Mela annurca campana rimedio efficace per capelli e… non solo!
La mela annurca presenta una forte presenza di polifenoli, che sarebbero i principali responsabili delle sue proprietà curative, in grado di bloccare la caduta dei capelli. La mela annurca ha anche un elevato potere antiossidante, utile a limitare i processi degenerativi dei tessuti e la formazione di radicali liberi ed è per questo efficace anche per contrastare l’invecchiamento cellulare.
La calvizie, in tutte le sue forme, più o meno severe, colpisce circa il 50% della popolazione adulta, sia uomini che donne. Le cause della calvizie sono numerose, (stress, stagionalità, cattiva alimentazione), ma la principale è una predisposizione genetica ereditaria. Data la grande incidenza di casi, negli ultimi anni la ricerca farmaceutica è stata fortemente orientata allo sviluppo e formulazione di farmaci per contrastare la caduta dei capelli. Il minoxidil, per applicazioni topiche, e la più recente finasteride, farmaco per uso orale, sono tra i più noti. Tuttavia, il loro impiego è stato spesso limitato dall’incidenza di importanti effetti collaterali che vanno dalla disfunzioni della sfera sessuale ai disturbi a carico del sistema cardiovascolare. Per questi motivi l’industria più recentemente si è indirizzata allo studio di prodotti alternativi, più sicuri e possibilmente di derivazione naturale.Tra le varie soluzioni di derivazione naturale vi sono la serenoa, la soja, i semi di zucca e il lievito di birra.
Studi molto più recenti hanno indicato le procianidine oligomeriche, una peculiare classe di polifenoli naturali, quali composti in grado di promuovere la crescita delle cellule epiteliali dei capelli e di indurre la fase anagen. Nello specifico, la procianidina B-2 si è dimostrata essere la sostanza più efficace e più sicura nel favorire la crescita dei capelli sia in vitro sia nell’uomo.
I polifenoli presenti in significative quantità nella mela annurca sono utili nel mantenere in salute organi e tessuti, contrastando l’invecchiamento cellulare, proteggendo l’apparato cardiovascolare. In particolare, questa mela è ricca di procianidine, un tipo di polifenoli particolarmente efficaci nel combattere livelli alti di colesterolo con un’azione che si realizza nell’intestino, dove agiscono sui meccanismi di assorbimento del colesterolo e la sua conseguente espulsione fecale, e nel fegato dove inibiscono la biosintesi del colesterolo endogeno e inducono la maggior espressione di una proteina che interviene nella formazione di colesterolo HDL, lipoproteina ad alta densità che trasporta le molecole di colesterolo presenti nel sangue. Recenti studi stanno ora indicando l’efficacia della procianidina B2 nel trattamento delle calvizie, determinando crescita del numero, della densità e del contenuto di cheratina dei capelli.
Ricerche condotte presso il Dipartimento di Farmacia di Napoli, analizzando differenti cultivar di mele, hanno permesso di evidenziare che il contenuto polifenolico della varietà Annurca, originaria della regione Campania, è caratterizzata dalla più elevata concentrazione di procianidine oligomeriche, nello specifico, di procianidina B-2, rispetto a quanto contenuto nelle cultivar più comuni, quali Red Delicious, Granny Smith, Pink Lady, Fuji e Golden Delicious.
I solidi risultati ottenuti dalla sperimentazione in vitro, effettuata su cellule cheratiniche umane HaCat (cellule usate in campo scientifico per fare i test) hanno rappresentato la base per uno studio condotto sull’uomo.
La Melannurca viene raccolta acerba e fatta maturare su caratteristi graticci di paglia chiamati melai.
Questa maturazione “a terra” è possibile grazie all’elevato contenuto polifenolico della mela. I polifenoli, infatti, sono degli antiparassitari naturali che i vegetali producono per proteggersi dagli attacchi esterni.
Questi presupposti hanno reso la Melannurca Campana IGP oggetto di studio da parte dei ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, i quali hanno approfondito gli effetti benefici dei frutti sulle dinamiche appena illustrate.
LA RICERCA DELL’ UNIVERSITÀ FEDERICO II DI NAPOLI (1)
Lo studio clinico è stato condotto su 250 volontari sani affetti da alopecia: 116 donne e 134 uomini di età compresa tra i 30 e gli 80 anni. L’esperimento è durato 16 settimane, 1 di placebo (somministrazione di sostanze prive di principio attivo), 8 di cura e 1 di controlli. I soggetti sono stati suddivisi in due sottogruppi. Al primo sottogruppo è stato chiesto di assumere 2 compresse al giorno contenenti 400 mg di estratto procianidinico di annurca. Mentre al secondo sottogruppo è stato chiesto di assumere 2 compresse al giorno contenenti ciascuna 400 mg di estratto procianidinico di annurca, 0.20 mg di biotina, 80 mcg di selenio metionina e 21 mg di zinco acetato (corrispondente al prodotto Annurmets hair).
