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Acqua Kangen e acidi nello stomaco

L’acqua alcalina, grazie alla sua elevata concentrazione di elettroni, non induce il rilascio di bicarbonato di sodio, quindi non causa la produzione di acido cloridrico, il quale non interferisce con l’alcalinizzazione del cibo. In effetti, l’acqua alcalina e ricca di elettroni aiuta ad alcalinizzare il cibo e a neutralizzare l’acido cloridrico, prevenendo l’acidificazione del sangue e dei tessuti. Devo precisare che il sistema digerente umano non è stato progettato per digerire il cibo, bensì per alcalinizzarlo, cioè per essere un sistema tampone alcalino; per questo motivo, occorre evitare di mangiare pasti acidi complessi o cibo che è difficile o impossibile ridurre in un liquido alcalino.

Molte persone si chiedono che fine faccia l’acqua alcalina quando attraversa lo stomaco, che è altamente acido.

La verità è che non esiste alcun contenitore di acido cloridrico nel nostro corpo.

La parete dello stomaco, come già detto, produce molecole di bicarbonato di sodio per alcalinizzare il cibo e non per digerirlo; per ogni molecola di bicarbonato di sodio viene anche creata una molecola di acido cloridrico, acido molto potente che scende nelle cripte della mucosa gastrica, lontano dal cibo, mentre il bicarbonato di sodio sale sulla sua superficie per incontrarsi, tramite un processo osmotico, con il cibo da alcalinizzare.

Questa è la ragione per la quale, all’uscita del cibo dallo stomaco non rimane più bicarbonato di sodio, ma solo acido cloridrico, che deve essere smaltito tramite il sangue.

I cibi acidificanti, come carne, uova e pane provocano la secrezione di maggiori quantità di bicarbonato di sodio, con un equivalente quantitativo di acido cloridrico, mentre gli ortaggi richiedono meno bicarbonato di sodio per alcalinizzare il cibo, e quindi nello stomaco rimangono meno residui di acido cloridrico alla fuoriuscita del cibo, con assenza di reflusso gastro-esofageo o di rischio di ulcere o di tumore gastrico.

L’acqua alcalina, grazie alla sua elevata concentrazione di elettroni, non induce il rilascio di bicarbonato di sodio, quindi non causa la produzione di acido cloridrico, il quale non interferisce con l’alcalinizzazione del cibo.

In effetti, l’acqua alcalina e ricca di elettroni aiuta ad alcalinizzare il cibo e a neutralizzare l’acido cloridrico, prevenendo l’acidificazione del sangue e dei tessuti.

Devo precisare che il sistema digerente umano non è stato progettato per digerire il cibo, bensì per alcalinizzarlo, cioè per essere un sistema tampone alcalino; per questo motivo, occorre evitare di mangiare pasti acidi complessi o cibo che è difficile o impossibile ridurre in un liquido alcalino.

Le proteine animali sono fortemente acide, e richiedono tamponi alcalini in grande quantità; la maggior parte di esse lasciano lo stomaco ancora sotto forma di frammenti acidi anziché nell’opportuno stato liquefatto alcalino.

Non ci vuole molto a capire che alimenti che implicano un impegno differente per essere alcalinizzati non fanno bene se mangiati nello stesso momento; l’uno interferirà con l’altro, causando un’incompleta alcalinizzazione di entrambi.

Qualsiasi cosa non sufficientemente alcalinizzata è trasformabile biologicamente in microrganismi nocivi.

Qualsiasi combinazione tra proteine animali e amidacei, come carne e patate, pesce e patatine fritte, pollo e riso, hamburger e fritture, panino con prosciutto, tramezzini al formaggio riesce a compromettere tutte le funzioni basilari digestive, assicurando una disastrosa digestione acida.

Ecco perché bisogna semplificare la digestione, usando al limite solo un cibo proteico o un solo cibo carboidratico per pasto, mangiando la frutta lontano dai pasti. Gli ortaggi si possono combinare con le proteine o con i carboidrati.

La frutta più alcalinizzante in assoluto è l’avocado. Il pomodoro, sebbene abbia un gusto acido, ha un effetto alcalino nel corpo a causa del suo alto contenuto di minerali alcalinizzanti.

Ricordo che oltre le proteine animali, quali carne bianca e rossa, pesce, latticini, formaggi e uova, sono acidificanti anche i carboidrati, come il pane, la pasta e tutti i cereali integrali.

Bere dell’acqua alcalina in combinazione con cibi acidificanti aiuta a tamponare gli acidi e a diluire le componenti chimiche del cibo acido.

Alcuni sorsi di acqua calda alcalina e ricca di elettroni dopo un pasto aiutano a neutralizzare i residui di acido cloridrico nello stomaco.

Quando si effettuano terapie per disintossicare il corpo, o semplicemente si utilizza acqua Kangen per depurare l’organismo, è possibile che si verifichi una reazione di disintossicazione, detta di Herxheimer, dermatologo tedesco che mise in evidenza come in una iniziale fase di guarigione si ha una intensificazione dei sintomi della malattia piuttosto che un loro affievolimento; può essere opportuno diminuire o sospendere momentaneamente il trattamento durante la reazione e riprendere successivamente, magari il più presto possibile e con gradualità l’assunzione del rimedio.

Se vogliamo evitare di sviluppare intolleranze alimentari, dovremmo partire dalla considerazione che il corpo ha bisogno di 3 giorni, 72 ore, per smaltire tutto il cibo ingerito.

Se si ricomincia a mangiare lo stesso cibo il giorno successivo, si può produrre un accumulo di determinate sostanze nell’organismo che lo intossicano; quindi, tutti i cibi dello stesso genere dovrebbero essere eliminati dal corpo completamente, prima che l’organismo torni nuovamente in contatto con loro.

Questo tipo di alimentazione viene definita “principio di rotazione” e il principio viene detto “regola dei 3 giorni”.

Acqua Kangen disintossica il tuo organismo e neutralizza i residui di acido cloridrico nello stomaco.



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