TECNOVE compie 30 anni con 30 milioni di fatturato
Importante traguardo per l'azienda emiliana
Trent’anni che hanno consentito di raggiungere obiettivi da 30 e lode, per fatturato, internazionalizzazione, innovazione, certificazioni, solidità e positività di rapporti con collaboratori, fornitori e clienti.
È la realtà con cui Tecnove, l’azienda specializzata nella lavorazione di carpenteria meccanica media di Novellara in provincia di Reggio Emilia, festeggia quest’anno i trent’anni di attività, che saranno sugellati dalla grande festa in programma a settembre.
«Dai 5 miliardi di lire di fatturato del primo anno, il 1993, l’azienda è arrivata ai 30 milioni di oggi; dai primi dipendenti agli attuali 160; dai 150 chilometri di raggio d’azione degli inizi alle commesse e ai contatti che arrivano dall’America e dall’Asia passando per buona parte dell’Europa», spiega il presidente Alberto Lombardini, che ha a fianco Gianni Ghisi e Giorgio Solati colonne storiche dell’azienda.
Diversi gli asset che hanno portato Tecnove a crescere ininterrottamente, ma su tutti emerge «la capacità di lavorare la lamiera, un materiale “vivo” - sottolinea Lombardini -. È un know how che ormai ci riconoscono ovunque».
Taglio laser, piegatura, presse, saldatura manuale e robotizzata, centri di lavoro, attrezzeria sono le lavorazioni che assicura Tecnove, impegnata in continui investimenti per garantire le tecnologie e le lavorazioni sempre più raffinate che gli interlocutori cercano. Insieme alle conoscenze tecniche, è stata l’intraprendenza commerciale a creare ulteriori condizioni per l’ampliamento costante dell’attività. «Abbiamo intrapreso un processo di internazionalizzazione a piccoli passi – ricorda Lombardini – e, dopo aver verificato che eravamo in grado di interfacciarci con mercati sempre più lontani e diversi, abbiamo proseguito. Oggi America, Asia, Germania, Austria, Repubblica Ceca, solo per citarne alcune, sono mete abituali».
I trent’anni per Tecnove rappresentano una tappa dalla quale «guardare al passato per ricordare la determinazione e l’energia che ci hanno consentito di arrivare sino qui – spiega il presidente – e per pensare con altrettanta convinzione al futuro». Per il quale, allo stato, l’unica criticità che si intravvede è quella legata alla difficoltà nel reperimento del personale. «Più che il costo dell’energia o delle materie prime – considerano infatti i vertici dell’azienda –, oggi il problema principale è quello della selezione del personale. Siamo alla ricerca di manodopera qualificata, ma è difficile trovare lavoratori disponibili». Tuttavia, lo spirito degli imprenditori è fiducioso, anche per le buone relazioni che sussistono in azienda con le maestranze. «Lo dimostra, tra l’altro, il fatto che abbiamo trovato l’accordo sul rinnovo del contratto integrativo di lavoro in pochissime settimane», conclude il presidente.