Testosterone: ormone fondamentale per il benessere maschile
Secondo recenti stime, circa un milione di italiani fra i 40 e i 60 anni hanno un deficit di testosterone, a cui si aggiungono circa 650.000 over 60. Infatti, le sue concentrazioni diminuiscono a partire dai 30 anni d’età.
Il testosterone (T) è molto più che un ormone sessuale. I suoi recettori nelle cellule sono presenti in tutto il corpo, anche nel cervello e nel cuore; il testosterone aiuta a mantenere la massa muscolare e la densità ossea, migliora l’assorbimento dell’ossigeno, contribuisce a controllare il livello di glucosio nel sangue, regola il tasso del colesterolo e mantiene attiva la sorveglianza immunitaria, partecipa alle funzioni cardiache e cerebrali e alla produzione dei globuli rossi.
Per l’uomo il testosterone è il più importante prodotto endocrino dei testicoli ed è fondamentale per la differenziazione sessuale, per lo sviluppo dei caratteri maschili secondari (barba, cambio della voce, ecc.) nella pubertà e per il mantenimento della funzione sessuale nella vita adulta. Questo ormone si forma dal colesterolo, ed è secreto principalmente dalle cellule di Leydig presenti nei testicoli. La maggior parte del testosterone (ca. 95%) circola legato alle proteine di trasporto (SHBG e albumina), e solo una piccola parte circola liberamentenel sangue (testosterone libero) ed è disponibile a penetrare nelle cellule degli organi-bersaglio.
La produzione del testosterone inizia nel cervello. Quando l’ipotalamo rileva la carenza di testosterone nel sangue secerne l’ormone rilasciante gonadotropina (GRH) il quale a sua volta sollecita la ghiandola pituitaria a secernere l’ormone luteizzante (LH) dal quale dipende la funzione delle cellule di Leydig che nei testicoli producono il testosterone. In alcuni uomini i testicoli perdono la capacità di produrre testosterone, indipendentemente dalla quantità di ormone luteizzante prodotta dall’organismo.
Questo tipo di carenza viene diagnosticato quando l’analisi del sangue rivela alti livelli di LH e bassi livelli di testosterone. Quando questo avviene, la ghiandola pituitaria, secernendo l’LH, sollecita i testicoli a produrre testosterone, che tuttavia non può essere prodotto perché i testicoli hanno perso la capacità di farlo.
La ghiandola pituitaria continuerà a secernere l’ormone LH inutilmente, dato che nel sangue il livello di testosterone è insufficiente per garantire il meccanismo di risposta che può spingere la ghiandola pituitaria ad arrestare la produzione di LH. In altri casi l’ipotalamo non riesce a produrre quantità sufficienti di ormone luteizzante (LH), perciò i testicoli non possono produrre testosterone. Se i livelli plasmatici di testosterone sono molto bassi, è indispensabile indagarne la causa.
I livelli di testosterone tendono a diminuire con l’aumentare dell’età (1, 2) ed ecco perché può essere utile rivolgersi ad un integratore di testosterone. Infatti, gli uomini tendono a sperimentare una diminuzione delle dimensioni dei testicoli, un calo della libido, una minore densità ossea, un declino della massa muscolare, un maggiore accumulo di grasso e una diminuzione dell’eritropoiesi. Potremmo citare tante altre funzioni del testosterone, che vanno dalla sua capacità di influenzare la sfera psicologica alla capacità di regolare altri ormoni, ma questa non è una lezione di fisiologia umana. Da quanto detto comunque si evince il motivo per cui il testosterone è considerato “il re degli ormoni” per il sesso maschile.
