Rendita Catastale: la revisione deve essere motivata nei dettagli

Un cittadino ha fatto ricorso presso la Cassazione in seguito ad un avviso di accertamento catastale da parte della Corte Tributaria di Roma.

L'argomento della revisione delle rendite catastali non è mai stato così caldo come in questo periodo. A seguito dei numerosi interventi edilizi che hanno usufruito del Superbonus, molti proprietari immobiliari si trovano in questi mesi a dover fare i conti con una revisione della rendita catastale dell'immobile a seguito del cambiamento nel valore catastale dello stesso.

A questo proposito la Corte di Cassazione, con l'ordinanza 4684/2025, ha da poco preso una decisione importante. Con l'ordinanza stabilisce infatti che la revisione d'ufficio della rendita catastale da parte dell'Agenzia delle Entrate deve essere motivata in modo dettagliato.

In altre parole, l'Agenzia non può limitarsi a fornire una giustificazione generica del calcolo utilizzato per determinare il cambiamento del valore catastale di un immobile. Devono essere indicati chiaramente i metodi, i criteri e i dati utilizzati per giustificare l'aumento del suo valore.

La decisione nasce a seguito di un ricorso inoltrato da un cittadino presso la Cassazione. Il cittadino aveva ricevuto un avviso di accertamento catastale da parte della Corte Tributaria di Roma per rideterminare la rendita del suo immobile. A seguito di ciò, il proprietario immobiliare ha presentato ricorso, contestando che la motivazione fosse troppo scarna. La cassazione ha accolto il ricorso.

Con questa decisione, la Corte di Cassazione stabilisce che, per l'Agenzia delle Entrate, non è sufficiente indicare i risultati del ricalcolo delle rendita catastale in maniera generica: è necessario fornire i dettagli sul metodo e i dati impiegati, affinché il contribuente possa verificare e contestare, se necessario, la legittimità della revisione.

I proprietari immobiliari che si trovano a fronteggiare una revisione della rendita dovrebbero consultare attentamente la visura catastale per verificare eventuali aggiornamenti o modifiche, e poter confrontare i valori riportati con quelli determinati dall'Agenzia.