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Comunicato Stampa

Francesco Vito Ciaravino presenta la silloge poetica “Il Geco e il Girasole”

La storia di due giovani che, incontrandosi, scoprono la responsabilità celata dietro il sentimento dell’amore. Convinti che il legame instauratosi tra loro possa estirpare le ferite di tutta una vita, entrambi si concedono alla passione, resistendo ai terremoti di un'anima che, per la prima volta, si affaccia verso qualcosa di corrisposto. Tale credenza, però, vacilla: non è possibile guarirsi a vicenda. L’unica via è separarsi in preda a un timore ormai ingestibile. La rabbia, la tristezza e la nostalgia riportano i due a sognarsi di continuo, senza che però ci sia un concreto mutamento interiore da parte loro. Di quel rapporto così autentico, ora, resta solo la speranza di rincontrarsi un giorno e ricominciare.

Francesco Vito CiaravinoFrancesco Vito Ciaravino - “Il Geco e il Girasole”

Francesco Vito Ciaravino presenta la sua intensa raccolta di poesie incentrata sul sentimento dell’amore, osservandolo e cantandolo nelle sue diverse fasi e nelle sue variegate manifestazioni. In concomitanza con la data di lancio del libro, l’opera verrà presentata a La Spezia presso il Sun Space (Via Sapri, 68) il 28 Settembre 2024 alle ore 18:00; a moderare l’evento sarà Anna Mori, Direttrice della Gazzetta della Spezia. Durante la presentazione sarà possibile acquistare una copia autografata del libro.

Casa Editrice: G.C.L. Edizioni
Genere: Raccolta poetica
Pagine: 116
Prezzo: 23,00 €
Codice ISBN: 979-12-81491-82-3

«Torneremo sì dove abbiamo costituito quel legame. L’amore non ci ha abbandonato. L’amore ha solo cambiato stagione e dimensione in cui rinascere»

“Il Geco e il Girasole” di Francesco Vito Ciaravino è una raccolta in versi dalla natura duale: accanto all’intrinseco valore poetico delle singole liriche, infatti, si traccia anche un percorso narrativo orizzontale, che definisce l'evoluzione della relazione e la complessità psicologica delle due figure protagoniste di queste emozionanti e appassionate poesie. L’autore ci fa immergere in liriche struggenti, in cui il romanticismo può alternarsi al dolore della perdita, dove il sentimento dell’amore può essere cura ma anche dannazione, elevazione oppure peso che trascina a fondo.
Introdotte da raffinati capilettera figurati, queste poesie parlano principalmente d’amore, e lo fanno analizzandolo nelle sue tante sfumature: il tutto è inserito nel racconto di un cammino che due anime hanno compiuto insieme, per poi separarsi. Vi è all’inizio la passione più sfrenata, la sorpresa e l’incanto, vi è il rispecchiarsi l’uno nell’altro, l’assumersi il rischio di soffrire ma allo stesso tempo provare l’ebrezza di essere parte di una grande storia, di un rapporto unico. Ci sono poi i primi attriti, la consapevolezza di essere due entità separate con i propri desideri, paure, sofferenze, sensi di colpa e tormenti; il sole viene sostituito dalle nubi e la pioggia bagna i due amanti, che si ritrovano con tante domande senza risposta e con il terrore di perdersi. La libertà di essere sé stessi si scontra con i non detti, con le incomprensioni, con le fragilità di ognuno di loro. Con le corazze che si sono costruiti, con le maschere che hanno indossato per non sentirsi diversi.
Francesco Vito Ciaravino presenta una serie di 99 liriche che ci raccontano del mistero insondabile dell’innamoramento; si può intuire la natura autobiografica dell’opera nella malinconica chiusura dell’autore, certamente di grande impatto emotivo: «Fu un patto inviolabile: assicurarmi che nessuno, oltre te, potesse leggere la centesima poesia di questo libro. L’ultimo vincolo fra quello che siamo stati e quello che avremmo potuto essere».

SINOSSI DELL’OPERA. “Il Geco e il Girasole” traccia la storia di due giovani che, incontrandosi, scoprono la responsabilità celata dietro il sentimento dell’amore. Convinti che il legame instauratosi tra loro possa estirpare le ferite di tutta una vita, entrambi si concedono alla passione, resistendo ai terremoti di un'anima che, per la prima volta, si affaccia verso qualcosa di corrisposto. Tale credenza, però, vacilla: non è possibile guarirsi a vicenda. L’unica via è separarsi in preda a un timore ormai ingestibile. La rabbia, la tristezza e la nostalgia riportano i due a sognarsi di continuo, senza che però ci sia un concreto mutamento interiore da parte loro. Di quel rapporto così autentico, ora, resta solo la speranza di rincontrarsi un giorno e ricominciare.

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Francesco Vito Ciaravino (La Spezia, 2001) è diplomato al Liceo Classico e attualmente frequenta la facoltà di Lettere Moderne presso l’Università di Pisa; ha inoltre studiato Sceneggiatura presso la Scuola D’Arte Cinematografica di Genova. Nel 2022 riceve una segnalazione di merito e pubblicazione al Concorso Internazionale di Poesia e Teatro Castello di Duino XVIII con la poesia in vernacolo tarantino “‘Mba Vitúcce”. Nel 2023 vince il Premio Senato Accademia - sezione poesia studenti - consegnato dall’Accademia delle Arti e delle Scienze filosofiche, in collaborazione con l’Università Aldo Moro di Bari. Lo stesso anno pubblica la sua raccolta poetica d’esordio “Combaciarsi”, con la quale si aggiudica il Premio Firenze Giovani 2023. È inoltre un collaboratore per conto della Gazzetta della Spezia.


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