SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Posizione del letto, geopatie e salute

Esistono delle radiazioni naturali che sono nocive alla salute poiché creano un disturbo, un’irritazione, che, a lungo andare, nella porzione di corpo colpita provocano prima l’infiammazione e poi l’invecchiamento e la degenerazione dei tessuti organici, col pericolo dell’insorgenza di una patologia grave.

FotoE’ ormai ampiamente dimostrato che livelli elevati di campi elettromagnetici e di radiazioni della terra, possono arrecare seri danni alla salute. Per i più scettici: se vi documentate un po’, vi sono abitazioni o luoghi di lavoro in cui l’incidenza di problemi di salute è molto elevata e molto spesso le persone ammalate sostano o sostavano in zone ben precise (letto, scrivanie, ecc). Tutti i luoghi, incluse tutte le abitazioni e ambienti di lavoro, sono immersi in queste “perturbazioni elettromagnetiche”, ovviamente in maniera diversa.

Purtroppo nella normale quotidianità ci sono molti altri fattori che possono avviare il processo di infiammazione-invecchiamento-degenerazione dei tessuti come gli allergeni alimentari, ancora troppo sottovalutati; molte sostanze chimiche tossiche disperse nell’aria, nell’acqua e nei cibi; le radiazioni magnetiche dei cavi e dei motori elettrici; le radiazioni elettromagnetiche delle trasmittenti radiotelevisive o telefoniche (antenne, telefonini e cordless, wi-fi); le radiazioni ionizzanti a bassa intensità (radioattività di materiali edili, assunzione di gas Radon), e altre ancora che dipendono da dove abitiamo e dal lavoro che svolgiamo.

Un alto stress elettromagnetico o radioattivo può essere una delle cause principali nell’insorgenza di malattie, soprattutto quelle degenerative. Le zone più a rischio sono i locali in cui si permane, pressoché immobili, per molte ore e quindi principalmente le camere da letto. Se si dorme in corrispondenza di “zone di disturbo”, sia di origine geologica che di origine reticolare, si corre il rischio di mettere in moto il processo di infiammazione-invecchiamento-degenerazione dei tessuti, un processo che se dura un tempo abbastanza lungo sfocia in patologie autoimmuni croniche o in patologie terminali.

Spesso si è fortunati, oppure ipersensibili, a scegliere una buona posizione e un buon orientamento dei letti, ma se ciò non avvenisse, il rischio sarebbe veramente elevato, tanto più se non si gode di una buona salute.

Quindi improvvisarsi in queste scelte non è sempre opportuno. Rilevare ed evitare (eventualmente bonificare) questi disturbi invisibili è prioritario per mantenere o ripristinare un buono stato di salute In proporzione a quello che ci costa il nostro benessere psicofisico in termini di visite mediche, medicinali e rimedi, il costo di una consulenza e di un’eventuale bonifica è veramente irrisorio.

Per verificare se è vero che insorgono alterazioni alla salute con la permanenza in zone considerate “di disturbo” rilevate con indagini percettive è stato condotto uno studio scientifico, finanziato dallo stato austriaco, intitolato “Fattore di Rischio del Sito, ricerca scientifica sul problema dell’influsso delle zone “rabdomantiche” sugli esseri umani” (24 parametri biologici analizzati su 985 persone con 6943 esami totali). Questo studio, condotto dal prof. dr. Otto Bergsmann dell’Università di Vienna, è molto importante poiché ha dimostrato, contro le aspettative di chi l’aveva commissionato, che con la permanenza in queste “zone di disturbo” avviene una reale variazione dello stato ormonale (Serotonina) e di altri parametri che coinvolgono la salute tra cui l’aumento della VES che conferma l’effetto infiammatorio.

