SALUTE e MEDICINA
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Marijuana : una medicina scomoda

16/01/15

Sta crescendo negli ultimi anni l'attenzione all'uso della cannabis per la cura di svariate patologie grazie alla molecola del THC presente all'interno di queste piante. E' assodato il fatto che la marijuana sia definita una droga leggera quindi come tale è vietata e combattuta ma prendiamo in considerazione anche i numerosi effetti benefici che la contraddistinguono.

Un medicina scomoda: la marijuana.

Usata già nel terzo millenio a.C. , con il termine marijuana si intendono le infiorescenze di una specie di piante chiamate Cannabis, angiosperme della famiglia Cannabaceae.
In Cina la marijuana è stata parte integrante della medicina tradizionale cinese e per lungo tempo è stata associata all'agopuntura. Nella Repubblica popolare di oggi, invece, è solo una droga e come tale viene combattuta.. con tutte le complicazioni che il proibizionismo porta con sé; non voglio aprire un dibattito fatto di polemiche ma riporto un dato americano precisamente degli Stati Uniti che fa riferimento alla popolazione più numerosa che abita la Terra : Il tabacco costa agli Stati Uniti circa 425.000 vittime ogni anno; l'alcool, forse da 100.000 a 150.000 vite, per non parlare di tutti gli altri problemi causati dal suo utilizzo :con la cannabis non c'è mai stato un singolo caso di morte documentata dovuta al suo utilizzo.
Ad ogni modo è noto come la marijuana sia la droga più utilizzata in tutto il Mondo e i suoi effetti sono svariati e hanno diversa intensità rispetto ai soggetti che la assumono. Gli effetti vanno da stati euforici a sonnolenza e analgesia, da rilassamento muscolare ad attenuazione dell’attività fisica e mentale, innalzamento del battito cardiaco e aumento del senso di fame.

L’effetto psicoattivo è da attribuirsi al principio attivo del THC che viene prodotto in diverse quantità in base alle diverse qualità di cannabis. Questo è un punto importante in quanto l’assunzione di sostanze psicoattive porta dipendenza e quindi i preparati vengono identificati come droghe leggere. Bisogna inoltre ribadire come nei soggetti predisposti, possono essere provocati stati di ansia e possibile sviluppo di patologie mentali; discorso diverso va fatto sul rischio tumore : non si è ancora chiarito se fumare marijuana aumenti o meno il rischio di neoplasie.

Questa droga leggera dimostra però anche applicazioni possibili accertate, insieme a sperimentazioni in atto; quando si parla di marijuana si entra in un mondo dove regna la disinformazione. Basti pensare che il suo uso legale a scopo medicinale è in aumento e potrebbe rivoluzionare anche la medicina moderna.
Sono noti studi sul THC sull’inappetenza da farmaci chemioterapici (è noto il Dronabinol o Marinol negli USA che è caratterizzato da THC sinetico, farmaco non commercializzato in Italia ma che può essere importato dall’estero) e sulla cura di sintomi delle malattie croniche (Morbo di Crohn) . Sempre in America, in particolare in California, è stata utilizzata per combattere l’emicrania (studio su 300 mila pazienti). Nel 2006, l’Instituto Scripps ha dimostrato che il THC derivante dalla marijuana serve alla prevenzione dell’Alzheimer bloccando i depositi nel cervello che sono la causa di questa malattia; aiuta a diminuire la pressione oculare negli occhi dei pazienti affetti da glaucoma. Essendo un rilassante per i muscoli possiede qualità antispasmodiche, previene le convulsioni e agisce sui tic di persone affette da Sindrome di Tourette. Aiuta chi è affetto da ADD “SINDROME DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’”.Ferma gli spasmi muscolari e gli effetti neurologici portati dalla sclerosi multipla; evidente poi è l’uso della cannabis per alleviare il dolore dai sintomi di sindrome premestruali.

Al giorno d’oggi i media svolgono un ruolo importante nell’approvvigionamento di informazioni per ogni individuo e visto che dell’argomento non se ne parla mai, o meglio se si, si trattano temi negativi come in primis attività criminose legate ad essa, credo che il dibattito sarà sempre acceso e ricco di argomenti ma se pensiamo alla marijuana come medicinale naturale e alternativo , ad un costo più basso e con effetti collaterali minimi rispetto ad un farmaco di derivazione sintetica, allora il modo di pensare cambierebbe radicalmente e per i pazienti ci sarebbe un rimedio naturale….e gli enormi interessi economici delle aziende farmaceutiche?



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