CORRELAZIONE DEI LIVELLI DI TESTOSTERONE CON L’INFEZIONE DA VIRUS SARS-COV-2
Già in precedenza, i ricercatori hanno notato associazioni tra obesità e gravità / mortalità dell’infezione da COVID-19, nonché carenze di vitamina D e aumento del rischio di esiti peggiori dall’infezione. Più di recente, la comunità scientifica ha osservato che gli uomini sembrano essere più suscettibili a gravi esiti da COVID-19 rispetto alle donne. Ciò ha portato alcuni nella comunità di ricerca a postulare che gli ormoni sessuali possano svolgere un ruolo nella gravità e nell’esito della malattia. Ricerche effettuate in Germania hanno scoperto che i pazienti con COVID-19 in condizioni critiche soffrono di gravi carenze di testosterone e diidrotestosterone (DHT). I ricercatori osservano che le carenze di questi ormoni possono compromettere la capacità del sistema immunitario di combattere i patogeni, creando una “tempesta di citochine”, condizione iperinfiammatoria causata da un sistema immunitario iperattivo. Questa “tempesta” è tipica degli individui affetti da COVID-19.
Va ricordato che tutti i pazienti nello studio tedesco presentavano comorbilità (ipertensione, cancro, obesità, diabete di tipo 2 o malattie cardiache) e queste comorbilità potevano tenere conto dei bassi livelli di T dei soggetti maschi (nonché della loro età). Come più o meno tutti sappiamo, i livelli di testosterone diminuiscono con l’età. Alla luce di questi dati potremmo affermare che livelli adeguati di testosterone, non solo sono utili a tutte quelle funzioni che abbiamo citato in precedenza, ma possono essere importanti anche per il benessere del sistema immunitario.
COME AUMENTARE IL TESTOSTERONE
Esistono diversi rimedi per aumentare i propri livelli di testosterone o per mantenerli ottimali. L’attività fisica regolare (6), ad esempio, è un aspetto fondamentale. Gli esercizi di resistenza come sollevamento pesi, allenamenti ad alta intensità e allenamenti a circuito sono particolarmente efficaci nell’aumentare il testosterone. Questo tipo di allenamento stimola la produzione di testosterone nel corpo e promuove la crescita muscolare. Cerca di dedicare almeno 3-4 sessioni di allenamento a settimana, con una combinazione di esercizi di resistenza e cardio. Per aumentare il testosterone poi, all’esercizio fisico è poi necessario abbinare una dieta equilibrata e salutare. Bisogna assicurarsi di includere una varietà di alimenti ricchi di nutrienti come proteine di alta qualità, grassi sani (come quelli presenti in avocado, noci e semi) e carboidrati complessi.
Alcuni alimenti noti per stimolare la produzione di testosterone includono uova, carne magra, pesce, verdure a foglia verde, frutta secca e semi di zucca. Da evitare invece cibi ad alto contenuto di zucchero, grassi saturi e cibi altamente processati, poiché possono influire negativamente sui livelli di questo ormone. Infine, lo stress cronico può influire negativamente sui livelli di testosterone. Esistono numerose tecniche di gestione dello stress come la meditazione, lo yoga, la respirazione profonda o l’attività fisica rilassante come il tai chi. Il sonno di qualità è anche essenziale per ridurre lo stress e mantenere i livelli di testosterone equilibrati. È importante dormire almeno 7-8 ore di sonno riposante ogni notte.
INTEGRATORI PER AUMENTARE IL TESTOSTERONE
Sebbene sia possibile aumentare il testosterone naturalmente attraverso le strategie menzionate sopra, ci sono anche integratori che possono fornire un supporto aggiuntivo.
Il ruolo della supplementazione esterna aiuta a tenere monitorato il livello di testosterone. Gli integratori per gli uomini è bene che posseggano i nutrienti adatti a supportare la sfera riproduttiva, tra cui:
• VITAMINA D3, che può aiutare ad innalzare i livelli di testosterone (3). Studi scientifici hanno dimostrato che la vitamina D3 è coinvolta nella regolazione di alcune funzioni ormonali e può influenzare indirettamente i livelli di testosterone. Si è osservato che una carenza di vitamina D3 può essere associata a livelli più bassi di testosterone negli uomini. Pertanto, per gli uomini con carenza di vitamina D3, un integratore come Vitamin D3 può essere utile per ristabilire i livelli ottimali di questa vitamina. Un’adeguata esposizione solare è sufficiente per sintetizzare la vitamina D di cui l’organismo ha bisogno, ma una carenza subclinica di vitamina D è particolarmente frequente in Italia (interessa fino all’80% della popolazione), specie negli anziani e nei mesi invernali.
