TURISMO
Comunicato Stampa

La storia del gatto Saverio, il randagio a cui la Locanda Le Logge ha dedicato una sedia

Lui è un gatto randagio che è stato così ribattezzato: aveva cominciato a presentarsi intorno al locale di Andrea Tombolini e della sua famiglia, e da loro è stato accolto e coccolato (forse anche troppo, visto che come si evince dalla lettera, ha ormai preso pieno possesso del suo territorio).

Courtesy of Locanda Le logge "Sono Saverio, e questa è la mia sedia. Sono un gatto-guerriero. Se mi vedete ferito o zoppicante è perché mi sono guadagnato il mio territorio e la MIA sedia.
Sono cresciuto in questi vicoli e non appartengo a nessuno, solo a me stesso.
Gli umani di questo ristorante si prendono cura di me: dicono che sia la loro mascotte… che teneri!
La realtà è che sono tutti alle mie dipendenze. Qui comando io.
Richiedo dai 4 ai 5 pasti selezionati al giorno, più colazione servita in camera.
Mentre vi nutrite vi osservo indolente, svogliato, distaccato: aspetto solo che ve ne andiate tutti da casa mia, così da potermi concedere un po’ di relax sulla mia adorata sedia, pensando a gattine lontane.
Periodicamente il mio autista privato mi conduce presso la clinica Vip per gatti, nonché rinomata Spa della mia cara amica Dott.ssa Carla Tatò. Ci facciamo due risate e due fusa.
Lei si raccomanda tanto, ma come ritorno in strada, mi vado a cercare il primo bulletto per chiarire chi comanda a Urbisaglia.
Se pensate davvero di potermi offrire di meglio, invece di preoccuparvi se qualcuno badi a me, potete adottarmi… Sono un “bravo ragazzo”. Miao.


Questa è la lettera che si trova nella sedia del gatto Saverio, scritta dai titolari della Locanda Le Logge per “presentare” ai propri clienti e a chi passa dal loggiato che da il nome al loro locale il gatto “Saverio”.

Lui è un gatto randagio che è stato così ribattezzato: aveva cominciato a presentarsi intorno al locale di Andrea Tombolini e della sua famiglia, e da loro è stato accolto e coccolato (forse anche troppo, visto che come si evince dalla lettera, ha ormai preso pieno possesso del suo territorio).

Oramai è una sorta di “testimonial”, un gatto influencer che con la sua andatura calma e rilassata volge lo sguardo a coloro che arrivano ad Urbisaglia per turismo, svago o lavoro.

Gli ospiti che dormono nelle camere delle Logge lo salutano, e per i cittadini che vivono intorno alla locanda è oramai un amico.

In un mondo in cui gli animali non sono sempre i benvenuti, ancor più se si tratta di randagi, una bella storia d’amore...

La Locanda Le Logge
Nasce nei prestigiosi ambienti di Palazzo Brunelli, le cui logge hanno sempre rappresentato il fulcro della vita di Urbisaglia, grazie alla collocazione nel cuore del castello medievale, a pochi passi dal comune e dalla torre campanaria.

Dispone di sei camere, ognuna dal nome evocativo: "Sogno", per il bellissimo letto a baldacchino in ferro battuto forgiato a mano, "Cielo" perchè lo si vede dalla finestra sul tetto, "Salus" come il nome della dea Salus Augusta a cui erano votati i cittadini della città romana di Urbs Salvia, "1727" come la data ritrovata in uno degli antichi mattoni presenti in camera, "Torretta" perchè il letto si trova proprio nel punto più alto del palazzo, "Gemina" come il nome di uno dei monumenti simbolo della cittadina.

Il suo ristorante, guidato da Andrea Tombolini insieme a sua madre Natalina, è uno dei più rinomati della regione, segnalato dalle più prestigiose guide nazionali e internazionali.

Urbisaglia
Urbisaglia è uno scrigno prezioso di tesori, Bandiera Arancione del Touring Club: vanta il più grande parco archeologico della regione (uno dei più grandi del centro Italia, l'antica città romana di Urbs Salvia), una magnifica rocca appena restaurata, e dintorni in cui perdere lo sguardo su splendidi panorami...
A mezzora dal mare e a mezzora dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è facilmente raggiungibile grazie ai velocissimi collegamenti: l'autostrada A14 (uscita Civitanova Marche) dista 25 minuti, la superstrada Civitanova-Foligno (uscita Macerata Ovest) è a 7 minuti.

Andrea Tombolini
Andrea Tombolini è lo chef e proprietario della Locanda Le Logge, insieme alla sua famiglia: "Il progetto nasce nel 2002 grazie a mio padre Alfio e a mia madre Natalina. Abbiamo scelto gli storici ambienti di Palazzo Brunelli, al centro della vita di Urbisaglia e all’incrocio delle quattro porte che danno accesso alle mura".

"Quello che più ci caratterizza - spiega Andrea - è l'ospitalità, il desiderio di far sentire tutti i nostri ospiti come se fossero a casa loro, facendo provare loro sensazioni che ormai si sono un po' perse, profumi e sapori di cucine di una volta, sentendosi accolti e in famiglia".

In cucina si privilegiano prodotti locali e piccoli produttori del territorio, che curano ancora ortaggi e animali con approccio naturale e biologico: "In cucina siamo io e mia mamma Natalina, partiamo dalla tradizione, dai piatti semplici e cerchiamo di innovarli. Il nostro lavoro è quello di accompagnare ed esaltare le materie prime di qualità che i nostri fornitori ci danno, senza coprire i loro sapori unici".

Il piatto più caratteristico? Andrea non ha dubbi: "Il nostro arrosto di maiale cotto al forno 50 ore con salsa al nostro vin cotto. Ormai è un piatto imprescindibile e arrivano anche da molto lontano per gustarlo, nessuno rimane deluso!".

Il menu presenta anche altri piatti tipici del territorio e della tradizione, dai vincisgrassi alla faraona ripiena, passando per gli spaghettoni alla salsiccia e Varnelli (liquore simbolo dei Sibillini).

Il concetto di sostenibilità è stato alla base anche della realizzazione delle 6 camere del bed and breakfast (progetto architettonico curato da ORAstudio): "Per una questione etica, siamo consapevoli di dover impattare il meno possibile sull'ambiente e sul futuro delle prossime generazioni, sia anche per una questione economica, l'ottimizzazione energetica delle stanze, l'utilizzo di fonti rinnovabili, piccoli accorgimenti quotidiani ci fanno anche spendere meno".

Licenza di distribuzione:
Photo credits: Courtesy of Locanda Le logge
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Mariella Belloni (Vicecaporedattore)
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