Roberto Candidi presenta il romanzo “Una settimana”
Filippo è uno scrittore che decide di tornare al suo paese natale dopo anni lontano da casa; ha bisogno dei ritmi lenti del paese, per scrivere un’opera introspettiva. Gli anni felici delle scorribande sono finiti e deve affrontare questioni che oggi sono diventate per lui un’urgenza. La sua vita apparentemente calma però, viene scossa dall’incontro con Chiara. Filippo analizza la sua vita, pensa all’adolescenza, agli amici, al mondo in cui sta vivendo, riflette e cerca di capire che ruolo avrà la scrittura nella sua vita, e soprattutto che ne sarà di lui e Chiara.
Roberto Candidi - “Una settimana”
Roberto Candidi presenta un romanzo introspettivo in cui il protagonista Filippo fa il bilancio della sua vita e delle sue scelte, e si prepara a prendere delle decisioni cruciali per il suo futuro. Il tempo corre troppo veloce e Filippo è ben cosciente che non deve sprecarlo, e che deve focalizzarsi su ciò che è davvero importante. Dovrà prima capire, però, quali siano nel momento presente le sue vere priorità.
Casa Editrice: Edizioni Efesto
Collana: Parerga
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 200
Prezzo: 15,00 €
«Dove sono i tuoi sogni? Continuava a domandarsi Filippo folgorato dalla domanda di Dostoevskij. Cosa vuoi fare del tuo tempo? Vorrai trovarti ad un punto della tua vita dove rimpiangerai di aver voluto con tutto te stesso seguire una strada e non l’hai fatto per vigliaccheria?»
“Una settimana” di Roberto Candidi è un romanzo emotivamente coinvolgente e fonte di interessanti spunti di riflessione sulla vita e sulle scelte che prendiamo, o che non abbiamo il coraggio di prendere. L’autore racconta la storia di Filippo, uno scrittore e musicista di trentotto anni che da qualche tempo è tornato nel Lazio, nel suo paese d’origine ai piedi del monte Artemisio, dopo aver vissuto un’esistenza rocambolesca a Parigi. L’opera è incentrata sulle elucubrazioni di questo personaggio dalla vivace vita interiore, forse un po' confuso su cosa desideri davvero ma anche entusiasta per le possibilità che l’esistenza ha da offrirgli; è un uomo pieno di passioni, e con un eccellente intuito nel cogliere le sfumature caratteriali di chi ha vicino. Filippo, inoltre, sa immergersi profondamente in sé stesso: ciò accade soprattutto quando cammina nei boschi della sua terra natìa, o quando affronta i percorsi di montagna e diventa tutt’uno con la natura, rifugiandosi nella sua verità; probabilmente solo la letteratura e la musica gli trasmettono la stessa sensazione di pienezza, come se tutti i pezzi di sé tornassero al giusto posto.
Roberto Candidi narra alcune parti del passato di Filippo, intrecciandole col suo presente tormentato, segnato da dubbi e domande su quale sia la strada da seguire; conosciamo le intriganti parentesi parigine e avvertiamo la sua gioia nel trovarsi in un luogo in cui un artista può esprimersi e trarre ispirazione, comprendiamo il suo bisogno di riconnettersi alle sue radici ma anche la sua voglia di libertà, di scoperta continua. E assistiamo al suo struggimento per il rapporto interrotto con Chiara, l’unica donna con cui, forse, potrebbe sistemarsi, frenando le sue inclinazioni libertine. «Sono stato coraggioso o sono stato vile nei momenti in cui si è presentata l’occasione? La domanda risuonava nella testa di Filippo e scandagliò il suo passato per individuare quei momenti in cui gli era stato richiesto di essere coraggioso», si afferma nell’opera: Filippo ha l’ardire di auto analizzarsi lucidamente, per capire se è ancora pronto a fare un salto nel vuoto, se può ancora lottare con spirito saldo per i suoi sogni.
Quanto può cambiare la vita in una settimana? Tale domanda è il focus di questo interessante romanzo, dove sono trattati alcuni temi universali in cui è facile immedesimarsi; il lettore comprende profondamente Filippo, perché tutti noi, proprio come lui, siamo impegnati nella stessa, estenuante battaglia contro il tempo, nel tentativo di accumulare significativi momenti di vita, e di fuggire dai rimpianti.
SINOSSI DELL’OPERA. Filippo è uno scrittore che decide di tornare al suo paese natale dopo anni lontano da casa; ha bisogno dei ritmi lenti del paese, per scrivere un’opera introspettiva. Gli anni felici delle scorribande sono finiti e deve affrontare questioni che oggi sono diventate per lui un’urgenza. La sua vita apparentemente calma però, viene scossa dall’incontro con Chiara. Un mercoledì sera, mentre guardano insieme Sanremo Filippo fa una domanda che non avrebbe dovuto fare, sconvolgendo così l’apparente armonia della frequentazione. Nella settimana successiva, si immola in delle scalate in montagna per riflettere. La fatica, gli scorci, il suono del suo respiro, il fruscio del vento tra gli alberi ionizzano i suoi pensieri. In quelle passeggiate Filippo incontra sé stesso, analizza la sua vita, pensa all’adolescenza, agli amici, al mondo in cui sta vivendo, riflette e cerca di capire che ruolo avrà la scrittura nella sua vita, e soprattutto che ne sarà di lui e Chiara.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Roberto Candidi è originario di Lariano, paese dei Castelli Romani; geometra di formazione, giovanissimo si lascia travolgere dalla passione per la musica e inizia a suonare la chitarra, scopre il blues, e da lì inizia anche l’avvicinamento alla letteratura. A ventitré anni si trasferisce a Parigi. Quale città se non la Ville Lumière, città degli artisti bohémien per conquistare le luci della ribalta? A Parigi collabora con autrici e autori per la scrittura di spettacoli teatrali, e organizza caffè letterari. Dal 2017, per via di diversi eventi, vive di nuovo in Italia. Ad oggi è un musicista con diversi progetti e uno scrittore; pubblica i romanzi “127 Gradini a Parigi” (Edizioni Efesto, 2022) e “Una settimana” (Edizioni Efesto, 2024).
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