Bonus Maroni 2025, al via le domande INPS
Esteso anche alla pensione anticipata ordinaria
L’agevolazione, confermata nel Messaggio INPS 799/2025, consente ai lavoratori di rinunciare al versamento della quota di contributi a loro carico, ricevendo l’importo corrispondente direttamente in busta paga. La somma aggiuntiva non è soggetta a tassazione e non concorre alla formazione del reddito imponibile. Possono accedere all’incentivo i lavoratori dipendenti che, entro il 31 dicembre 2025, raggiungono una delle seguenti condizioni: La richiesta del Bonus Maroni può essere effettuata direttamente tramite il portale INPS (www.inps.it), seguendo questo percorso:L’INPS ha aperto ufficialmente la procedura per la richiesta del Bonus Maroni 2025, il beneficio in busta paga destinato ai lavoratori che decidono di posticipare il pensionamento. Con le nuove regole, l’incentivo non è più riservato soltanto ai dipendenti che maturano i requisiti per la Quota 103, ma viene esteso anche a coloro che raggiungono i criteri per la pensione anticipata ordinaria, prevista dalla Legge Fornero.
Le novità del Bonus Maroni 2025
Fino al 2024, il Bonus Maroni era accessibile solo a chi aveva maturato i requisiti per la Quota 103 e sceglieva di non esercitare tale opzione. La Legge 203/2024, con il comma 161, ha esteso il beneficio anche a chi raggiunge i requisiti per la pensione anticipata ordinaria, ampliando così la platea dei potenziali beneficiari.
Chi può richiedere l’incentivo
L’erogazione del bonus avviene a partire dalla prima scadenza utile per il pensionamento a cui il dipendente ha scelto di rinunciare. Per ottenere il beneficio, è necessario rispettare le finestre mobili previste per Quota 103 e per la pensione anticipata.
Come presentare la domanda
In alternativa, la domanda può essere presentata anche attraverso i patronati o il Contact Center Multicanale dell’INPS, chiamando:
Con l’avvio della nuova procedura, si amplia così la possibilità per i lavoratori di accedere a un incentivo economico in cambio della permanenza in servizio, beneficiando di un aumento netto in busta paga grazie all’esenzione fiscale dell’importo riconosciuto.
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