Olio di KRILL: un potente alleato per la salute
L'olio di krill è un fantastico integratore di omega 3 e sostanze antiossidanti capace di favorire il benessere delle attività cardiache, cerebrali e immunitarie. Aiuta a ridurre il colesterolo "cattivo", l'ipertensione e l'accumulo di grassi in eccesso. L'olio di krill è un integratore alimentare prezioso per chi cerca di migliorare la propria salute cardiovascolare e generale.
Il krill è un piccolo crostaceo marino che appartiene all'ordine degli Euphausiacea. Questi organismi sono una componente vitale degli ecosistemi marini, poiché costituiscono una fonte primaria di nutrimento per molte specie marine, inclusi pesci, uccelli marini e balene.
L’olio di krill è una sostanza che rientra nel gruppo degli integratori alimentari e che viene considerata un alimento nutraceutico a tutti gli effetti. Nel 2008, l'olio di krill è stato autorizzato come GRAS (Generally Recognized as Safe) dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense. Nel 2009 è stato approvato per essere immesso sul mercato come nuovo ingrediente alimentare nella Comunità Europea e nel 2014 anche dalla Cina.
Più recentemente, la Comunità Europea ha deciso di estendere gli usi autorizzati dell'olio di krill alle donne in gravidanza e in allattamento in quanto trattasi di un alimento sicuro e non nocivo.
In Europa quindi l’olio di krill viene classificato come novel food ovvero come nuovo ingrediente alimentare di uso non comune. Pertanto le caratteristiche dell’olio di krill e il suo apporto massimo giornaliero in EPA e DHA sono regolamentate dalla Commissione Europea.
Nel 2017 la Commissione Europea approva, come livelli massimi di EPA e DHA combinati da olio di krill antartico ricco di fosfolipidi estratto da Euphausia superba, per la categoria degli integratori alimentari:
• 3000 mg/giorno per la popolazione in generale.
• 450 mg/giorno per le donne durante la gravidanza e l'allattamento.
L’olio di krill si ricava a partire dal krill, un insieme di piccoli crostacei marini delle Euphasiacee che vivono in acque fredde oceaniche. Il krill ha un importante ruolo nella catena alimentare dell’habitat antartico in quanto rappresenta il nutrimento di moltissimi organismi marini di dimensioni più grandi quali, ad esempio, balene, foche e pinguini.
La biomassa del krill antartico è stata stimata in circa 379 milioni di tonnellate con una produzione annuale che va da 342 a 536 milioni di tonnellate. Per garantire la sostenibilità dell'attività di pesca del krill, la Commissione per la conservazione delle risorse biologiche dell'Antartico (CCAMLR) ha fissato, nel 2018, un limite di cattura di 620.000 tonnellate all'anno. Alla fine di ogni anno l’intera pesca del krill antartico conta 250.000 tonnellate di krill. Molto al di sotto del livello di cattura regolamentato.
L’OLIO DI KRILL VIENE USATO PRINCIPALMENTE COME INTEGRATORE DI OMEGA-3.
Le persone lo assumono per abbassare i lipidi nel sangue, promuovere la salute del cuore, migliorare la memoria e la cognizione, potenziare l’immunità e altro ancora. I risultati degli studi sugli animali forniscono informazioni preziose su questo integratore, ma le prove cliniche (studi sull’uomo) sono ancora limitate.
Se i suoi vari e potenziali benefici fossero confermati, l’olio di krill potrebbe aiutare a:
• combattere l’infiammazione, risultando utile in varie patologie croniche (artrosi, artrite reumatoide, colite, asma, obesità…);
• aumentare il colesterolo buono HDL;
• ridurre i valori di trigliceridi;
• ridurre i valori di colesterolo cattivo LDL;
• prevenire l’ossidazione del colesterolo LDL;
• ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari;
• migliorare la bellezza della pelle;
• sostenere la salute del cervello, migliorando memoria e cognizione, e aiutando a prevenire malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer;
• migliorare i sintomi della sindrome premestruale.
L’olio di krill apporta elevate quantità di omega-3, in particolare di acido docosaesaenoico (DHA) e acido eicosapentaenoico (EPA). EPA e DHA svolgono ciascuno un ruolo importante nei vari sistemi corporei, inclusi il cervello, gli occhi, il sistema cardiovascolare e il sistema immunitario.
Il corpo umano è in grado di produrre un po’ di EPA e DHA a partire dall’acido alfa-linolenico, un grasso omega-3 che abbonda in alcuni alimenti vegetali oleosi (ad es. semi di lino, olio di lino, olio di perilla, olio di noci, olio di canapa ecc.). Tuttavia, questa capacità di conversione è scarsa, quindi è importante ottenere EPA e DHA direttamente dalla dieta, soprattutto in gravidanza e nell’anziano.
Le uniche fonti alimentari significative di EPA e DHA sono rappresentate dal pesce e dai prodotti della pesca. Va anche notato che buona parte dei grassi omega-3 nell’olio di krill (28-58%) si trova incorporata nei fosfolipidi. Questi grassi conferiscono all’olio proprietà emulsionanti, che possono favorire l’assorbimento degli omega-3 nell’intestino . In effetti, alcuni studi hanno scoperto che l’olio di krill è più efficace dell’olio di pesce nell’aumentare i livelli di omega-3.
ALTRI NUTRIENTI IMPORTANTI
L’olio di krill contiene anche:
• vitamina A, vitamina E, vitamina B9 e vitamina B12 ;
• colina, che trasporta i grassi, riduce l’omocisteina e sostiene la salute del cervello ;
• astaxantina, un pigmento liposolubile e potente antiossidante. Tuttavia, i livelli di astaxantina nell’olio di krill potrebbero essere troppo bassi per fornire benefici per la salute .
COLINA
La colina è un nutriente essenziale, ovvero il nostro organismo non è in grado di sintetizzarla in quantità sufficiente per soddisfare i propri fabbisogni. La colina come fosfatidilcolina entra nella composizione delle membrane cellulari ed è implicata nel processo di trasmissione degli impulsi nervosi. Aumenta la concentrazione di acetilcolina cerebrale, migliorando la compromissione della memoria nei soggetti giovani così come in quelli anziani. È una ricca fonte di fosforo organico in forma direttamente assimilabile.
La colina è inoltre uno dei trasportatori preferenziali del DHA nelle cellule del sistema nervoso, dove il rilascio selettivo del DHA modula l’attività dei neurotrasmettitori (dopamina e serotonina), migliorando la memoria e l’acutezza mentale e riducendo i processi di degenerazione neurocerebrale.
La commissione Europea ha inoltre, in seguito a parere scientifico dell’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare), approvato tre indicazioni d’uso per almeno 82,5 mg (2 cps Omegor Krill) di colina ogni 100 g (o 100 ml, o porzione) di prodotto. Ovvero: "contribuisce al normale metabolismo dell’omocisteina”, coadiuvando la normale funzione cardiaca, “contribuisce al normale metabolismo lipidico” e “contribuisce al mantenimento della normale funzione epatica”.
ASTAXANTINA
L’astanxantina è una importante sostanza antiossidante che impreziosisce l’olio di krill. Appartiene alla famiglia delle xantofille ed è il principale carotenoide presente in alcuni animali marini e alghe. Possiede una forte capacità antiossidante tanto da risultare 10 volte più potente di altri carotenoidi come zeaxantina, luteina, e β-carotene, e 100 volte più potente della vitamina E. L’astaxantina è responsabile del caratteristico colore rosso scuro dell’olio di Krill. La ritroviamo in quantità variabili da 40 a 5000 mg/kg, a seconda del materiale di krill, del metodo di estrazione.
Sulla scala ORAC (la scala che si utilizza per valutare il potenziale antiossidante di un alimento), l’olio di krill ha un valore molto elevato, 378. Questo significa che ha un potenziale antiossidante superiore a quello delle singole vitamine A ed E (circa 300 volte maggiore) e quasi 50 volte maggiore degli altri oli di pesce.
Il contenuto di astaxantina dell’olio di krill lo rende un prezioso alleato per la nostra pelle grazie alle proprietà fotoprotettive, riparatrici del DNA, antiossidanti e antinfiammatorie. Una revisione sistematica di studi randomizzati, controllati con placebo, in doppio cieco, ha riassunto le prove cliniche sugli effetti dell'integrazione di astaxantina sulla salute della pelle e ha mostrato come l'integrazione di astaxantina ha migliorato la struttura della pelle, l'aspetto (rughe) e il contenuto di umidità. L'astaxantina sembra anche proteggere dai danni alla pelle indotti dai raggi UV, come mostrano alcuni risultati di studi clinici dove l'integrazione di astaxantina (da 3 a 6 mg/die) ha migliorato il fotoinvecchiamento cutaneo indotto da UV.
