Due appartamenti contigui separati al catasto ma uniti di fatto. Come regolarizzare la questione?
Quando si intende unificare due immobili di proprietà dello stesso soggetto senza effettuare un atto notarile, l’unica prassi percorribile è l’unione di fatto degli immobili ai fini fiscali.
Cosa sono le unioni immobiliari di fatto?
Le unità immobiliari unite di fatto sono catastalmente distinte e autonome: ciascuna delle due è caratterizzata da un proprio numero di subalterno, una propria classificazione catastale, e una propria rendita catastale.
Si tratta di due unità che sono, pertanto, censite in maniera autonoma ma sono unite per l’utilizzo univoco che il proprietario ne fa e che comprende lo spazio individuato da entrambe. In altre parole, la divisione è solo individuata dal catasto, mentre le due unità sono unite fisicamente.
Nel caso in cui lo stesso proprietario si trovasse ad utilizzare i due immobili come se fossero uno solo, potrebbe voler procedere all’unione di fatto, atto che unirebbe le due abitazioni anche dal punto di vista fiscale.
Perché è conveniente procedere all’unione di fatto degli immobili?
Ai fini fiscali risulta molto conveniente: ad esempio, per il calcolo dell’IMU, una volta unite le abitazioni in una, essa potrebbe usufruire delle agevolazioni fiscali sulla prima casa.
Come provvedere all’unione immobiliare di fatto?
Per unire le due unità immobiliari si può:
- procedere alla fusione catastale;
- procedere alla fusione fiscale tramite la presentazione di un’apposita dichiarazione catastale per ciascuna delle due unità dando evidenza dell’unione di fatto.
Prima di procedere all’unione, è necessario verificare che gli immobili siano intestati allo stesso soggetto. Per farlo, sarà sufficiente richiedere online la visura catastale e controllare il dato in questione.