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Comunicato Stampa

Comunicato stampa FP CGIL/PP - UIL PA/PP - SINAPPE del 28 novembre 2014

29/11/14

Trasferimento dall’Istituto di Buoncammino alla nuova struttura di UTA, tutti sono saliti nel carro dei vincitori per il trasferimento lampo, ma a impegnarsi per cercare di attivare la nuova struttura sono esclusivamente gli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano nel carcere.

Trasferimento dall’Istituto di Buoncammino alla nuova struttura di UTA, tutti sono saliti nel carro dei vincitori per il trasferimento lampo, ma a impegnarsi per cercare di attivare la nuova struttura sono esclusivamente gli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano nel carcere.

BASTA CON POLEMICHE STERILI!

A distanza di qualche giorno dall’apertura del nuovo Istituto di UTA, fioccano le polemiche che non fanno altro che mettere in cattiva luce l’impegno e l’operato della Polizia Penitenziaria di Cagliari.
Aprire e soprattutto avviare un Istituto non sono impresa semplice. Inizialmente, il Personale deve convivere con delle “sorprese strutturali non pianificate o impreviste”, ma grazie alla professionalità degli Agenti la situazione sta tornando alla normalità. Chiunque lavori o abbia la benché minima conoscenza del funzionamento di un Istituto Penitenziario, questo lo sa bene. Stiamo assistendo allo “sciacallaggio mediatico” di chi cerca forse di avere un momento di “celebrità” con fini non propriamente costruttivi.
Le scriventi OO.SS. oltre ad essere indignate da simili manovre, hanno saputo di presunti tentativi che i vertici regionali dell’Amministrazione Penitenziaria, starebbero pianificando un aumento di detenuti da assegnare alla nuova struttura. Forse ancora inappagati dall’autocelebrazione per il trasferimento lampo dei detenuti dall’Istituto di Buoncammino a quello di Uta, sebbene il lavoro sia stato svolto esclusivamente dalla Polizia Penitenziaria.
Ciò comporterebbe l’incremento delle camere detentive a 3 detenuti rendendo l’Istituto già sovraffollato in un periodo delicatissimo che, solo grazie all’immane sforzo della Polizia Penitenziaria sta permettendo di garantire le attività dell’Istituto.
Al danno sembra esserci la beffa, il Provveditore aveva garantito che l’apertura dell’Istituto sarebbe avvenuta al massimo con 200 detenuti, non solo la promessa è stata disattesa, ma addirittura si lavora per peggiorare la situazione infatti l’organico è gia salito a circa 380 detenuti.
L’organico di Polizia Penitenziaria è inoltre drammaticamente deficitario, il numero di Agenti è insufficiente e i livelli di sicurezza sono nettamente inferiori al minimo previsto, in questo modo sarà difficile garantire anche gli inviolabili diritti del Personale.

Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di Agitazione e attendono risposte concrete e immediate da parte dei Vertici Regionali. Contrariamente metteranno in atto forme di protesta che culmineranno con una seconda grande manifestazione contro la politica messa in atto dall’Amministrazione Regionale.

UIL f.to Michele CIREDDU
SINAPPE f.to Sandro Serra
CGIL f.to Sandro ATZENI




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