Mi Faccio Impresa 2014
La partecipazione del Consorzio Italbiotec
“Biotecnologie e Start Up”: questo il tema del workshop organizzato dal Consorzio Italbiotec nel pomeriggio di lunedì 10 novembre 2014 in seno all’iniziativa MiFaccioImpresa, l’appuntamento sul fare impresa dedicato a coloro che vogliono creare una nuova attività o far crescere il proprio business. Si tratta di una 2 giorni di eventi, percorsi e incontri, dedicati al mondo delle start-up e spin-off, che quest’anno ha scelto come sede l’Università di Milano Bicocca.
“Il ruolo di Italbiotec” - spiega il Direttore Generale del Consorzio, Diego Bosco - “è quello di fungere da catalizzatore e da supporto per le imprese del settore biotecnologico, favorendone lo sviluppo e la competitività, grazie a servizi dedicati, attività di networking che facilitino le collaborazioni tra pubblico e privato e affiancamento nella ricerca di opportunità di finanziamento e gestione di progetti finanziati. Il Consorzio aiuta le start-up industriali e le spin-off accademiche a dotarsi degli strumenti per affermare il proprio posizionamento sul mercato e valorizzare l’innovatività del proprio prodotto”.
Proprio in questi mesi si sta costituendo una spin-off innovativa, nata da una progettualità a valere sul bando PON 2007-13 e che vede la collaborazione della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, l’Istituto di Chimica Biomolecolare di Pozzuoli ed i Dipartimenti di Medicina e Chirurgia e di Farmacia dell’Università degli Studi di Salerno, in collaborazione con varie altre realtà del settore tra le quali il Consorzio Italbiotec. “L’obiettivo della collaborazione” - commenta Rolando Lorenzetti, Direttore Scientifico del Consorzio Italbiotec - “è quello di costruire un hub di ricerca scientifica e sviluppo industriale di livello internazionale che, grazie alla complementarietà e sinergia delle competenze messe in campo dai partners, avvia la ricerca fino alla fase cosiddetta di “proof of concept”, che si colloca all’inizio della fase clinica, all’interno di un percorso che può durare dai 3 ai 6 anni. La messa a punto di nuove tecnologie per la ricerca di prodotti (molecole bioattive) da fonti marine è uno degli ambiti di ricerca più significativi e rilevanti in questi anni e che, nell’ambito del progetto, ha portato alla scoperta e allo sviluppo di 3 nuovi prodotti: un adiuvante per vaccini, un antinfiammatorio per la psoriasi e tre prodotti antiproliferativi. Un business plan che si sviluppa a partire dai finanziamenti regionali, nazionali ed europei (SME instruments) e che trova il suo sbocco naturale nella collaborazione con aziende farmaceutiche prima del definitivo approdo sul mercato”.
Ad avvalorare l’importanza della componente innovativa per favorire lo sviluppo e l’affermazione sul mercato di un’impresa nascente ha contribuito Fabio Arenghi, titolare dell’impresa CPC Biotech, nata quasi 8 anni fa e oggi protagonista del settore biotecnologico in ambito enzimatico nel panorama regionale e nazionale, forte di una significativa collaborazione con l’estero e affiliata del Consorzio Italbiotec: “Quello che conta davvero è entrare nel mercato con un’idea nuova, con un prodotto davvero innovativo, essere veloci e reattivi alle sollecitazioni dei mercati e mantenere lo sguardo sempre attento e rivolto verso il cliente. Altro fattore fondamentale è l’apertura e l’ampliamento dei propri orizzonti, alla ricerca costante di nuovi settori di mercato e nuove collaborazioni, italiane e estere, favorendo il networking. Per potersi affermare in questo campo è importante puntare sempre alla concretezza, concentrarsi su orizzonti temporali definiti e micro progettualità orientate al breve periodo”.
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