IL CONTENUTO DI COLINA, ASTAXANTINA E ACIDI GRASSI POLINSATURI (N-3 PUFA) DELL’OLIO DI KRILL, CONFERISCE EFFETTI NEUROPROTETTIVI ED EFFETTI BENEFICI SULLA FUNZIONE COGNITIVA E SUI PROCESSI DI APPRENDIMENTO E MEMORIA
La maggior parte delle malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson, sono caratterizzate da un’infiammazione cronica. In questi casi, l’utilizzo dell’olio di krill come sostanza neuroprotettiva potrebbe essere indicato. È stato dimostrato che l'astaxantina è in grado di proteggere i neuroni dallo stress ossidativo attraverso la sua capacità di agire come agente protettivo.
Importante è il contributo dei n-3 PUFA sul deterioramento cognitivo causato da diete scorrette caratterizzate da un elevato consumo di grassi. Uno studio ha mostrato come l’integrazione con olio di krill (somministrato per via orale a dosi di 100, 200 o 500 mg/kg/die) per 4 settimane a topi alimentati con diete ad alto contenuto di grassi e con deterioramento cognitivo in atto, abbia migliorato la capacità di memoria spaziale e la cognizione.
DOSI E MODO D’USO
Attualmente, non esiste una dose raccomandata per l’olio di krill. Le dosi sicure ed efficaci utilizzate nella maggior parte degli studi clinici analizzati variavano da 1 a 3 grammi al giorno.
L’olio di krill presenta una biodisponibilità superiore rispetto all’olio di pesce. In generale, si ritiene che – a parità di apporto di EPA e DHA – le dosi di olio di Krill possano essere ridotte di 1/3 rispetto a quelle di olio di pesce.
Le dosi indicative di EPA e DHA da assumere quotidianamente sono pari a:
• 250 – 500 mg al giorno attraverso la dieta per la popolazione generale;
• 1 grammo al giorno per la riduzione del rischio cardiovascolare (preferibilmente da pesce grasso, o prendere in considerazione integratori di EPA + DHA in consultazione con un medico);
• 2-4 g/die di integratori di EPA + DHA per i pazienti con ipertrigliceridemia.
STUDI SULL'AZIONE DELL'OLIO DI KRILL
IL KRILL È OGGETTO DI OLTRE 1 012 PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=krill%5BTitle%2FAbstract%5D). Tra tutti segnalo:
Uno studio condotto alla McGill University di Montreal, un dosaggio di 1-3 gr di olio di krill al giorno (confrontato con una dose di olio di pesce standard e un placebo) aiuta ad abbassare glucosio, colesterolo totale, trigliceridi, LDL e HDL. Nello studio, un dosaggio di 1 gr (2 X 500 mg) al giorno per 12 settimane ha ottenuto come risultato:
• abbassamento del colesterolo totale del 13,4%,
• abbassamento del LDL del 32.04%,
• abbassamento dei trigliceridi del 11.03%,
• aumento del HDL del 43.92%.
Uno studio umano pubblicato sul Journal of the American College of Nutrition, è emerso che il consumo di 300 mg di olio di krill al giorno riduce significativamente la Proteina C-Reattiva (CRP), aiutando a ridurre l’infiammazione e i sintomi artritici (fino al 30%) in 14 giorni.
I pazienti con infiammazione artritica che hanno ricevuto 300 mg di olio di krill/giorno hanno avuto:
• miglioramento del 38% del dolore,
• miglioramento del 39% della rigidità,
• miglioramento del 36% della funzione in base ai punteggi WOMAC dopo 30 giorni.
Più che interessante! In fine i pazienti che hanno consumato l’olio di krill avevano anche un punteggio CRP, che misura l’infiammazione, inferiore del 31% rispetto al gruppo placebo.
FONTE: https://www.omegor.com/blogs/speciali-omega-3/olio-di-krill-proprieta-e-benefici
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