• VITAMINA K2, insieme alla vitamina D, la K2 stimola la produzione di testosterone. Assumi un integratore alimentare per aumentare facilmente i livelli con una soluzione naturale.
• VITAMINA B6, capace di regolare l’attività ormonale e di avere un effetto positivo sul testosterone basso. E’ coinvolta nella regolazione degli ormoni steroidei, inclusi gli ormoni sessuali come il testosterone. Aiuta a convertire il glucocorticoide 5-alfa-idrossiprogesterone in deidroepiandrosterone (DHEA), un precursore degli ormoni sessuali, incluso il testosterone. Pertanto, una quantità adeguata di vitamina B6 può favorire una corretta regolazione degli ormoni sessuali.
• IL TRIBULUS TERRESTRIS (TT) è da tempo un popolare stimolatore naturale del testosterone. La TT è un estratto di erbe utilizzato nell'antica medicina greca, cinese e indiana. Le affermazioni sul suo potenziale di aumento della libido possono spiegare in parte la sua popolarità. Si ritiene che la TT aumenti il testosterone aumentando l'attività dei recettori degli androgeni (una proteina che si lega al testosterone) nel cervello. Questo fa sì che il cervello rilasci più ormone luteinizzante (LH). A sua volta, l'LH stimolerà una maggiore produzione di testosterone nei testicoli e quindi aumenterà i livelli di testosterone nel siero.
• IL GINSENG ha una serie di nomi diversi a seconda della regione (ginseng malese, tongkat ali e tung saw) ed è una pianta medicinale molto diffusa. Può potenzialmente aumentare i livelli di testosterone aumentando la velocità di rilascio del testosterone libero dal suo ormone legante, la globulina legante gli ormoni sessuali. In uno studio condotto su uomini anziani con un basso livello di testosterone, 200 mg di ginseng al giorno per un mese hanno contribuito a riportare i livelli di testosterone nella norma. Ci sono anche prove che dimostrano che il Ginseng può migliorare il profilo dell'ormone dello stress, ad esempio il rapporto tra cortisolo e testosterone. In sostanza, il cortisolo, che è l'ormone dello stress del corpo, si riduce e il testosterone aumenta. Questi effetti sono stati riscontrati in uno studio che ha analizzato l'effetto di 200 mg di ginseng sullo stress e sull'umore in uomini e donne moderatamente stressati. È interessante notare che lo studio ha anche dimostrato che il Ginseng riduce la tensione, la confusione e la rabbia. L'integrazione con il Ginseng può quindi contribuire a ridurre il rischio di un calo del testosterone dovuto allo stress psicologico.
• Una dieta ricca di proteine e l’integrazione di OLEUROPEINA (un composto dell’olio extra vergine) hanno aumentato il testosterone del 300% nei ratti, dimezzando il cortisolo (7).
• MINERALI COME ZINCO (8), SELENIO E MAGNESIO (9) che regolano la produzione di testosterone circolante, anche in seguito ad una attività fisica intensa e contribuiscono alla normale spermatogenesi.
• CORDYCEPS SINENSIS (10): numerosi lavori scientifici hanno dimostrato i benefici del Cordyceps in disturbi specifici come la Disfunzione Erettile. È stato infatti certificato che l’assunzione di questo fungo stimola la produzione di testosterone, l’ormone che nell’uomo regola il desiderio e la virilità. Il Cordyceps fornisce benefici anche a livello circolatorio perché contiene l’Adenosina, un nucleoside dall’effetto vasodilatatore che aumenta l’afflusso del sangue nei corpi cavernosi. Il Cordycerps contiene anche numerose sostanze ansiolitiche e antidepressive. In particolare, stimola i circuiti mentali superiori che fanno capo “all’area limbica” del cervello. Il Cordyceps si è dimostrato un integratore sicuro e ben tollerato, privo di effetti tossici o rischi di altra natura.
