Percorso nascita: i dieci punti delle linee guida
Razionalizzazione dei punti nascita, accreditamento delle strutture sulla base di nuovi standard, presa in carico della gravidanza fisiologica da parte dei consultori, messa a punto di una Carta dei servizi per il percorso nascita, integrazione territorio-ospedale, messa a punto di linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul taglio cesareo.
Razionalizzazione dei punti nascita, accreditamento delle strutture sulla base di nuovi standard, presa in carico della gravidanza fisiologica da parte dei consultori, messa a punto di una Carta dei servizi per il percorso nascita, integrazione territorio-ospedale, messa a punto di linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul taglio cesareo. Sono alcuni punti chiave del decalogo del ministero della Salute per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareo. Il Programma nazionale approvato oggi dalla Conferenza Stato-Regioni ed elaborato dal ministero della Salute si articola in dieci linee di azione. Linee “complementari e sinergiche” come le definisce una nota del ministero della Salute, che dovranno essere applicate a livello nazionale, regionale e locale. Ed ecco quanto prevede il Piano. 1 Misure di politica sanitaria e di accreditamento. I punti nascita con meno di 1000 l’anno, saranno coinvolti in un processo di razionalizzazione, con abbinamento per pari complessità di attività delle Unità operative ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche/pediatriche, riconducendo a due i precedenti tre livelli assistenziali, mettendo a regime, contemporaneamente, il sistema di trasposto assistito materno (Stam) e neonatale d’urgenza (Sten). Le strutture dovranno essere autorizzate e accreditate sulla base di standard che vengono individuati. La rete dei servizi territoriali, in particolare i Consultori familiari adeguatamente supportati nel numero e negli organici, saranno il cuore della presa in carico della gravidanza fisiologica. Vengono infine suggerite strategie di incentivazione/disincentivazione economica su soglie di appropriatezza degli interventi e l’implementazione delle misure individuate viene indicata quale obiettivi specifici per la valutazione dei direttori generali, dei direttori di dipartimento e di Uoc. 2 Carta dei Servizi per il percorso nascita. Le Aziende sanitarie in cui è attivo un punto nascita, devono sviluppare una Carta dei servizi specifica per il percorso nascita, in cui, in conformità ai principi di qualità, sicurezza e appropriatezza siano contenute indicazioni riguardanti le informazioni generali sulla operatività dei servizi contenenti i principali indicatori di esito, sulle modalità assistenziali dell’intero percorso nascita, sulle modalità per favorire l’umanizzazione del percorso nascita, sulla rete sanitaria ospedaliera-territoriale e sociale per il rientro a domicilio della madre e del neonato atta a favorire le dimissioni protette, il sostegno dell’allattamento al seno ed il supporto psicologico. 3 Integrazione territorio-ospedale. “Si vuole – spiega il ministero della Salute – garantire la presa in carico, la continuità assistenziale, l’umanizzazione della nascita attraverso l’integrazione dei servizi tra territorio ed ospedale e la realizzazione di reti dedicate al tema materno-infantile sulla base della programmazione regionale. Sono previsti percorsi assistenziali differenziati che favoriscano la gestione delle gravidanze fisiologiche presso i consultori e le dimissioni protette delle puerpere e dei neonati. 4 Sviluppo di linee guida sulla gravidanza fisiologica e sul taglio cesareo da parte del Snlg-Iss. A breve saranno disponibili le Linee guida rivolte sia ai professionisti della salute che, in sintesi divulgativa, alle donne. 5 Programma di implementazione delle Linee guida.
A livello regionale e locale verranno identificate le criticità e le barriere che ostacolano il cambiamento. 6 Elaborazione, diffusione ed implementazione di raccomandazioni e strumenti per la sicurezza del percorso nascita. “Verranno promossi – si legge nelle linee guida – strumenti quali le raccomandazioni per la prevenzione della mortalità materna, per la prevenzione della mortalità neonatale nonché l’adesione a sistemi di monitoraggio di eventi sentinella/eventi avversi/near miss e relativi Audit. 7 Procedure di controllo del dolore nel corso del travaglio e del parto. Vengono promosse procedure assistenziali, farmacologiche e non per il controllo del dolore in corso di travaglio-parto e definiti di protocolli diagnostico terapeutici condivisi per la partoanalgesia, dando assicurazione della erogabilità di tale prestazione con disponibilità/presenza di anestesista sulla base dei volumi di attività del punto nascita. 8 Formazione degli operatori. Nell’ambito dei percorsi di formazione/aggiornamento di tutte le figure professionali coinvolte nel percorso nascita viene dato particolare peso alla formazione sull’implementazione delle Linee Guida e all’audit clinico quale strumento di valutazione della qualità dei servizi e delle cure erogate. Con il Miur si desidera attivare sistemi per la verifica ed adeguamento dei livelli formativi teorico-pratici delle scuole di specializzazione in ginecologia ed ostetricia, pediatria/neonatologia e del corso di laurea in ostetricia, in linea ed in coerenza con gli standard assistenziali”.
“Un ruolo non secondario – si sottolinea nel documento del ministero – nella formazione degli operatori assume l’effettiva integrazione della funzione universitaria di didattica con gli ospedali di insegnamento nonché la promozione del coinvolgimento delle società scientifiche nella formazione continua dei professionisti sanitari. Nel favorire la diffusione delle procedure di controllo del dolore nel corso del travaglio e del parto viene prevista attività formativa in tema di metodiche farmacologiche e non di controllo del dolore, con carattere di multidisciplinarietà. Viene infine promosso un percorso strutturato per l’inserimento dei professionisti nuovi assunti, confacente alle caratteristiche dei livelli assistenziali garantiti. 9 Monitoraggio e verifica delle attività. Per tutte le attività previste viene promosso l’utilizzo di sistemi di monitoraggio e valutazione delle attività, capaci di definire le ricadute cliniche e assistenziali delle attività stesse attraverso indicatori misurabili. 10 Istituzione di una funzione di coordinamento permanente per il percorso nascita Per un adeguato coordinamento delle e verifica delle attività è prevista la costituzione di un Comitato per il percorso nascita (Cpn), interistituzionale, con funzione di coordinamento, con il coinvolgimento delle Direzioni generali del ministero della Salute (Programmazione, Prevenzione, Comunicazione, Ricerca, Sistema Informativo), delle Regioni e Province autonome e di altre istituzioni sanitarie nazionali (Iss, Agenas). Analoga funzione dovra’ essere attivata a livello di ogni singola Regione e Provincia Autonoma”.
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