L'acqua specchio della vita. Scienza e coscienza
Libro universitario modificato in data 10 Dicembre 2011, ristampa 2019 – Questo volume, con titolo L’Acqua Specchio della Vita, composto da Ottaviano Costa, Dario Tessarotto, Carlo K. Cortella, ha come tema al Scienza e come oggetto i Fenomeni naturali. Stampato dalla casa editrice Editoriale Delfino e edito nel mese di Maggio 2006.
In nessuna sostanza fisica come l’acqua è possibile trovare una sintesi perfetta di scienza e spiritualità in maniera così evidente. Da questa affermazione parte questo volume dove l’acqua viene studiata e considerata come il centro della vita e l’elemento che costituisce tutti gli organismi viventi. Basti dire che l’uomo già alla nascita è composta per il 90% di acqua, per il 70% nella fase di maturità, per scendere sino al 60% negli ultimi anni della vita. Gli Autori considerano l’elemento acqua in tutti i suoi aspetti e prendono in esame i suoi effetti sul mondo circostante quando la sua purezza viene a meno.
Indice:
1. Premessa pag. 3
2. Introduzione alia biofisica dell'acqua pag. 7
3. Acqua sorgente di vita pag.1 5
4. Energia e memoria dell'acqua pag. 19
5. La Ricerca Ojas di Soyana e di Pantheum pag. 25
6. I principi fisici dell'energia e della memoria dell'acqua pag. 31
7. Influenze dell'energia coerente dell'acqua sulle cellule pag. 39
8. Dispositivi Ojas per l'energizzazione pag. 47
9. Effetti ed applicazioni dei bio-energizzatori Ojas pag. 53
10. La ricerca: dalla teoria alla pratica pag. 107
11. Quando serve il filtraggio dell'acqua? pag. 133
12. Flow Forms e giochi d'acqua pag. 155
13. Bibliografia pag. 1 58
ENERGIA DELL’ACQUA (estratto dal libro su autorizzazione personale dell’autore Dott. Dario Tessarotto)
Come è noto, l’acqua è formata da molecole H2O (2 atomi di idrogeno, 1 di ossigeno). In natura, nell’acqua che scorre o comunque si muove (correnti, moto ondoso), il flusso ondulatorio, salti, vortici costituiscono un “lavoro” (di attrito, pressione, ecc.) che produce energia e polarizza le molecole, cioè dà loro una carica elettrica, formando due poli (come nelle calamite): gli atomi di idrogeno prendono carica positiva, l’ossigeno negativa.
Quindi le molecole si attraggono collegando i due atomi di idrogeno di una a quello di ossigeno di altre due (ponti idrogeno) e, data la disposizione spaziale a V con angolo di circa 107° dei tre atomi, formano strutture tridimensionali a base tetraedrica. A tutti gli effetti sono strutture cristalline liquide (a 0° si solidificano e le vediamo facilmente al microscopio in neve e ghiaccio: ma se illuminate con luce ultravioletta, in campo scuro, le vediamo anche allo stato liquido).
I cristalli d’acqua si comportano come tutti i cristalli: possono entrare in risonanza con onde elettromagnetiche che li colpiscono e conservarne la configurazione di energia con tutte le relative informazioni, e trasmetterle ad altre strutture cristalline con cui entrano in contatto. E’ la cosiddetta “memoria dell’acqua”. La memoria dei computer è proprio basata sulle strutture microcristalline dei chips, ed è nota la cristallo-terapia, basata sulla interazione energetica, cioè scambi di onde elettromagnetiche, fra organismi viventi e cristalli.
Quindi l’acqua, a parte i soluti (sostanze disciolte dal suo potere solvente), è in grado di trattenere le informazioni provenienti anche da sostanze insolubili. Ma le emanazioni energetiche di queste SONO le sostanze stesse.
Infatti, in omeopatia, possiamo constatare che l’acqua, purché dinamizzata in modo da avere struttura cristallina, trattiene l’energia uscita dalla sostanza in diluizione anche quando questa non è più presente materialmente (dopo 20-30 diluizioni). In effetti ci curiamo con l’energia, le onde elettromagnetiche con la esatta lunghezza d’onda – frequenza – che è caratteristica di quella sostanza.
Se cambia la frequenza si è di fronte ad un’altra sostanza, e teoricamente si può fare applicando un determinato campo di energia: il che ricorda la trasmutazione degli alchimisti. Ma la cosa avviene in natura: ad esempio, sotto un forte campo magnetico il carbonato di calcio cristallizza come aragonite invece che come calcite, e lo si vede nelle grotte con acque sotterranee. Per contro, possiamo essere danneggiati, patologie più o meno gravi, da un’acqua che trasporti energia per noi negativa (es.: emanazioni del piombo, radianze di forti campi elettromagnetici, ecc.).
Perché l’acqua possa trasportare energia, occorre dunque che mantenga la struttura cristallina. Ma se non si può muovere in modo naturale o sta ferma, la carica si esaurisce, le molecole si depolarizzano, le catene, e quindi i cristalli, si disfano: così l’acqua sotto pressione negli acquedotti, nei tubi (flusso laminare) o ferma a lungo ed esposta a calore, in bottiglia o comunque stagnante, “muore”.
