Roma: “Attualità sulle Patologie Retiniche”
Di Dott.ssa D. Domanico, Il 6 dicembre 2013 si è conclusa una giornata di “Attualità sulle Patologie Retiche” in memoria del Prof. M. R. Pannarale nel decennale della scomparsa. Nell’Aula Magna della Clinica Oculistica de “La Sapienza” si sono riuniti i suoi allievi più cari di varie età insieme ai figli Luigi e Giuseppe per una commemorazione in onore della sua più grande passione: la scienza dell’oftalmologia retinica, dalla clinica alla chirurgia.
Saluti iniziali solenni del Prof. Gaudio, Preside della Facoltà di Farmacia e Medicina a cui hanno seguito le relazioni di grandi esponenti di tutta Italia, dal Prof. Staurenghi con immagini video di alta diagnostica in Angiografia con verde di Indocianina ai Proff. Lumbroso e Bandello con l’uso sempre più tecnologico ed evoluto dell’OCT (un esame non invasivo che riproduce l’occhio in 3D in tutte le sue sfaccettature). E poi trattamenti di maculopatie d’ultima generazione col il Prof. Perdicchi e complicati interventi sui melanomi dell’occhio e di impianti di protesi intraretiniche con i Proff. Balestrazzi e Rizzo. Tutto il congresso è stato intriso di interessanti discussioni, foto del passato e piacevoli ricordi. Nel panel insieme tutti i maggiori Proff. rimasti invece a seguire le orme proprio nel comparto del Policlinico Umberto I ad illustrare il distacco e la vitreoretina (Proff. R. Malagola ed E. Pacella), le malattie eredodegenerative di cui il Prof. Pannarale fu il pioniere con a fianco il Prof. Vingolo dalla diagnosi alle terapie di supporto della Retinite Pigmentosa, le uveiti magistralmente trattate dai Proff. Accorinti (col Dr L. Iannetti) e Paroli, il glaucoma dalla Prof. Arrico sino alla chiusura sulle nuove terapie intravitreali (Dr. Fenicia e Giustolisi) e sulle nuovissime combinate illustrate dal figlio Prof. Luigi Pannarale che con evidente trasporto è riuscito a far rivivere in questo giorno la presenza di un grande uomo, medico e padre così importante e ancora vivo nei cuori e nella scienza dell’oculistica.
Daniela Domanico