SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Pillole informative: coprinus comatus

I funghi con proprietà medicinali sono tanti e ognuno di loro, seppure abbiano in comune la caratteristica di essere tutti antiossidanti e antinfiammatori, nonché immunomodulanti, ha caratteristiche specifiche che li contraddistingue.

FotoSegnalo una sintesi delle possibili indicazioni cliniche secondo:

IVO BIANCHI, MICOTERAPIA "I funghi medicinali nella pratica clinica", Palermo, Nuova Ipsa Editore, 2008, pag. 246-247;

STEFANIA CAZZAVILLAN, Funghi Medicinali, Nuova Ipsa, Palermo 2011;
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Nome scientifico: Coprinus comatus.

Fungo dalla forma ovale con gambo alto e slanciato. È molto comune che cresce a gruppi in giardini, prati e boschi. È ricco in Vanadio, un minerale con effetto antidiabetico. L’effetto antidiabetico del fungo intero si esplica a più livelli: sensibilizzazione delle cellule all’azione dell’insulina, effetto ipoglicemizzante e protezione e rivitalizzazione delle cellule B-pancreatiche parte del corpo umano. Per questo motivo può essere utile sia nel diabete di tipo I che nel diabete di tipo Il.

Agisce come un vero e proprio antidiabetico orale, senza gli effetti collaterali degli ipoglicemizzanti farmacologici. In Medicina Tradizionale Cinese è stato ed è utilizzato per favorire la digestione e nel trattamento delle emorroidi. È utile anche nella stipsi e nel trattamento delle infezioni intestinali e nella gestione dello stress.

È ricco in vitamine e minerali, contiene tutti gli aminoacidi essenziali ed una elevata percentuale di proteine. Studi in vitro hanno evidenziato attività citotossica nei confronti di carcinomi e sarcomi.

STORIA
Comunemente conosciuto come “Shaggy mane” in America e come “fungo dell’inchiostro” in Italia, il Coprinus comatus è un fungo delizioso dal punto di vista culinario, citato per questo anche dal Prof. Clyde Christensen dell’Università del Minnesota nel libro “Common Edible Mushrooms” del 1943. Egli pubblicò questo libro nel tentativo di superare la micofobia del comune pubblico dell’epoca. Il Coprinus comatus nel suo libro rientra tra i “Foolproof four” ossia tra i “4 a prova di errore” e in effetti tra i funghi commestibili all’epoca, alcuni non erano facilmente identificabili. Fortunatamente ora molte cose, in oltre 60 anni, sono cambiate in micologia.

LA LEGGENDA DEL COPRINUS
Dal cappello del Coprinus comatus, così come del Coprinus plicatilis, in passato si otteneva un liquido, che serviva a preparare una specie di inchiostro molto più resistente di quello di china. Per tale motivo questi funghi, nei paesi anglosassoni, sono chiamati «Ink Cap», cioè cappello inchiostro. Esistono più di 100 funghi dell’inchiostro e si trovano su terreni ricchi, non concimati, su prati, campi, giardini e sono molto comuni alle nostre latitudini.

Il Coprinus comatus si trova facilmente in terreni ricchi di materia organica ed è facile da riconoscere, basta indurre l’autodigestione togliendolo dal substrato. Nel 1994 John Hopple, un laureando alla Duke University sequenziò, con intento sistemico, una serie di geni coinvolti nell’autodigestione e scoprì che i funghi che inducono autodigestione in realtà appartengono a 4 gruppi diversi. Questa scoperta sollevò parecchio scombussolamento nell’ambiente tanto che fu proposta la distinzione all’interno del genere.

CARATTERISTICHE GENERALI
Il Coprinus comatus viene volgarmente chiamato «chiodino chiomato» o «fungo di porcellana» per il suo aspetto insolito. È alto dai 5 ai 20 cm, possiede lamelle libere, molto compresse, che, dopo poco che il fungo matura, si dissolvono, dal bordo verso l’interno, in un liquido simile a inchiostro, la cui colorazione nera dipende dalle spore maturecoprinus-comatus-2 in esse contenute. Il cappello può essere allungato e ovoidale o conico, con forma simile a un’alta e stretta campana; la superficie, dapprima continua, si separa poi subito in squame morbide, larghe, spesso sollevate, e l’orlo si volge verso l’alto e si fessura; il colore è bianco, rosa verso il bordo che poi annerisce quando il fungo inizia a liquefarsi.

Questo agarico viene definito «chiomato», dal latino «comatus», per le sue frange nere cadenti. Il gambo è lungo e cavo, simile a un asparago, con base rigonfia. Lungo lo stelo si trova un anello fragile, spesso annerito per la caduta delle spore, che diventa mobile e cede da solo, una volta che il cappello si è aperto. Il terreno, su cui il Coprinus comatus solitamente cresce, è ricco di materiale calcareo, di sostanze organiche in decomposizione, di escrementi. Spunta, durante la notte, sulle superfici erbose e già a mezzogiorno può aver raggiunto la completa maturazione. È abbastanza comune trovare degli agarici chiomati in prati, giardini, lungo strade, sentieri campestri, su terreno smosso, e solo a volte nei boschi.

Fruttifica isolato o a folti gruppi, nelle stagioni piovose, dalla primavera all’autunno, in particolare nelle zone settentrionali temperate. I corpi fruttiferi, da consumarsi quando siano ancora immaturi e prima che le lamelle assumano tonalità rosate, sono molto apprezzati in cucina per il sapore piacevole e delicato. Devono essere raccolti la mattina presto e cucinati il più rapidamente possibile. Per rallentare la maturazione del fungo, dopo la raccolta, è consigliabile staccare il gambo con una leggera rotazione, così da evitare che passi ulteriore acqua nel cappello. I coprini si possono mangiare: crudi in insalata, saltati per pochi minuti con un po’ di burro, o si possono bollire in acqua, per poi cucinarli all’occorrenza.

Il Coprinus comatus è composto per il 20-40% di proteine; contiene vitamina C, D, B (in particolare B3), E; minerali quali vanadio e potassio in alte quantità, ma anche calcio, ferro, rame, zinco; 20 amminoacidi tra cui 8 essenziali.

SOSTANZE BIOATTIVE
È un fungo molto interessante che contiene in particolare:

Vitamina D, vitamina C, vitamine del gruppo B (soprattutto Niacina) e vitamina E
Minerali
Potassio (in grandi quantità)
Calcio
Vanadio
Ferro
Rame
Zinco
Molte proteine (20-38%)
20 Amminoacidi tra cui 8 essenziali

Gli studi sul Coprinus comatus come ipoglicemizzante sono molto pochi, anche perché, per questo effetto, l’attenzione è stata spostata sul Maitake Grifola. Ci sono studi in vitro risalenti al 1984 (Bailey e coll.), del 2006 e del 2008 che valutano l’efficacia di questo fungo in particolari affezioni che colpiscono l’organismo.

CONVALIDAZIONI SCIENTIFICHE
Nutrients and non-nutrients composition and bioactivity of wild and cultivated Coprinus comatus (O.F.Müll.) Pers.
The culinary-medicinal mushroom Coprinus comatus as a natural antiandrogenic modulator.
Vanadium uptake by biomass of Coprinus comatus and their effect on hyperglycemic mice


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