• ASHWAGANDHA (11): L’ashwagandha (Withania somnifera), chiamata anche “ginseng indiano”, è una pianta ayurvedica che appartiene alla famiglia delle Solanacee originaria di India, Asia orientale e bacino del Mediterraneo. Tra le 23 specie del genere Withania solo la W. somnifera sembra avere effetti terapeutici. I withanolidi, contenuti soprattutto nelle radici e nelle bacche, sono i principi attivi cui sono attribuite numerose proprietà salutistiche. I principali effetti riguardano le proprietà adattogene, antinfiammatorie, immunomodulanti, antitumorali e antiossidanti. Storicamente utilizzata come afrodisiaco, tonico per il fegato e antinfiammatorio generale, l’ashwagandha è un adattogeno utile nell’ansia, nei disturbi neurologi e cognitivi. L’infiammazione e lo stress ossidativo hanno un rapporto inverso con il testosterone, come dimostrato in numerosi studi. Per questa ragione, estratti con proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti possono apportare un effetto benefico sulle concentrazioni di testosterone. Come emerso in un trial, gli effetti antinfiammatori e antiossidanti dell’ashwagandha possono essere associati con un aumento delle concentrazioni di testosterone, se i suoi bassi livelli sono causati da infiammazione o stress ossidativo. Un ulteriore meccanismo attraverso il quale gli estratti vegetali possono concorrere all’aumento di testosterone negli uomini è il miglioramento della produzione di cortisolo. Il cortisolo è il maggiore ormone dello stress, ed è inversamente correlato con le concentrazioni di testosterone: ridurne la produzione può contribuire all’aumento delle concentrazioni di testosterone. In molti studi clinici, l’integrazione di ashwagandha è risultata associata a una riduzione delle concentrazioni di cortisolo, elemento che ha contribuito in 3 studi su 4 a un effetto rinforzante dei livelli di testosterone.
Fonte: https://www.longlife.com
BIBLIOGRAFIA:
1. Centili di popolazione specifici per età per lo stato degli androgeni negli uomini (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26385186/)
2. Effetti del testosterone sulla composizione corporea, sul metabolismo osseo e sul profilo lipidico sierico negli uomini di mezza età: una meta-analisi (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16117815/)
3. Vitamina D e testosterone in uomini sani: uno studio controllato randomizzato (https://academic.oup.com/jcem/article/102/11/4292/4096785?login=false)
4. [Modificazioni indotte dallo stress nell'attività funzionale del sistema neuro-endocrino: azione modulatoria di derinat] (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19449785/)
5. L'effetto delle statine sul testosterone negli uomini e nelle donne, una revisione sistematica e una meta-analisi di studi randomizzati e controllati (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23448151/)
6. Gli uomini fisicamente attivi mostrano parametri seminali e valori ormonali migliori rispetto agli uomini sedentari (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22234399/).
7. L'integrazione di oleuropeina aumenta i livelli di noradrenalina urinaria e di testosterone testicolare e diminuisce il livello di corticosterone plasmatico nei ratti alimentati con una dieta ricca di proteine (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22901687/).
8. Correlazione tra il livello sierico di testosterone e le concentrazioni di rame e zinco nel tessuto capillare (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21671089/)
9. Assunzione dietetica di magnesio in un campione nazionale di adulti statunitensi (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12949381/)
10. https://www.urologia-andrologia.net/il-cordyceps-nel-trattamento-di-disfunzioni-andrologiche-una-prospettiva-rivoluzionaria/
11. Smith SJ, Lopresti AL, Teo SYM, Fairchild TJ. Examining the Effects of Herbs on Testosterone Concentrations in Men: A Systematic Review. Adv Nutr. 2020 Nov 5;nmaa134
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere