ECONOMIA e FINANZA
Comunicato Stampa

Evergrande era solo l’inizio: i numeri segreti del collasso edilizio cinese

Sei indicatori chiave svelano la verità nascosta dietro il collasso edilizio cinese in corso. Attenzione agli ordini e ai macchinari.

FotoIl collasso edilizio cinese è diventato un tema centrale nell’analisi economica globale. Per comprendere meglio l’impatto e le dimensioni di questa crisi, esamineremo sei aspetti chiave del settore edilizio cinese, basandoci sui dati del National Bureau of Statistics of China ed elaborati da Construction Briefing:

1. L’attività del settore edilizio
2. I nuovi ordini e il valore dei contratti
3. Il numero di imprese edili
4. L’occupazione nel settore
5. Il valore lordo della produzione
6. L’utilizzo di macchinari e attrezzature

La Cina sta attraversando una crisi immobiliare prolungata che minaccia di trasformarsi in un vero e proprio collasso edilizio cinese. Dati recenti mostrano che gli investimenti nello sviluppo immobiliare tra gennaio e luglio 2024 sono diminuiti del 10,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 6.087 miliardi di yuan (850 miliardi di dollari). Questa crisi, innescata dal default del Gruppo Evergrande nel 2021, sta scuotendo le fondamenta dell’economia cinese. Fare un’analisi non è semplicissima perchè ci ritroviamo difronte a un settore che è cresciuto molto negli ultimi 10 anni e che quindi mostra ancora trend positivi dovuti alla coda lunga della crescita, ma al contempo mostra alcuni dati preoccupanti.

Attività del settore edilizio

Il China Construction Business Activity Index, pur mostrando cali nei mesi recenti, mantiene un punteggio sopra 50, indicando una certa resilienza. Il valore 50 indica nessuna variazione, il che colloca comunque l’attività saldamente in territorio positivo. Il punteggio di luglio 2024 di 51,2 è anche esattamente lo stesso del punteggio registrato a luglio 2023. Tuttavia, questo potrebbe mascherare la vera portata del collasso edilizio in virtù di un tendenziale al ribasso e al calo degli ordini.

Nuovi ordini e contratti

Nonostante l’indice di attività rimanga positivo, si è registrato un preoccupante calo nei nuovi ordini. L’indice dei nuovi ordini è sceso a 40,1 a luglio 2024, un segnale allarmante del potenziale collasso edilizio cinese. Paradossalmente, il valore trimestrale dei nuovi contratti mostra ancora una tendenza di crescita, sollevando dubbi sull’accuratezza di questi dati. Nella fattispecie il grafico mostra fluttuazioni trimestrali nei valori dei nuovi contratti dal 2020 al 2024, evidenziando un certa stagionalità ma con un quadro di crescita anno su anno persino durante il periodo del lockdown.

Numero di imprese e occupazione

Il numero di imprese edili in Cina è stimato intorno alle 158.000 unità, con una crescita costante dal 2016.

L’occupazione nel settore

La tendenza positiva del numero di imprese si riflette anche nell’occupazione del settore: nel 2022, l’industria edile impiegava oltre 4,6 milioni di persone, rispetto ai 3,7 milioni del 2014, registrando un aumento significativo in meno di un decennio. Questi dati apparentemente positivi potrebbero non riflettere ancora pienamente l’impatto del collasso edilizio cinese, suggerendo un possibile ritardo nell’adeguamento del mercato del lavoro.

Valore della produzione

Il valore lordo della produzione del settore ha mostrato una crescita costante, raggiungendo 31,6 trilioni di yuan nel 2023. Questo dato, in apparente contraddizione con altri indicatori del collasso edilizio cinese, potrebbe essere influenzato da fattori come l’inflazione o metodi di calcolo discutibili.

Macchinari e attrezzature

Un dato rivelatore è il drastico calo nel numero di unità di macchinari per l’edilizia, da 10,9 milioni nel 2018 a 5,7 milioni nel 2022. Questa riduzione potrebbe essere un segnale tangibile del collasso edilizio cinese in corso, indicando una significativa contrazione delle attività di costruzione.

Considerazioni finali

Il settore edilizio cinese mostra segnali contrastanti. Mentre alcuni indicatori suggeriscono resilienza, altri puntano chiaramente verso un collasso edilizio cinese. La diminuzione dei nuovi ordini, unita alla drastica riduzione del parco macchine, sono segnali particolarmente preoccupanti.

È fondamentale considerare che la Cina sta attraversando una transizione economica più ampia. Il potenziale collasso edilizio cinese potrebbe essere parte di un riallineamento economico più vasto, con implicazioni globali significative.

In conclusione, mentre il quadro complessivo rimane complesso, i segnali di un possibile collasso edilizio cinese non possono essere ignorati. Sarà cruciale monitorare attentamente l’evoluzione di questi indicatori nei prossimi mesi per comprendere la vera portata della crisi e il suo impatto sull’economia globale.



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