Le conclusioni cui giunge questo studio sono i più validi supporti scientifici alle diagnosi mediche di “geopatologia” e confermano la necessità di non permanere, almeno dormendo, in corrispondenza dell’irradiazione delle “zone di disturbo” naturali. Ecco alcuni passi di queste conclusioni:

– “…su 24 parametri o fenomeni analizzati, in 12 si è riscontrato un influsso molto significativo dovuto al luogo sul comportamento della regolazione, in 5 una tendenza, in 6 nessun influsso. Per come è strutturata la nostra ricerca, la variazione di un solo parametro sarebbe già stata una prova dell’effetto del sito... Se i risultati della ricerca sono valutati in base alla significatività biometrica si vedono in primo piano il comportamento della Serotonina e della VES… La Serotonina si riduce stando nella ‘zona di disturbo’. La Serotonina ha un effetto tranquillante per cui viene anche definita come un ‘sonnifero’”.

Bisogna tener presente che alcuni sintomi attribuiti all’effetto del sito, quali per es. insonnia, nervosismo, ecc. possono essere attribuiti alla carenza di Serotonina. L’effetto del sito non dà luogo ad un processo che conduce inevitabilmente alla malattia. È piuttosto un fattore di rischio, il quale può intensificare l’effetto di diversi fattori patogeni. Solo nell’interazione con questi altri fattori, il fattore di rischio dovuto al posto (del letto) può acquisire un’importanza patogena.

È certo che una delle misure (di prevenzione) più importanti è realizzare una condotta di vita flessibile con cui evitare da un lato lo stress prolungato dovuto alla permanenza in una ‘zona di disturbo’ e dall’altro lato ridurre i disturbi vegetativi. Risulta quale conseguenza logica che il cambiamento del posto (del letto) non può sostituire la terapia medica, ma può tuttavia essere di valido sostegno alla terapia medica“ (1).

Lo studio è basato sull’esposizione molto breve (mezz’ora) della persona ad una “zona di disturbo” stando seduti in sua corrispondenza, perciò le persone erano interamente coinvolte dalle irradiazioni, non solo in una parte del corpo come sarebbe avvenuto da sdraiate. Con questa procedura veloce si credeva di “favorire” il risultato voluto dai committenti, cioè la dimostrazione che l’esposizione alle “zone di disturbo” non procurava alcuna alterazione ai 24 parametri sanguigni presi in considerazione, invece si è ottenuto un risultato imprevisto di alterazione a ben 12 parametri, tra cui alcuni molto importanti per la salute, e lo si è ottenuto probabilmente proprio perché le persone, anche se per un breve tempo, stavano completamente dentro la “zona di disturbo” sulla verticale dell’irradiazione che così coinvolgeva tutti gli organi e tutte le ghiandole nello stesso momento.

Riassumendo, lo studio del dr. Bergsmann ha dimostrato che l’esposizione alle irradiazioni delle “zone di disturbo” è all’origine dell’infiammazione che crea la variazione in negativo di alcuni importanti parametri sanguigni che indicano un peggioramento delle condizioni della persona.

Dall’esperienza medica sappiamo che se questa situazione si prolunga per un tempo sufficiente provoca una ipertrofia immunitaria locale (cioè di un eccesso di agenti immunitari tutti nello stesso punto) che causa l’autoaggressione immunitaria, che a sua volta esaurisce le difese immunitarie generali, in una catena negativa che si autoalimenta.

L’effetto di tutte le perturbazioni che verranno citate è tanto maggiore quanto maggiore è il tempo d’esposizione e lo stato delle nostre difese naturali. Il massimo dell’effetto, diverso da soggetto a soggetto, lo subiamo soprattutto durante le ore di sonno, dove il corpo compie attività di rigenerazione fondamentali ed è altamente più vulnerabile per le ragioni che seguono:

• di notte non c’è compensazione solare e le altre interferenze hanno allora campo libero.
• sdraiato sul letto, l’uomo offre all’irraggiamento cosmico e tellurico una superficie maggiore rispetto alla posizione seduta o eretta.
• durante il sonno la tensione elettrica della pelle diminuisce sensibilmente e la protezione faradica diventa molto meno efficace.
• infine non trascuriamo il ruolo della latenza: si è per un tempo relativamente lungo nel medesimo luogo, addirittura nella stessa posizione o quasi".

