EDITORIA
Comunicato Stampa

Vaccini. Danni e bugie. L'alternativa consapevole alla vaccinazione per cani e gatti

Per gli autori, ricercatori indipendenti, il libro è un’occasione per creare un nuovo rapporto di co-responsabilità tra il medico veterinario e la persona che condivide la sua vita con un cane o un gatto.

FotoQuesta opera espone con chiarezza i benefici dei vaccini, quali i vaccini attualmente inutili e quali i rischi ad essi legati al fine di ridurre il più possibile i danni che possono essere provocati agli animali. Solo assumendo un atteggiamento attivo, e non passivo, nei confronti della pratica vaccinale, si potrà costruire un vero dialogo tra le due parti nell'interesse dell'animale.

" L’abitudine di ripetere i vaccini annualmente poteva avere una spiegazione in passato, quando non era ancora nota la persistenza degli anticorpi, ma al giorno d’oggi, alla luce delle conoscenze acquisite in materia di immunologia, questa pratica è diventata solo un’abitudine ormai priva di fondamento scientifico.

Le più recenti ricerche hanno portato alla consapevolezza che gli anticorpi vaccinali durano più a lungo di un anno e l’esperienza clinica ci ha permesso di osservare i danni provocati dai vaccini.
Perfino il mondo scientifico si è espresso a favore di una riduzione della frequenza delle vaccinazioni pubblicando delle precise linee guida, ma queste informazioni, fondamentali per la salute dei nostri amici animali, non arrivano mai all’utente finale.

È arrivato il momento che i medici veterinari si adeguino alle nuove conoscenze e facciano proprio il motto “con scienza e coscienza” e rispettino l’antico quanto mai attuale principio "innanzitutto non nuocere".

E se le vaccinazioni “obbligatorie” non avessero nulla di obbligatorio? Chi decide che devono essere fatte, e perché?

Stefano Cattinelli e Silia Marucelli illustrano con chiarezza e semplicità i conflitti di interesse che sottendono ai regolamenti sulle vaccinazioni per animali.
L’opera è ricca inoltre di informazioni sul sistema immunitario di cani e gatti e offre una carrellata d’insieme sul panorama delle attuali vaccinazioni disponibili e solitamente consigliate dai veterinari affrontandone tutti gli effetti collaterali sulla salute di cani e gatti.
Gli autori propongono inoltre un’alternativa consapevole (la titolazione anticorpale) all’attuale sistema di vaccinazioni, un’alternativa che consentirebbe di limitare di molto i richiami che vanno solitamente ripetuti negli anni. Non mancano le testimonianze dirette di Cattinelli che, in qualità di veterinario, ha scelto di vaccinare sempre meno.

FRAMMENTI DAL LIBRO

DALL’INTRODUZIONE….

…“Attualmente tramite Internet siamo in grado di accedere a una massa di informazioni inimmaginabile rispetto a un po’ di tempo fa. Ma l’altro lato della medaglia, se così vogliamo chiamarlo, l’altro aspetto più interessante di questo particolare momento storico, è dato dal fatto che all’interno di quest’immensa quantità di informazioni è necessario, per ogni singola individualità, sviluppare un’incredibile forza di discernimento.

Dobbiamo essere in grado di farci un’idea di tutto quello che sta accadendo e soprattutto ci viene richiesto di prendere posizione su ogni cosa. Al fruitore di un qualunque servizio viene richiesto di far nascere dentro di sé un certo senso critico; senso critico che viene alimentato dalla necessità di selezionare e dare un giusto peso alle informazioni che si ricevono.
Questo è il mondo nel quale viviamo adesso, molto diverso da cent’anni fa; oggi le sfide che il singolo individuo ha la possibilità di affrontare possono essere considerate specifiche proprio di questo periodo.

L’acquisizione di un certo bagaglio conoscitivo, nei più diversi aspetti della propria vita, rappresenta la principale sfida di questo periodo storico.
Ci si può allora domandare: come mai proprio in un momento in cui l’informazione globalizzata sta raggiungendo livelli sempre più elevati, riguardo a certi temi, come ad esempio le vaccinazioni degli animali, la diffusione di una certa conoscenza è del tutto assente? Perché l’individuo non è messo nelle condizioni di poter scegliere?....”

DAL CAPITOLO 2

Cosa contengono i vaccini: gli adiuvanti

I vaccini non contengono solo virus o agenti patogeni ma anche adiuvanti, ovvero sostanze chimiche, componenti microbiche o proteine di mammiferi che vengono aggiunte allo scopo di aumentare la risposta immunitaria del soggetto, per prevenire contaminazioni batteriche o evitare la perdita di efficacia nel tempo.
Gli adiuvanti utilizzati più frequentemente sono:
• Antibiotici. Sono utilizzati per prevenire la crescita batterica nelle colture vaccinali. La gentamicina è uno degli antibiotici più frequentemente utilizzati a tale scopo.
• Alluminio. Sotto forma di sali (idrossido di alluminio), è utilizzato nei vaccini per aumentare la stimolazione immunitaria e la produzione di anticorpi nei confronti della malattia.
• Formaldeide. È utilizzata per uccidere virus e batteri che possono trovarsi nelle colture usate per produrre vaccini.
• Glutammato monosodico (MSG). È utilizzato come stabilizzante in alcuni vaccini che, in tal modo, rimangono inalterati in situazioni quali cambiamenti di temperatura, umidità, pH ecc. Quest’additivo viene utilizzato molto spesso nei cibi.
• Metabisolfito di sodio. È anch’esso uno stabilizzante. Si trova anche in alcuni cibi e bevande alcoliche.
• Thimerosal. È un sale di mercurio utilizzato come conservante. È noto anche come sodio etilmercurio tiosalicilato. Si trova, inoltre, come conservante nei liquidi di pulizia delle lenti a contatto e in alcuni colliri.

DAL CAPITOLO 5

….”Alcuni studi (1) hanno rilevato che nei gatti è possibile riscontrare tumori piuttosto aggressivi, i sarcomi, nel punto di inoculo dei vaccini. È stata attestata la stretta relazione di causa-effetto soprattutto tra il fibrosarcoma nel sito di iniezione e i vaccini a virus ucciso e contenenti adiuvanti (in particolare sali di alluminio) utilizzati per l’immunizzazione contro la leucemia felina e la rabbia (2).

Riporta il dottor Gary Null, esperto veterinario, nel suo libro Natural Pet Care(3): «La patologia si sviluppa nel sito dell’iniezione nello 0,3-0,7% dei gatti vaccinati, che è una percentuale largamente inaccettabile vista la gravità di tale conseguenza.
Un ricercatore, il dottor Dennis W. Macy, professore di oncologia alla Colorado State University, ha stimato circa 22.000 casi simili negli anni Novanta e ha scoperto che si sviluppano più cancri quando i vaccini vengono somministrati ripetutamente nel tempo in un punto specifico». Il tumore dev’essere rimosso chirurgicamente ma purtroppo può riapparire, quindi l’asportazione chirurgica risolve il problema solo temporaneamente.

La prima segnalazione di un’associazione possibile tra lo sviluppo del fibrosarcoma nei gatti e le vaccinazioni si è avuto nel 1991 in Pennsylvania, negli Stati Uniti, dov’era da poco stato introdotto l’obbligo della vaccinazione antirabbica.

Successivamente fu notato in tutti gli Stati Uniti un evidente aumento della malattia soprattutto nel punto dove veniva iniettato il farmaco, aumento che era correlato all’introduzione e alla diffusione di vaccini inattivati contro la rabbia e la leucemia felina. Studi retrospettivi hanno poi dimostrato che il sarcoma causato dal vaccino tende a essere più esteso e più aggressivo, ad avere un maggior tasso di recidive e a manifestarsi in gatti più giovani rispetto ai tumori non causati dalle vaccinazioni. L’intervallo di tempo tra la vaccinazione e lo sviluppo del tumore può arrivare fino a 26 mesi.

