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SILICE ORGANICA: un antidolorifico naturale soprannominato "paint killer".

Il corpo umano possiede da 5 a 7 gr di silicio, quantità che diminuisce nel corso degli anni, come diminuisce la capacità di assorbimento; la diminuzione di silicio è legata all'invecchiamento ed alle patologie correlate. La presenza di silicio aiuta la fissazione del calcio, fornisce robustezza alle ossa e flessibilità ai muscoli e ai tendini. Partecipa alla sintesi di elastina e del collagene contribuendo così alla salute della pelle, dei capelli, delle unghie e delle pareti dei vasi.

FotoIl silicio è un metalloide di colore blu-grigio fragile e di lucentezza metallica. Essendo un semiconduttore intrinseco, la conducibilità termica ed elettrica dipende dalla temperatura e dalla presenza di impurezze contenute nei cristalli del minerale. È l’elemento più abbondante sulla crosta terrestre dopo l'ossigeno, non si trova mai allo stato elementare ma combinato soprattutto sotto forma di silice e di silicati (in particolare il quarzo e il calcedonio), ed entra nella composizione di un grande numero di rocce eruttive, metamorfiche e sedimentarie.

Il silicio organico reso biodisponibile in natura dalle piante come l’equiseto è famoso per le proprietà rigeneranti e rimineralizzanti. Non si concentra in nessun organo in particolare del corpo umano, ma si trova principalmente dentro i tessuti e negli organi connettivi.

SILICIO: EFFETTO SUL CORPO
Il silicio stimola il metabolismo del calcio, favorisce la formazione del collagene e fortifica le ossa e i tessuti connettivi. Utile in caso di demineralizzazione, decalcificazione e osteoporosi. Previene l’invecchiamento delle cellule e migliora l’elasticità dei vasi sanguigni. Indicato nel trattamento dell’arteriosclerosi, delle malattie cardiovascolari e dell’ipertensione, contrasta inoltre l’atonia cerebrale, la perdita di concentrazione e di memoria.

IL SILICIO STIMOLA IL SISTEMA IMMUNITARIO, attenua gli stati infiammatori e si rivela particolarmente utile in caso di raffreddore. Favorisce l’attività dei linfonodi, della milza e dei polmoni. Ha un ruolo di controllo nei confronti degli effetti tossici dell’alluminio e protegge dal morbo di Alzheimer. La carenza di silicio provoca un ritardo nella crescita e nella ricomposizione delle fratture ossee, atrofia di numerosi organi, disturbi e invecchiamento precoce della pelle, unghie, capelli, smagliature e perdita di elasticità dei tessuti. Non se ne conoscono effetti tossici, tranne quando viene inalato. L’intossicazione da silicio è conosciuta col nome di silicosi, una malattia respiratoria caratterizzata da un’eccessiva produzione di collagene nei polmoni.

SILICIO: EFFETTO SULLA PSICHE E SULLO SPIRITO
Il silicio promuove il benessere interiore e allevia il senso di insicurezza, la paura e la stanchezza. Rende l’individuo più stabile e deciso e lo apre a nuove esperienze. Focalizza l’attenzione e aiuta a comprendere la situazione attuale e ad armonizzarsi con se stessi e con il proprio ambiente.

SILICIO: MODALITÀ D’IMPIEGO
Il fabbisogno giornaliero di silicio è compreso tra 20 e 50 mg, normalmente soddisfatto da un'alimentazione equilibrata. Non sono però ancora note le condizioni connesse ad un maggiore consumo. Recenti pubblicazioni hanno posto l'attenzione sulla necessità di condurre nuove indagini a riguardo. In età avanzata, ad esempio, si deve supporre un maggiore fabbisogno, che non può più essere soddisfatto dalla normale assunzione quotidiana di alimenti, anche perché la riduzione dell'appetito può portare ad un'alimentazione insufficiente. Per non parlare poi dell'alimentazione squilibrata prodotta dal cambiamento delle abitudini d'acquisto e culinarie tipico della vecchiaia. Gli alimenti precotti delle mense non possono senz'altro soddisfare il fabbisogno di vitamine e oligoelementi.

La forma di somministrazione colloidale, cioè micronizzata, consente un buon assorbimento da parte dell'organismo dell'acido silicico attivo. Contrariamente a quanto avviene per i solidi, difficili da assorbire da parte dell'intestino, la soluzione colloidale può facilmente attraversare le pareti, consentendo nello stesso tempo l'uso sia interno che esterno. La silice minerale (Si) è sempre più nota per le sue importanti funzioni. A volte chiamato il "minerale della bellezza", perché migliora l'elasticità della pelle , la crescita dei capelli e delle unghie.

La capacità di assorbimento del silicio diminuisce con l'aumentare dell'età, e comunque l'organismo non è in grado di trasformare il silicio minerale ingerito in silicio organico. Il silicio assunto dai vegetali (es. Equisetum arvensis) è in forma colloidale , ossia formato da colloidi un sospensione in acqua ed è difficilmente assorbibile (3%) oltre che irritante per i reni e possibile causa di calcoli renali; per poter superare la barriera intestinale deve essere legato ad un trasportatore.

Solo il silicio organico ha una biodisponibilità che ne permette l'assimilazione. Il silicio viene metabolizzato da microrganismi che lo rendono organico ed idrosolubile. Grazie alla sua idrosolubilità e agli aminoacidi trasportatori che ad esso si legano durante la fase di predigestione il silicio organico ha un tasso di assorbimnto del 70% e non affatica i reni.