Ecco un riassunto delle funzioni attivate mentre dormiamo:

• riparazione dei tessuti danneggiati
• rigenerazione degli organi esauriti
• cicatrizzazione delle ferite
• eliminazione dei rifiuti organici
• ricostruzione di nuove cellule
• secrezione degli ormoni della crescita
• rafforzamento dell’ossatura
• tonicità dei muscoli
• ricarica del potenziale energetico

Dalle cellule fino agli organi, ogni particella del nostro organismo è in costante rinnovamento, la saggezza popolare dice che “dormire è guarire”. L’ambiente a cui fare più attenzione è, per le ragioni suddette, la stanza da letto (rientrano anche luoghi in cui si permane pressoché fermi per più di 4 ore).

Importante è quindi il giusto posizionamento dei letti, l’ottimo è evitare le zone più pericolose (elevati livelli di radiazioni della terra e inquinamento elettromagnetico) e secondariamente orientare il letto con la testiera verso i punti cardinali migliori (in generale le esposizioni migliori vanno da Nord a Est), purché a Nord Est non ci siano cause di congestione (per sfruttare i venti energetici derivati dalle correnti planetarie provenienti dal Nord e da Est.).

Infatti, se a Nord-Est della testiera del letto e sopra e sotto della stanza, non ci sono gravi congestioni (congestioni biologiche derivanti da fosse settiche, fogne, persone malate, bagni; congestioni elettromagnetiche derivanti dall’elettrosmog; congestioni psichiche generate da forti emozioni, traumi e fobie rimasti intrappolati in stanze o negli stessi muri; congestioni varie esempio quelle causate dal passaggio del gas metano o trasportate dall’impianto di riscaldamento che passa in zone congeste e che le irradia tramite i radiatori) questi venti, generalmente puliti, opereranno una regolare pulizia del plasma tossico del corpo dalla testa ai piedi.

Si può brillantemente rimediare a tutti questi problemi seguendo questo semplice schema:

1. posizionare correttamente i letti o le postazioni in cui si permane a lungo (fuori da zone ad alto stress tellurico e elettromagnetico e con la testiera verso le posizioni che vanno da Nord a Est, a seconda delle persone: quelle troppo attive verso nord, l’est tende ad eccitare).

2. posizionare le indispensabili apparecchiature elettriche (TV, computer, forni, trasformatori, lampade, ecc.) alla dovuta distanza, in genere 1 metro, e intelligentemente secondo i criteri della circolazione energetica (possibilmente a sud delle posizioni della persona).

3. favorire la circolazione energetica e quindi tenere spesso le finestre aperte, soprattutto quelle a nord e a sud (meglio se porte-finestre in quanto le congestioni sono più pesanti delle energie pulite e si dispongono in basso), di tutta la casa aperte in modo da far circolare aria e energie pulite, e questo discorso vale soprattutto per i bagni, nei quali prima di coricarsi bisognerebbe chiudere il coperchio del water, per limitare la risalita delle congestioni biologiche (cogestioni altamente tossiche che risalgono dalla fossa settica). Pulire periodicamente le fosse settiche.

4. evitare gli specchi ( o coprirli) nelle stanze da letto, in quanto riflettono onde elettromagnetiche e radiazioni, amplificandole notevolmente. Possono generare correnti energetiche, trasportando congestioni dalle stanze adiacenti.

5. per stare veramente più tranquilli, esercitare continuamente una pulizia energetica con un atteggiamento positivo all’interno dell’edificio; utilizzare trasmutatori naturali come le piante in genere (eccezionali i cactus); fare uso di candele (numero dispari) e incensi. Si consiglia anche di utilizzare appositi riequilibratori di ambiente (questi tendono a ripristinare sia nell’ambiente e sia nella struttura dell’edificio, alti valori di energia positiva all’essere umano, riparando anche agli errori commessi e che inevitabilmente si commettono nella realizzazione di una casa, a causa di una ancora scarsa conoscenza sull’arte del costruire sano).

(1) Bergsmann dr. Otto, “Risikofaktor Standort, Rutengängerzone und Mensch”, Facultas Universitäts Verlag, Wien 1990

Fonti:
Dott. Achille Sacchi, www.casasalute.it
GEA, institute for Geobiophysical Environmental Analysis è l'Istituto italiano per la promozione dell'Analisi Geobiofisica e Geobiologica dei luoghi.




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