Carcere Arbus, emergenza idrica
Presso la Casa Reclusione Is Arenas Arbus, si continua andare avanti con una carenza idrica arrivata ormai ai limiti della tollerabilità, ci sono problemi legati alla scarsa manutenzione della struttura e questo significa che a farne le spese non è solo il personale dipendente ma tutta la popolazione detenuta.
Non ci sono problemi legati al sovraffollamento, ma esistono criticità che si toccano con mano giorno per giorno e che rischiano di innescare malumori più che giustificati tra i detenuti. Presso questa Casa Reclusione si continua andare avanti con una carenza idrica arrivata ormai ai limiti della tollerabilità, ci sono problemi legati alla scarsa manutenzione della struttura e questo significa che a farne le spese non è solo il personale dipendente ma tutta la popolazione detenuta.
I detenuti aumentano e la portata dell’acqua è sempre minore, la carenza d’acqua nel carcere nasconde problemi non da poco, nelle camere di detenzione dove sono presenti otto – nove detenuti, non si può evitare loro di fare la doccia, il water si trova nella stessa stanza e far scorrere l’acqua e l’unico modo per tutelare la propria privacy quando si è in bagno senza considerare i problemi di carattere sanitario che si possono verificare per l’impossibilità di tirare lo sciacquone. L’approvvigionamento idrico dell'istituto avviene tramite lo sfruttamento di alcuni sorgenti, l’impianto ormai è obsoleto, l’acqua necessita di interventi continui di potabilizzazione. Un problema, questo, che si protrae ormai da molto tempo, e chi di dovere non ha provveduto a trovare diversa soluzione per garantire il corretto funzionamento dell’impianto di distribuzione.
Sconcertante ed inaccettabile risulta la situazione verificata in merito alle necessità di rifornimento e fornitura idrica, in alcune occasioni, l’approvvigionamento dell’acqua è avvenuto tramite autobotti dal centro urbano di Arbus che dista circa 25 KM.
La situazione si accentua vista l’assenza dell’Autorità Dirigente e di un Funzionario Comandante di Reparto da oltre 45 giorni, senza direttive certe l’istituto è allo sbando, consapevoli che l’intervento dei Superiori Uffici Dipartimentali dovrà almeno ristabilire il Comando del Reparto di Polizia Penitenziaria ad un Funzionario e di un Dirigente Penitenziario in pianta stabile.
Ci chiediamo inoltre se i Superiori Uffici Dipartimentali siano a conoscenza della situazione in primis il PRAP Sardegna, considerato che nel mese di maggio 2017 presso questa struttura sarà funzionale il villaggio estivo “Luigi Daga” che con l’attuale carenza idrica, lo stesso non potrà essere garantito. Questa situazione, benché nota da diversi anni, non sembra vedere soluzione, anzi diventa sempre più critica. Per quanto esposto si sollecitano i competenti uffici a voler avviare l’iter per l’approvvigionamento dalla condotta idrica di Abbanoa.
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