Successione ereditaria
Quante e quali tipologie di successione ereditaria esistono ad oggi in Italia?
La perdita di un caro familiare è sempre un evento molto triste in grado di suscitare tristezza e profondo lutto in chi gli stava intorno.
Tuttavia, nell'esatto momento del decesso di una persona, a livello legale, si apre la cosiddetta successione ereditaria, insieme di procedure e di pratiche finalizzate all'adempimento di quelle che erano le ultime volontà del caro scomparso, senza dubbio un modo per porgergli l'estremo saluto con assoluto rispetto.
Ma quali sono gli effettivi diritti di coloro che erediteranno le proprietà o i beni del defunto?
Quante e quali tipologie di successione ereditaria esistono ad oggi in Italia?
Esaminiamo le più importanti, analizzandole una per volta, in questa breve ma interessante guida, la quale fornirà una panoramica piuttosto dettagliata in merito all'argomento in questione!
La successione legittima
Una prima tipologia di successione ereditaria è la successione legittima, la quale entra in vigore nel caso in cui il defunto non abbia disposto in modo totale o parziale l'assegnazione dei suoi beni ai suoi familiari.
In questo particolare caso, i diretti ereditari che beneficeranno delle proprietà fisiche o economiche del familiare scomparso sono i suoi diretti consanguinei, come il coniuge, i figli e i fratelli, nonché gli ascendenti o parenti entro il 6° grado qualora non vi siano figli legittimi, naturali o adottivi.
Nel caso in cui gli eredi legittimi succitati dovessero venire a mancare in modo improvviso o del tutto inaspettato, le eredità del defunto passerebbero ai parenti più prossimi di grado con la medesima quota prevista in origine per l'erede.
In totale assenza di eredi, inoltre, i beni del defunto verrebbero devoluti allo Stato, il quale verrebbe svincolato da eventuali debiti ereditari.
Le quote di eredità verranno ripartite in modo equo tra tutti gli eredi legittimi; tuttavia, qualora il defunto non abbia figli, fratelli e sorelle o ascendenti, la sua totale eredità verrebbe riconosciuta al coniuge, che sia ancora sotto il tetto coniugale o in stato di separazione dal defunto al momento della sua scomparsa.
La successione testamentaria
Diametralmente opposta alla successione legittima è la successione testamentaria, la quale segue le precise volontà del defunto redatte in un previo testamento.
Il diritto alla stipula di un testamento è appannaggio di tutte le persone definite non incapaci a livello legislativo; in caso contrario, un minorenne, un individuo interdetto a causa di infermità mentale o i soggetti naturalmente incapaci non possono fare testamento in nessun caso.
Il testamento, a sua volta, può essere di 3 tipologie:
pubblico, documento che viene redatto da un notaio in presenza di testimoni, che si basa sulle dichiarazioni espresse dal defunto e che verrà accuratamente conservato e registrato;
segreto, tipologia che rimane in possesso del notaio, il quale provvederà a conservarlo senza conoscerne l'effettivo contenuto;
olografo, documento redatto a mano che contiene data e firma del testatore e che potrebbe essere affidato ad una persona scelta dal defunto stesso o conservato presso uno studio notarile, il quale provvederà alla redazione di un verbale in presenza di 2 testimoni
Per qualsiasi evenienza, sarebbe consigliabile affidarsi a degli esperti di legge, come un avvocato per successioni a Torino o un avvocato di diritto di famiglia a Moncalieri, i quali sapranno elargire consigli agli eredi qualora ce ne fosse bisogno.
La successione necessaria
La terza ed ultima tipologia di successione ereditaria è quella necessaria, la quale dà il diritto alla persona defunta di continuare a disporre dei suoi beni anche dopo la sua scomparsa purché non vada a ledere quelli che sono i diritti dei suoi congiunti stretti, come il coniuge, i figli naturali o gli ascendenti legittimi in caso di assenza di figli.
Anche qualora nel testamento sia stato disposto che i beni del defunto debbano rimanere in suo possesso, per legge una parte di essi devono necessariamente passare ai legittimari, ossia i congiunti succitati, nel rispetto della quota legittima.
L'intero patrimonio ereditario, in presenza di legittimari, si divide in disponibile, ovvero una quota che il defunto aveva assegnato ad uno dei legittimari indipendentemente dalla quota legittima prevista dalla legge e che, ovviamente, si andrebbe ad aggiungere a quest'ultima, e in legittima, ossia la quota del patrimonio spettante per legge a tali legittimari.
Anche in questo caso, la quota originaria degli eredi legittimari che dovessero venire a mancare improvvisamente andrebbe devoluta ai parenti più vicini di grado al defunto.
In linea generale, tutti coloro che possono succedere devono essere nati o stati concepiti nel periodo dell'apertura della successione, indipendentemente dalla sua tipologia; tuttavia, anche persone giuridiche o veri e propri enti non riconosciuti potrebbero entrare a far parte dei successori.
Insomma, le tipologie di successione ereditaria esistenti in Italia sono regolamentate da normative legislative piuttosto precise: averle chiare in mente permetterà di procedere nel massimo rispetto del defunto e delle sue ultime volontà.
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