SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Il corretto utilizzo dei climatizzatori

05/08/24 Lazio (Roma)

L'INAIL pubblica una scheda sul corretto utilizzo dei climatizzatori nei luoghi di lavoro.

Apparecchi per la climatizzazione: l'importanza del comfort

Il documento si concentra innanzitutto su diversi dispositivi di climatizzazione (condizionatori, condizionatori, termoconvettori, pompe di calore, inverter...) che "solitamente non scambiano aria con l'esterno e quindi modificano solo la temperatura interna". L'aria interna, riducendone il contenuto di umidità, favorisce la sua diffusione." Dopo aver descritto nel dettaglio l'attrezzatura, l'autore si è concentrato sul comfort, ricordando che "le condizioni più difficili da gestire sono state sicuramente l'estate".

Si è osservato che il principale disagio che una “errata installazione” può causare è la creazione di fastidiosi spifferi nelle postazioni di lavoro o comunque nelle zone del locale dove trascorrono più tempo gli occupanti ed eventuali ospiti. In caso di installazione a parete, "se l'operaio segue la direzione del flusso, il flusso d'aria colpirà direttamente l'operaio. Questo anche perché è necessario sfruttare velocità del vento più elevate per ottenere una miscelazione ottimale dell'aria e ottenere un raffreddamento rapido". La temperatura del flusso d'aria deve essere molto inferiore alla temperatura impostata". E "il montaggio dell'attrezzatura sul soffitto consente l'uso di basse velocità dell'aria, riducendo così il disagio dei lavoratori".

In ogni caso, per non ridurre l'efficienza, si consiglia di "verificare che non vi siano ostacoli lungo il flusso dell'aria, come mobili o elementi strutturali come travi o colonne". Per comodità può essere utile "valutare la rumorosità dichiarata dal produttore e scegliere il modello meno rumoroso, verificando se un'errata installazione può causare eccessivi livelli di rumore o trasmettere vibrazioni alla struttura".

Apparecchi di climatizzazione: temperatura impostata

Ma come scegliere la temperatura impostata?

Per dimostrare che le condizioni ambientali sono “confortevoli” la valutazione dovrebbe essere effettuata utilizzando la norma tecnica UNI EN ISO 7730, che tiene conto non solo della temperatura dell’aria, ma anche dei valori di umidità relativa, della velocità dell’aria e dell’effetto radiativo dei corpi caldi come le superfici vetrate direttamente esposte alla radiazione solare, e lo sforzo metabolico associato alle attività svolte e agli indumenti indossati, i lavoratori potrebbero non essere in grado di scegliere liberamente quando è necessario indossare indumenti specifici." Per fare questa valutazione "è stato necessario misurare tutti i parametri ambientali e stimare gli effetti metabolici e isolanti degli indumenti". Per conoscere esattamente come gestire la climatizzazione in un luogo di lavoro, è sempre opportuno consultare il proprio RSPP.



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