La causa non è ancora del tutto chiara, ma si pensa che tale reazione possa essere il risultato di una risposta inappropriata o fortemente infiammatoria nel punto dell’iniezione.
Negli Usa la crescente preoccupazione per questo problema ha portato nel 1996 alla costituzione di un gruppo di studio chiamato Vaccine Associated Feline Sarcoma Task Force (Vafsts), che ha stilato una serie di raccomandazioni per cercare di prevenire e ridurre questo tipo di sarcoma. Tali raccomandazioni includono: cambiare il punto di inoculazione dei vaccini, diminuire l’utilizzo di vaccini multipli (polivalenti), utilizzare vaccini senza adiuvanti, evitare l’uso di sali di alluminio, evitare la sovra-vaccinazione, valutare bene il rapporto rischio-beneficio, utilizzare modalità vaccinali alternative (come i prodotti intranasali), assicurarsi che tutte le reazioni avverse siano segnalate in modo appropriato alle autorità.

Per quanto riguarda il punto di inoculo del vaccino, sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito già da tempo i veterinari hanno deciso di vaccinare i gatti sulla coda o sulle zampe in modo da poter amputare la parte nel caso si dovesse manifestare un tumore a causa del vaccino! La reale incidenza dei sarcomi causati dai vaccini non è ben nota. Si va da 1 a 3 casi ogni 10.000 gatti (4); stime basate su studi epidemiologici retrospettivi, analisi di biopsie, valutazioni del numero annuale di visite veterinarie sul totale della popolazione felina indicano come, ogni anno, ci possano essere negli Usa dai 2200 ai 22.000 gatti che sviluppano il sarcoma a causa del vaccino.

In uno studio retrospettivo del 1993 è emerso che il rischio di sarcoma era del 50% più alto nei gatti vaccinati rispetto ai gatti non vaccinati (5).

ALTRI RISCHI LEGATI AI VACCINI

La letteratura medica sulle reazioni avverse generali in cani e gatti dopo vaccinazione non è organica. Una revisione pubblicata in Inghilterra dei dati relativi a 3 anni, dal 1995 al 1998, mostrava come il 30,5% delle segnalazioni di problemi con i farmaci riguardasse proprio i vaccini.
Nel 1999 nei cani si era passati al 38,1% e nei gatti al 45,8%. In Svezia tra il 1991 e il 1995 il 47,8% delle segnalazioni di eventi avversi nei cani riguardava i vaccini. Le principali reazioni riportate erano febbre, orticaria, vomito, diarrea, atassia e artrite, in alcuni casi anche trombocitopenia (pochissime piastrine).

Nei gatti le segnalazioni sono arrivate al 59% con apatia, febbre, vomito, diarrea, atassia, congiuntivite, rinite e reazioni locali (6). Sono poi state segnalate anche altre reazioni (7), quali dispnea, collasso, distress respiratorio dovuto a edema polmonare acuto, anafilassi, anemia emolitica, uveite ed edema corneale, vasculopatia, encefalite postvaccinale, poliradicoloneurite (neuropatia periferica considerata l’analogo umano della sindrome di Guillain-Barré, anch’essa causata dalle vaccinazioni), poliartrite, amiloidosi (deposito di proteine anomale in vari tessuti), osteodistrofia, raramente encefalomielite.

Nel 2007 il dottor Ronald Schultz, oltre a molte delle reazioni già elencate, ha individuato anche: letargia, anoressia, ulcere della bocca, vitiligine, granulomi, tiroidite, miocardite, convulsioni, aborto e anomalie congenite (8). Da tenere presente che le reazioni, secondo la loro natura, possono comparire dopo giorni, mesi o anche anni dalla somministrazione del vaccino….”

AUTORI :

