Osservatorio sul Precariato – saldo positivo a Dicembre 2017
Secondo l’ultima relazione dell’Osservatorio sul Precariato, nell’anno solare appena trascorso, il saldo annuale complessivo tra assunzioni e cessazioni ha fatto registrare un +488 mila (era stato +326 mila nel 2016 e + 613 mila nel 2015, ndr).
Cresce, quindi, l’occupazione.
Scendendo ad un livello di analisi più profondo, ci si rende però conto di come a crescere, in realtà, siano le assunzioni meno stabili.
Il saldo annuale complessivo, infatti, sembra riflettere diverse dinamiche a seconda di quale sia la tipologia contrattuale presa in considerazione.
A tal proposito, quanto registrato per l’anno scorso (+488 mila, ndr) è la risultante di trend differenti:
• -117 mila contratti a tempo indeterminato;
• +58 mila contratto di apprendistato;
• + 10 mila contratti stagionali;
• + 537 mila rapporti di lavoro a tempo determinato.
Salta subito all’occhio come il maggior contributo alla crescita dell’occupazione sia arrivato dai contratti a tempo determinato, aumentati del 27,3% nel corso dell’ultimo anno.
Nello specifico, tra le assunzioni a tempo determinato, a crescere in maggior misura sono stati i contratti di somministrazione - che hanno fatto registrare un +21,5% - e i contratti di lavoro a chiamata, i quali hanno conosciuto una vera e propria impennata, passando dai 199 mila del 2016 ai 438 mila del 2017 (+120%, ndr).
Un dato, quello sulle assunzioni a tempo determinato, che può essere spiegato a partire dalla necessità per le aziende di trovare soluzioni contrattuali alternative ai voucher, cancellati lo scorso marzo e sostituiti (solo per le imprese con meno di 6 dipendenti, ndr) dai contratti di lavoro a prestazione occasionale.