La silice organica (monomethylsilanetrriol) agisce in primo luogo sui processi infiammatori è un antidolorifico e la sua efficacia è percepibile dopo qualche minuto. Per questo motivo nei Caraibi è stata chiamata "paint killer".

La molecola della silice organica è caricata di ioni positivi e negativi instabili e quindi può intervenire nell'organismo per stabilire la polarità delle cellule rilasciando a seconda del caso ioni positivi o negativi. L'omeostasi cellulare, infatti, deriva da un fenomeno di polarizzazione (proprietà dipolari delle membrane cellulari); uno squilibrio elettrico cellulare può portare ad alterazioni cellulari. Il silicio si concentra negli osteoblasti a livello mitocondriale, assieme alla vitamina C assicura la formazione del collagene ed è indispensabile per la formazione dei glucasaminoglicani della cartilagine. Il suo utilizzo nelle patologie osteoarticolari ha evidenziato il recupero della mobilità e la regressione del dolore, e nell'osteoporosi una remineralizzazione delle zone decalcificate.

La parete dei vasi principali contiene il 40% di elastina, abbondanza di collagene e mucopolisaccaridi. La diminuzione del silicio nell'anziano determina diminuzione della tonicità vascolare, le lesioni ateromasiche progrediscono e si riduce la concentrazione di silicio nelle pareti arteriose. Il silicio è importante anche per la conservazione dell'integrità del tessuto connettivo che contiene 30-40% di elastina e 2-3% di mucopolisaccaridi. L'elastina infatti contiene da 200 a 500 mcg/g di silicio e i mucopolisaccaridi da 300 a 1250 mcg/g e la carenza di silicio dopo i 40 anni provoca secchezza cutanea e formazione di rughe, smagliature e invecchiamento cutaneo.

La Silice organica oltre a ricaricare l'organismo perché’ ricca di ioni negativi e positivi che permettono di ristabilire l'equilibrio ionico (osmosi) delle cellule danneggiate o indebolite e ripristinare lo scambio cellulare, protegge e rinforza disintossicando cellule e tessuti; agendo sull'organismo interno, riequilibra gli organi e la loro funzionalità derivata da carenze alimentari e nutrizionali. Accelera la cicatrizzazione delle ferite anche interne. Rinforza il sistema immunitario e ha un'azione preponderante nel bilanciamento endocrino.

L'elasticità della cartilagine è essenziale perché protegge le ossa anche dai piccoli urti costanti provocati dai movimenti, diminuendo l'attrito costante nell'articolazione, perché riduce ed in certi casi elimina i minerali che vi si sono insediati, che sono i maggiori responsabili delle infiammazioni alle articolazioni.
La Silice organica è dopo l'ossigeno il principale elemento; essa è vitale per la sintesi delle fibre di collagene presenti nelle cartilagini delle nostre articolazioni. Più invecchiamo più è difficile per noi assimilare la Silice, anche perché l'alimentazione moderna è povera di Silice. Sfortunatamente più invecchiamo meno il nostro stomaco fabbrica l'acido necessario all'assimilazione della Silice ed invecchiando siamo tutti carenti di Silice. Ha la stessa efficacia per gli animali, utile anche per i bambini e le donne in gravidanza.

MODO DI UTILIZZO: il liquido a seconda delle esigenze può essere utilizzato per via orale o per applicazioni esterne (ad esempio per impacchi, come collirio, nelle orecchie, per lavaggi vaginali, ecc.).
È compatibile con qualsiasi terapia eventualmente in corso, ma per una migliore efficacia è consigliabile assumere il prodotto e l’altro medicamento separatamente, a distanza di un’ora l’uno dall’altro.

Dopo alcuni minuti dall’assunzione si possono avvertire formicolii o sensazioni di calore diffusi nel corpo. Questo fenomeno è normale ma significativo, e sarebbe opportuno memorizzare la zona così evidenziata perché potrebbe indicare un possibile disturbo. È inoltre consigliabile prima di ingerire il liquido tenerlo in bocca da uno a tre minuti per favorirne l’assorbimento, e assumerlo a stomaco vuoto (o almeno 20 min. prima o un’ora e mezza dopo i pasti).

Qualsiasi problema o deficienza dell’organismo può essere combattuta attraverso un apporto di silicio organico. Un’assunzione per via orale o un’applicazione esterna può , quindi, portare ad un miglioramento e alla risoluzione del problema.

È importante assumerlo per almeno un mese (per persone che non hanno problemi di salute). L’ideale sarebbe prendere regolarmente questo prodotto, in modo da dare all’organismo un apporto costante di silicio organico, permettendo di mantenere un ottimo stato di salute.

USO ESTERNO: è possibile aspergere con il liquido un batuffolo di cotone o una compressa di garza e ricoprire la superficie da trattare per un tempo vario da mezz’ora a tutta una notte.

Il silicio organico è indicato in casi di:

• osteoporosi
• demineralizzazione
• consolidazione ossea post-operatoria
• contusioni ossee
• fratture da stress
• algodistrofia
• problemi reumatici in generale
• artriti acute (in particolare periartrite della spalla)
• artrosi (coxartrosi, gonartrosi)
• malattia di Dupuytren
• necrosi

BIBLIOGRAFIA
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