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Comunicato Stampa

OVHcloud partecipa all’OCP Global Summit 2024 enfatizzando il nuovo approccio per le soluzioni di raffreddamento degli scambiatori di calore in alluminio nei data center

16/10/24 Internazionale

Milano, 15 ottobre 2024 – OVHcloud, player globale e leader europeo del cloud, partecipa all’ Open Compute Project (OCP) Global Summit 2024 a San Jose, California. Dopo l’OCP EMEA Regional Summit 2024 della scorsa primavera, in cui OVHcloud ha pubblicato due white paper affinché un pubblico più ampio potesse utilizzarli liberamente, il Gruppo oggi presenta una nuova proposta di ricerca volta a implementare con successo scambiatori di calore in alluminio nei data center, insieme a Valeo, fornitore di tecnologia per la mobilità. Questo annuncio è perfettamente, e concretamente, in linea con il tema del Global Summit OCP di quest’anno: “From Ideas to Impact”.

Innovation for freedom, l’Open Source come catalizzatore

OVHcloud è da tempo promotrice dell'innovazione con investimenti annuali in ricerca e sviluppo che hanno raggiunto il 15% del fatturato nel FY23. Il Gruppo ritiene che l'innovazione sia fondamentale per supportare obiettivi più ampi nell'offrire un cloud affidabile e reversibile, con il miglior rapporto prestazioni-prezzo.

Al centro di questo impegno c’è l’Open Source e la convinzione che un ecosistema vivace di attori porti benefici tangibili. Poiché ognuna delle parti è molto qualificata, efficiente e profittevole nella propria area di competenza, l'Open Source agisce da catalizzatore per innovazioni più efficaci e rapide. Grazie al suo modello industriale integrato verticalmente, OVHcloud è in grado di ampliare rapidamente questi progressi. Per gli utenti, contributi regolari all’ecosistema Open Source significano soluzioni standard di mercato libere da qualsiasi vendor lock-in, contribuendo così alla sovranità operativa.

Tecnologia di raffreddamento innovativa grazie ai nuovi scambiatori di calore in alluminio

Molti datacenter oggi si affidano a scambiatori di calore di rame: sono affidabili ed efficaci, grazie alla loro eccellente conduttività termica e resistenza alla corrosione. Tuttavia, poiché la sostenibilità e l’efficienza in termini di costi diventano ancora più cruciali, l’alluminio sta emergendo come un’alternativa dalle potenzialità interessanti. Attraverso questa proposta, OVHcloud e Valeo mirano a far evolvere la tecnologia degli scambiatori di calore in alluminio nei data center.

L'iniziativa mira a fornire delle proposte concrete riguardo all’utilizzo di strati protettivi interni, rivestimenti e refrigeranti per affrontare i problemi di corrosione, garantendo al contempo la fattibilità dell’uso dell’alluminio nel data center, assicurando la compatibilità con l'infrastruttura esistente e migliorando prestazioni, affidabilità e sostenibilità. Il riciclo dell’alluminio richiede solo il 5% circa dell’energia necessaria per la nuova produzione1, rispetto al 15-20% del rame1.

Le proprietà di leggerezza dell’alluminio potranno essere sfruttate affinché il materiale possa essere utilizzato al meglio nei sistemi modulari e nei progetti avanzati di scambiatori di calore, come quelli a microcanali. Questi ultimi verranno testati in modo che possano essere integrati attraverso metodi innovativi. Test rigorosi in condizioni reali convalideranno la durabilità dei rivestimenti, l’efficacia dei refrigeranti e le capacità complessive di gestione termica dei sistemi in alluminio. I risultati verranno riportati in un white paper completo sul processo di integrazione dell’alluminio negli scambiatori di calore, che verrà presentato in occasione di summit di settore e aggiornato secondo le linee guida pertinenti, se necessario.

“Sulla scia del nostro precedente contributo a OCP, siamo entusiasti di avviare conversazioni sull'introduzione nei data center di nuovi sistemi di raffreddamento innovativi, basati su alluminio, che siano efficienti dal punto di vista energetico e sostenibili - ha affermato Miroslaw Klaba, R&D Director di OVHcloud - OCP contribuirà a promuovere un’innovazione più rapida per soluzioni scalabili, facilitando in definitiva un’adozione più ampia degli scambiatori di calore in alluminio”.



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