Prestiti: record sull’importo medio richiesto che sale del 9,1%, ma le domande diminuiscono leggermente
• Dinamica speculare per le diverse forme tecniche di finanziamento: i prestiti personali crescono del +10,3%, mentre i finalizzati segnano un -10,3%. • Quasi una richiesta di prestiti su due è inferiore ai 5.000 Euro (48,8% del totale).
Secondo l’ultima analisi del Barometro CRIF su fonte EURISC, nei primi 9 mesi del 2024 le richieste di prestiti da parte delle famiglie registrano una leggera contrazione pari al -1,1%. Se guardiamo al singolo mese di settembre la domanda rimane pressoché stabile, ovvero -0,7%. L’importo medio si attesta a 9.260 Euro, con un aumento del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel grafico sottostante si nota come, fatto salvo l’effetto rimbalzo del 2021 dopo i mesi di fase acuta da COVID-19, le richieste di finanziamento si sono via via stabilizzate alternando fasi moderatamente espansive con altre più restrittive per quanto riguarda la previsione di spesa delle famiglie.
Entrando nel dettaglio delle diverse forme tecniche al III trimestre 2024, sostengono il comparto i prestiti personali con un +10,3%, mentre l’importo media si mantiene sostanzialmente stabile (+1,0% e un valore di 11.838 Euro). Dinamica speculare per i prestiti finalizzati, che si contraggono del 10,3%, mentre l’importo medio cresce a doppia cifra (+14,0% e un valore di 6.718 Euro). Se guardiamo al solo mese di settembre registriamo la stessa dinamica divergente, ovvero segno negativo per i prestiti finalizzati con un -12,3%, mentre i prestiti personali continuano a essere la forma tecnica maggiormente richiesta dalle famiglie con un +13,8%.
“Il comparto dei prestiti sta registrando una crescita moderata e talvolta faticosa. Tuttavia, l'innovazione tecnologica e l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale restano un volano imprescindibile per un cambio di passo in un mercato in rapida trasformazione. La digitalizzazione dei processi e dei canali di erogazione è infatti essenziale per ottimizzare le operazioni e, in alcune aree, ridurre i tempi di gestione, permettendo agli operatori di mantenere la competitività. Infatti, sono proprio i player non tradizionali a farsi sempre più spazio sul mercato, proprio in virtù di un modello di business agile e altamente digitalizzato” – spiega Simone Capecchi, Executive Director di CRIF.
La distribuzione delle richieste per fascia di importo, durata ed età – III trimestre 2024
L’analisi della distribuzione delle richieste di finanziamento per fascia di importo conferma che nei primi nove mesi del 2024 quasi una richiesta su due si concentra nella classe inferiore ai 5.000 Euro (48,8% del totale).
Si registra la stessa prudenza anche per le diverse tipologie di finanziamento: il 65,4% delle richieste di prestiti finalizzati presenta importi al di sotto dei 5.000 Euro e la stessa classe d’importo risulta la preferita anche per i prestiti personali con il 32,0% del totale.
Per quanto riguarda invece la distribuzione per durata, quasi una domanda su tre richiede piani di rimborso superiori ai 5 anni, con una quota pari al 30,0% del totale. Perdura, da parte delle famiglie, un comportamento di cautela al fine di non appesantire troppo il bilancio mensile con uscite fisse.
Se guardiamo alle diverse forme tecniche, i prestiti finalizzati prediligono un arco temporale di 2 e 3 anni (28,5%), mentre i prestiti personali si sono indirizzati su piani di rimborso superiori ai 5 anni (49,7%).
Osservando, infine, la distribuzione delle istruttorie di credito in relazione all’età del richiedente, il Barometro CRIF evidenzia come sia stata la fascia 45-54 anni a risultare maggioritaria, con una quota pari al 23,3% del totale, seguita da quella 35-44 anni (20,4%).
La stessa dinamica si registra sulle diverse tipologie di finanziamento, poiché anche in questo caso la fascia di età più propensa a richiedere finanziamenti rimane quella 45-54 anni: il 23,6% per i prestiti personali e il 23,1% per i prestiti finalizzati.
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