnicamente solido, con una buona velocità di caricamento e un'ottimizzazione per dispositivi mobili, è fondamentale per mantenere e migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca."
La crisi dell'editoria online è una sfida complessa, ma non insormontabile se affrontata con le giuste competenze.
È evidente che per risalire la china, gli editori devono fare uno sforzo concertato per comprendere e rispondere alle esigenze del loro pubblico. Devono investire in contenuti di valore, ottimizzare le loro strategie SEO, diversificare le fonti di entrate e, soprattutto, coinvolgere attivamente il pubblico. Solo attraverso un approccio olistico e proattivo, che consideri ogni aspetto dell'editoria online, si potrà garantire un futuro sostenibile e prospero per il settore.
La strada da percorrere è lunga e complessa, ma con l'impegno giusto e una visione chiara, è possibile trasformare la crisi attuale in un'opportunità di crescita e innovazione. Ma se non si è pronti a fare questi cambiamenti necessari, come possiamo aspettarci che il futuro dell'editoria online sia diverso dal presente stagnante?