Un papà in viaggio con il figlio cerca di entrare nella cabina di pilotaggio
l'aereo del volo da New York a Milano si gira a metà strada
Quello che è accaduto su un volo causato dalla maleducazione di un passeggero dell’American Airlines ha dell’incredibile. Il comandante del volo 198 della compagnia aerea americana, partito da New York lunedi 7 aprile 2025 e diretto a Milano, è stato costretto a girare a metà strada, compiendo un’inversione di marcia e tornare all’aeroporto di partenza dopo 4 ore di viaggio. Il tutto è stato generato da un uomo che ha aggredito delle hostess e ha provato ad entrare nella cabina di pilotaggio. I motivi della furia dell’uomo erano del tutto futili. Ai microfoni della CBS News alcuni passeggeri hanno raccontato l’accaduto: «Tutto è iniziato perché non ha potuto scegliere cosa mangiare», riferisce Krystie Tomlinson. Secondo quanto dice la donna, il passeggero avrebbe chiesto un pasto diverso e in anticipo. Inoltre avrebbe preteso di sedersi nella fila con il corridoio perché aveva con sé un bambino, ricevendo un no dalle assistenti di volo. A questo punto l'uomo, il cui nome non è stato reso noto, avrebbe perso la ragione. Ad aggravare la situazione c’è stata anche la totale assenza di personale di sicurezza. Tomlinson ha affermato che una volta superato il limite, gli altri passeggeri «hanno iniziato a chiedere in giro se ci fossero poliziotti, militari o chiunque che potesse aiutare perché non c'erano ufficiali a bordo». Oltre al danno la beffa. Un altro passeggero, Michael Scigliano, ha raccontato che, una volta tornati a New York, la compagnia aerea non avrebbe offerto nulla ai passeggeri: «Ho chiesto di poter usare la lounge dell'American Airlines per allattare e cambiarmi. Mi hanno detto che potevo entrare solo pagando 79 dollari». Tuttavia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ha tardato ad arrivare il comunicato ufficiale della compagnia: «Il volo 198 dell'American Airlines in partenza da New York (JFK) e diretto a Milano (MXP) è tornato al JFK a causa di un passeggero in difficoltà. La sicurezza dei nostri clienti e dei membri del team è la nostra massima priorità. Ringraziamo tutti per la comprensione». L’uomo che ha causato il panico è stato rilasciato senza dover affrontare alcuna accusa.