Se noi beviamo acqua morta riceviamo un danno, perché si abbassa il livello di energia dell’acqua organica che E’ IL NOSTRO CORPO per oltre il 70%.
ACQUA SORGENTE DI VITA
Quando Informazione ed Energia incontrano l‘Acqua, si origina la Vita
L’acqua è al centro della vita ed è ‘elemento costitutivo di tutti gli organismi viventi. Abbiamo visto che l’uomo è composto mediamente per il 70% di acqua. Il nostro pianeta è anch’esso ricoperto per il 72% di acqua.
Nel nostro corpo l’acqua ha molte funzioni.
E’ il mezzo di comunicazione tra i tessuti cellulari, il cosiddetto liquido interstiziale. Quando l’acqua in questo liquido è inquinata da sostanze tossiche (cibi non naturali, abuso di medicine, infiammazioni, ecc.), gelifica ed impedisce la comunicazione tra cellule, organi ed apparati, dando origine a tossilinfemia e poi nel tempo a malattie più gravi di tipo degenerativo o infiammatorio.
L’acqua è il mezzo regolatore di tutte e funzioni dell’organismo (per esempio la nostra temperatura è costante indipendentemente dall’ambiente esterno, grazie alla sudorazione, cioè al rilascio di acqua e sali). depura dalle scorie, trasporta i nutrienti, mantiene la pressione (osmotica).
E’ infine il veicolo del pensiero e della consapevolezza, quando si è disidratati il nostro cervello è il primo organo a risentirne.
L’acqua veicola tutte le informazioni fisiche ed intellettive. E’ il Solvente più potente sia nella chimica che nella biochimica del nostro Corpo.
In 24 ore nel nostro organismo circolano all’incirca:
• 1400 litri di Sangue nel Cuore
• 2000 litri di liquidi nei Reni
• 1,5 litri di Liquidi persi al giorno
Si dovrebbe bere più di 2 litri di acqua “pura” al giorno per reintegrare i liquidi persi. Meno acqua è disponibile per il corpo, più le cellule invecchiano e muoiono.
Ma che acqua si dovrebbe bere?
In realtà non c’è una sola acqua, ma migliaia di acque diverse tutte costituite dalla medesima molecola di base (in formula H20) con differenti caratteristiche chimico-fisiche e differente presenza di elementi in esse disciolti. Esempi ne sono le acque di sorgente, di mare, le acque inquinate, le acque strutturate delle nostre cellule, quelle di acquedotto, quelle in bottiglia, l’acqua presente nei cibi, quella nelle bibite industriali, ecc.
Le bibite e l’acqua gassata sono soluzioni concentrate e perdono le capacità di solvenza e di trasporto, inoltre le informazioni che portano all’organismo, la maggior parte delle volte sono disarmoniche, com’ è stato dimostrato dalla ricerca Pantheum del dott. Dario Tessarotto.
L’Acqua pura è Forza Vitale e porta Energia ed Informazioni che sono trasferite al Corpo. Quando beviamo acqua che non ha caratteristiche bioenergetiche coerenti , non assimiliamo i Sali in essa disciolti e le informazioni portate dalle molecole d’acqua non sono in armonia con il nostro sistema energetico. Il nostro corpo si adopera, allora, per eliminarne i soluti, che risultano solo una zavorra non assimilabile. Sprechiamo il liquido coerente delle nostre cellule per ristrutturarla in modo da idratare i tessuti che lo necessitano, creando paradossalmente una disidratazione.
La nostra Energia è in grado di neutralizzare le Frequenze Nocive per un po’ di tempo, ma se siamo costantemente sottoposti ad esse e ad altri fattori inquinanti, nell’aria, nel cibo, ecc. il nostro sistema immunitario si indebolisce ed il liquido interstiziale accumula tossine e sali inorganici difficili da eliminare.
A volte la cattiva qualità dell’acqua potabile porta a bere acqua minerale imbottigliata. Ma l’alto residuo fisso di alcune acque minerali è difficilmente assimilabile dal nostro organismo. Infatti solo i minerali legati organicamente ai cibi sono assimilabili. I minerali presenti nelle acque a bassa energia non lo sono, inoltre sottopongono il corpo ad uno sforzo metabolico per essere chelati e smaltiti.
Per l’eliminazione del Calcio (Ca), ad esempio, sono impiegate dall’organismo macromolecole lipidiche che si accumulano in alcune zone sottocutanee, che vengono poi a loro volta idratate per evitare concentrazioni saline eccessive (il soggetto ingrassa e presenta ritenzione idrica con la contemporanea comparsa di ampie zone di cellulite); oppure vanno a formare depositi cristallizzati sulle giunture affaticando le articolazioni per la perdita di fluidità con conseguenti dolori e blocchi.
(fonte: O.Costa, D.Tessarotto, C.K.Cortella: l’Acqua specchio della vita, Editoriale Delfino, Milano, 2006, cap.2^)
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