Derivazioni in acque superficiali, quali novità alla Direttiva distrettuale?
La Conferenza Operativa dell'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali approva le modifiche alla Direttiva Derivazioni alla luce delle linee guida di ISPRA.
Venezia, 10 novembre 2021 – L’Autorità di bacino distrettuale ha portato all’esame ed approvazione della Conferenza Operativa la proposta di aggiornamento della “Direttiva Derivazioni” per le acque superficiali. Le modifiche, integrate con quelle già approvate per le acque sotterranee, costituiranno una misura del II aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque. In quanto misure di piano saranno dunque adottate entro fine anno dalla Conferenza Istituzionale Permanente e successivamente approvate con DPCM.
L’aggiornamento della Direttiva recepisce anzitutto la nuova metodologia di analisi delle pressioni introdotta dalle Linee Guida ISPRA‐SNPA n. 177/2018, individuando nuovi indicatori d’impatto e nuove soglie di severità d’impatto rispetto alle quali riferire l’analisi di rischio ambientale.
Gli aspetti più innovativi della nuova articolazione della direttiva riguardano:
• l’individuazione e la descrizione di specifici indicatori idro-morfologici (in particolare IARI e IH) in grado di verificare in modo predittivo (dunque nella fase ex ante) eventuali impatti significativi dei nuovi prelievi sul regime idrologico e sulla integrità dell’habitat.
• l’elaborazione di apposite linee guida per l’esecuzione del monitoraggio di controllo, cioè del monitoraggio da mettere in atto ad opere realizzate per la verifica ex-post della compatibilità del prelievo con gli obiettivi di qualità ambientale fissati a scala di corpo idrico dal Piano di gestione delle acque.
Sono state apportate numerose integrazioni del testo funzionali ad assicurare una più chiara leggibilità della direttiva, migliorandone l’applicazione operativa.
Ulteriori approfondimenti hanno riguardato gli indicatori di impatto per i prelievi strategici a scala di bacino (WEI+) e per quelle derivazioni che interessano aree protette (in questo caso l’indicatore cui fare riferimento è l’IQMve, Indice di qualità morfologica limitato agli aspetti vegetazionali).
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere