Luigi Ferraris (Gruppo FS): “L’intermodalità al centro della nostra strategia”
“Dobbiamo collaborare con gli autotrasportatori in modo tale che loro possano aumentare la frequenza del 'primo e ultimo miglio' cosiddetto, cioè delle distanze 200-300 chilometri”: lo ha affermato Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS.
Raddoppiare la quantità di merci trasportata su rotaie: l’obiettivo del Gruppo FS, guidato da Luigi Ferraris, è ambizioso, ma attraverso l’implementazione dell’intermodalità e l’applicazione sinergica di altre strategie, potrebbe essere raggiunto in soli dieci anni.
Luigi Ferraris: Il Piano del Gruppo FS per portare la quota di merci trasportate sui binari al 20%
Da diversi anni, la quota di merci che viaggia su treno è ferma al 10-11%, nonostante la netta espansione del settore ferroviario: ad affermarlo è l’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris, che ha illustrato il Piano per raddoppiare questa quota entro i prossimi dieci anni. Secondo il manager, questa immobilità è dovuta al fatto che il settore sia cresciuto in termini economici, ma non di capacità di trasporto. Per rilanciarlo è necessario lavorare innanzitutto sull’intermodalità, ossia quella peculiare strategia che prevede un utilizzo olistico, combinato e sinergico dei mezzi di trasporto. Il Piano del Gruppo FS, ha spiegato Luigi Ferraris, prevede dunque di costruire terminal intermodali che consentano di trasferire le merci provenienti dal mare sui treni, a loro volta dai treni ai camion, che coprirebbero solo la tratta finale del cosiddetto “ultimo miglio”. Questa concezione dei trasporti punta a minimizzare l’impatto ambientale (in virtù della loro elevata capacità di trasporto, i treni sono più sostenibili dei camion) e creare un sistema logistico più efficiente.
Luigi Ferraris: l’importanza di un rinnovamento del settore ferroviario
Perché la strategia intermodale abbia successo, secondo Luigi Ferraris, è tuttavia necessario intervenire su diversi aspetti strettamente collegati. Innanzitutto, è necessario stipulare accordi con gli autotrasportatori, perché vengano riorientati dai tragitti lunghi al cosiddetto “ultimo miglio”. In secondo luogo, è necessario proporre offerte di trasporto avanzate, come il Gruppo FS sta facendo in questi anni attraverso il suo Polo Logistica. Infine, sono necessari anche sostanziosi investimenti per l’ampliamento delle flotte e il potenziamento delle infrastrutture. Secondo Luigi Ferraris, l’obiettivo di portare la quota di merci su treno al 20% è ambizioso, ma non affatto irrealistico. Il manager ha osservato come, nel giro di dieci anni, i treni ad alta velocità siano raddoppiati, affermandosi come una presenza sempre più frequente e rilevante nelle stazioni ferroviarie italiane.