I risultati comprovano che l’estratto di annurca è capace dopo soli 60 giorni di raddoppiare il numero di capelli per cm quadrato e di triplicare il peso e la quantità di cheratina in esso presente. In conclusione l’esperimento e i successivi studi hanno dimostrato che l’assunzione per via orale di una formulazione a base di procianidina B2 è in grado di garantire effetti benefici sulla crescita e il trofismo dei capelli, in modo del tutto efficace che fa invidia ai farmaci attualmente più utilizzati. Le ulteriori ricerche e i successivi approfondimenti hanno consentito di migliorare la formulazione del nutraceutico, ottimizzando la natura dell’estratto che micronizzato e microincapsulato, viene reso ancora più biodisponibile per l’assorbimento dei componenti.
Quando si tratta della melannurca, dire che “una mela al giorno toglie il medico di torno” sembra tutto fuorché un modo di dire popolare. È assolutamente vero che questo frutto permette di mantenere l’organismo in equilibrio sostenendo le funzioni vitali. Questo speciale frutto contiene infatti vitamine B1, B2, PP e C, tantissimi minerali, tra cui potassio, ferro, fosforo e manganese e ha proprietà benefiche per l'organismo in misura significativamente superiore a qualunque altra cultivar di mela esistente.
Qui l’elenco completo di tutte le azioni benefiche di questo prezioso tesoro Made in Italy:
• regola le funzioni intestinali
• adatta per i diabetici in quanto poco zuccherina
• diuretica
• dimezza i danni ossidativi alle cellule epiteliali gastriche (studio dell’Università di Napoli Federico II)
• aiuta a combattere i disturbi gastrici
• contrasta l’azione dei radicali liberi (funzione antiossidante)
• contrasta il “colesterolo cattivo”
La melannurca è un frutto “annuale”. Gli unici mesi in cui non è possibile trovarla, infatti, sono settembre e ottobre; dopodiché è disponibile fino all’estate. Rispetto alle altre tipologie di mela, è leggermente più costosa per via delle speciali proprietà ma anche di un processo di arrossamento più delicato.
Le proprietà benefiche del frutto erano ben note a livello popolare, almeno fino a qualche decennio fa: fino agli anni 70’/ 80′ era ancora in auge l’abitudine di dare ai neonati e ai bambini la “grattata di mela annurca”, ossia la polpa grattugiata e ricca di succo del frutto arricchito da una piccola aggiunta di zucchero (l’annurca è già discretamente dolce): una sorta di salutare integratore alimentare d’antan, dalle spiccate qualità nutrienti, che oggi – dopo le conferme arrivate dalla ricerca – è diventato un “nutraceutico” a tutti gli effetti.
La melannurca o mela annurca è presente nella regione campana fin dall’antichità, molto probabilmente in età preromana. Un affresco della casa dei Cervi a Ercolano riproduce un cesto di frutta nel quale sono presenti mele con i tipici caratteri dell’annurca. Gaio Plinio Secondo o Plinio il Vecchio (1° secolo d. C.) nella Naturalis historia denomina questa mela mala orcula perché coltivata intorno al lago di Averno od Orco, ritenuto entrata agli inferi. Giovanni Battista Della Porta (1535-1615) nell'opera Pomarium (1583) definisce orbiculate, orcule nel linguaggio popolare, le mele dalla buccia rossa che sembra macchiata di sangue che si producono nel territorio di Pozzuoli. Nei secoli successivi compaiono i nomi di anorcola e annorcala e nel 1876 il nome di annurca è ufficializzato nel Manuale di Arboricoltura del botanico napoletano Giuseppe Antonio Pasquale (1820 – 1893).
Fonte: https://www.georgofili.info/contenuti/annurca-una-mela-per-i-capelli/29714
BIBLIOGRAFIA
1. I polifenoli della mela annurca accendono la produzione di cheratina nei follicoli piliferi inibendo il percorso del pentoso fosfato e l'ossidazione degli aminoacidi (https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6213762/)
2. https://www.erboristeriarcobaleno.com/files/ilaria_scognamiglio.pdf
3. Tenore G. C., Caruso D., Buonomo G. et alii- Annurca Apple Nutraceutical Formulation Enhances Keratin Expression in a Human Model of Skin and Promotes Hair Growth and Tropism in a Randomized Clinical Trial - J Med Food 21 (1), 90 – 103, 2018.
4. Badolati N., Sommella E., Riccio E. et alii - I polifenoli della mela annurca accendono la produzione di cheratina nei follicoli piliferi inibendola via del pentoso fosfato e l'ossidazione degli amminoacidi – Nutrienti, 2 ottobre 2018.
5. Piccolo M., Ferraro M. G., Maione F. et alii - Induction of Hair Keratins Expression by an Annurca Apple-Based Nutraceutical Formulation in Human Follicular Cells - Nutrients 11, 3041, 2019.
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