STEFANO CATTINELLI è laureato in medicina veterinaria. Esperto di Omeopatia e Fiori di Bach.
Ha ultimato il percorso in Bio-psico-genealogia con il dottor Gerard Athias e si occupa della Nuova medicina Germanica del dottor Ryke Geer Hamer. Negli ultimi 15 anni si è dedicato all’approfondimento dell’antroposofia di Rudolf Steiner. Ultimamente ha intrapreso il percorso delle costellazioni famigliari con Bert Hellinger. Nel 2009 ha creato il Percorso di Dinamica Emozionale Uomo-Animale-Uomo.
Lavora tra Trieste e Treviso dove esercita la veterinaria sistemica famigliare. Ideatore del Percorso di Amici fino in fondo e la “buona morte” senza eutanasia. Co-ideatore del metodo C.A.S.A. Direttore scientifico della collana: qua la zampa per Macro Edizioni. Co-fondatore dell’associazione Armonie Animali, la rete del benessere animale. Autore dei libri: Amici fino in fondo; Che cosa mi vuoi dire?; Vaccini, danni e bugie, L’ultimo dono, finire con Amore ciò che, con Amore, è iniziato. Co-autore di: Tenersi per zampa fino alla fine, accompagnamento empatico e cure palliative per gli animali e Vite Connesse.

SILIA MARUCELLI si laurea in medicina veterinaria, presso l’università di Pisa, nel 1998.
Si occupa di omeopatia veterinaria su animali d’affezione, con particolare interesse per la patologia comportamentale soprattutto in rapporto con l’omeopatia.
È docente presso il centro di Omeopatia di Milano e di Catania ed è iscritta al Registro Fiamo – Simo degli omeopati qualificati.

INDICE DEL LIBRO
Prefazione
Introduzione
PARTE PRIMA
• Capitolo 1 - Gli interessi economici
• Capitolo 2 - Cos’è un vaccino
Cosa contengono i vaccini: gli adiuvanti
• Capitolo 3 - Il sistema immunitario
Vaccini e malattie autoimmuni
Reazioni del sistema immunitario
• Capitolo 4 - Malattie e Vaccini
Malattie e vaccini dei cani
Malattie e vaccini dei gatti
• Capitolo 5 - Sviluppo di tumori nel punto di iniezione
Altri rischi legati ai vaccini
• Capitolo 6 - Linee guida ufficiali per le vaccinazioni dei cani
Anche l’AAHA parla di reazioni vaccinali
• Capitolo 7 - La titolazione anticorpale: il futuro della veterinaria
Il vaccino per la leishmaniosi
In Italia non ci sono vaccini obbligatori per animali
• Capitolo 8 - Viaggiare con un animale
Compagnie di trasporto e pensioni

PARTE SECONDA
• Capitolo 9 - Il veterinario, l’animale, il cliente e la profilassi consapevole
• Capitolo 10 - La fidelizzazione
• Capitolo 11 - Crisi professionale, crisi personale
• Capitolo 12 - Il veterinario e l’animale
• Capitolo 13 - Il punto di svolta
• Capitolo 14 - Il veterinario e il cliente
• Capitolo 15 - L’animale come cardine della relazione tra il veterinario e il cliente
• Capitolo 16 - La conoscenza rende liberi, la non conoscenza
• Capitolo 17 - I pensieri
• Capitolo 18 - Le emozioni
• Capitolo 19 - Le azioni
• Capitolo 20 - A ognuno il suo

Bibliografia

NOTE BIBLIOGRAFICHE DAL CAPITOLO 5
1. Lester, S., Clemett, T., Burt, A., Vaccine site-associated sarcomas in cats: clinical experience and a laboratory review (1982-1993) in «JAAHA», 32(2), pp. 91-95, 1996; Recommendations of the vaccine associated sarcomas task force in «JAVMA », 210(7), p. 890, 1997.
2. Hendrick, M.J., Goldschmidt, M.H., Shofer, F. et al, Postvaccinal sarcomas in the cat: epidemiology and electron probe microanalytical identification of aluminum in «Cancer. Res.», 52(19), pp. 5391-5394, 1992.
3. Gary Null, Natural Pet Care, Seven Stories Press, New York 2000.
4. Congresso internazionale SCIVAC, 19-21 maggio 2006, Rimini, Italia. Secondo il Rapporto Italia 2013 dell’Eurispes, ci sono circa sette milioni e mezzo di gatti presenti nelle case degli italiani.
5. http://avmajournals.avma.org/doi/pdf/10.2460/javma.2001.218.697.
6. www.noah.co.uk/papers/vpc-catdogvetsurv.pdf.
7. Ibidem.
8. www.petwelfarealliance.org/uploads/3/0/3/6/3036695/vaccine_science_research. pdf.



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