SOCIETA
Comunicato Stampa

C.r. s arenas arresto detenuto, tenta il suicidio

05/08/13

Arresto detenuto in flagranza di reato con relativo duplice tentativo di suicidio, salvato dal personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Reclusione Is Arenas – Arbus

A seguito dei furti effettuati da ignoti nelle abitazioni adiacenti la Casa Reclusione Is Arenas Arbus, il comando del Corpo di Polizia Penitenziaria ha predisposto dei controlli su tutto territorio alfine di assicurare eventuali persone sospette alla giustizia. In data 31 luglio 2013 il personale del reparto a cavallo della Polizia Penitenziaria in servizio presso l’istituto, individuava un detenuto che con fare sospetto scavalcava la recinzione che delimita il carcere, allontanandosi dal posto di lavoro assegnato, introducendosi cosi, abusivamente all’interno di un abitazione dopo aver forzato un portellone di una finestra. Richiesto l’ausilio del personale in servizio in quel momento, notavano il detenuto fare rientro all’interno dell’istituto con appreso due buste di nylon che cercava nascondere alla vista del personale di Polizia. Raggiunto veniva tratto in arresto in flagranza di reato, resosi responsabile della violazione degli art. 385 e 624 bis del codice penale. Il detenuto, lavorante agricolo poteva muoversi liberamente all’interno dell’istituto senza che lo stesso fosse soggetto a controllo del personale di Polizia Penitenziaria poiché sconsegnato. Accompagnato presso gli uffici della Direzione per gli adempimenti del caso, Il personale di Polizia Penitenziaria ha in seguito recuperato i due sacchi di nylon contenenti la refurtiva che venivano sottoposti a sequestro. Il detenuto T.A. originario del cagliaritano, di circa 30 anni è stato processato per direttissima e condannato alla pena di anni 1 mesi 4 di detenzione. Il recluso resosi conto della sciocchezza combinata ha provato per ben due volte di togliersi la vita, mettendo in atto un tentativo di impiccagione con un cappio rudimentale. Immediati e tempestivi sono stati i soccorsi del collega addetto al controllo della sezione detentiva che, supportato da altri poliziotti penitenziari riuscivano a salvare la vita del suicidario, grazie alla loro prontezza e la grande capacità d’intervento dimostrate in un momento in cui "nervi saldi e professionalità possono fare, come in questo caso, la differenza fra la vita e la morte" Gli appartenenti al Corpo della Polizia Penitenziaria che, quotidianamente e a volte con grande sacrificio, onorano un compito di grande responsabilità volto ad assicurare la sicurezza dei cittadini e il recupero del detenuto alla società civile. Oltre che, come in questo caso, la salvaguardia della vita stessa all'interno delle strutture carcerarie. Si evidenzia altresì che le indagini sono state condotte dal Comandante del Reparto Commissario Andrea Lubello con l’ausilio personale di Polizia Penitenziaria ivi compreso il personale del reparto a cavallo che ha eseguito l’arresto. La critica situazione penitenziaria della regione è al collasso, se non si aggrava ulteriormente, è per merito del personale del corpo di Polizia Penitenziaria, che impedisce giornalmente che la situazione possa degenerare, rappresenta ogni giorno lo Stato nel difficile contesto penitenziario con professionalità, senso del dovere, spirito di abnegazione e, soprattutto, umanità.” Poliziotti, è bene ricordarlo, i cui organici sono carenti di oltre 510 unita secondo i dati del PRAP, mantengono l'ordine e la sicurezza negli oltre 11 Istituti penitenziari, a costo di enormi sacrifici personali. La FP CGIL Polizia Penitenziaria Coordinamento regione Sardegna ritiene opportuno segnalare all’attenzione dei Superiori Uffici Dipartimentali, il riconoscimento del personale in servizio presso questa Casa Reclusione che si è distinto per professionalità, non comuni capacità operative e impegno nell’attività di polizia giudiziaria, per l’operazione andata a buon fine e per la spiccata professionalità dimostrata nella conclusione dell’indagine che ha portato all’arresto in flagranza di reato di un detenuto adibito ad attività agricola, in seguito condannato per direttissima alla pena di anni uno mesi quattro e per aver salvato la vita allo stesso. Dall’Amministrazione ci attendiamo provvedimenti affinché il suicidario venga trasferito in un Istituto idoneo.


FP CGIL Polizia Penitenziaria Coordinamento regione Sardegna
Atzeni Sandro

















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