Licio Di Biase presenta il romanzo storico “Fronte del cuore. L’amore ai tempi delle trincee”

Un romanzo storico ambientato durante la prima guerra mondiale che si articola intorno a una serie di lettere tra un giovane di Pescara, Gabriele de Marinis, nipote di Gabriele D'Annunzio, e una ragazza di Castellamare, Antonietta Franceschini. I due giovani, innamorati, hanno una relazione epistolare ed è proprio intorno a circa cento lettere che è costruito il romanzo che si basa anche su vicende, ambientazioni e sensazioni vere, reali.

Licio Di Biase - “Fronte del cuore. L’amore ai tempi delle trincee”

Licio Di Biase presenta un emozionante romanzo ambientato durante il primo conflitto mondiale, in cui si racconta del grande amore tra una ragazza e un soldato al fronte vissuto attraverso la scrittura di lettere appassionate, in attesa di potersi finalmente riunire. L’opera è tratta da un epistolario vero, risalente alla prima guerra mondiale, donato da Maria Pia D’Amario al Museo della Lettera d'Amore di Torrevecchia Teatina (Chieti).

Casa editrice: Vertigo Edizioni
Collana: Approdi
Genere: Romanzo storico/epistolare
Pagine: 470
Prezzo: 17,90 €

«Non vedi quanti infami e farabutti ci sono ancora al mondo? Se ci fosse stata calma, forse io sarei già a casa, ed avremmo potuto così festeggiare il secondo anniversario del nostro amore! Invece pazienza, accontentiamoci da lontano di scriverci a vicenda … t’amo, t’amo alla follia, ti amo più di ogni altra cosa al mondo ed in queste parole che sono per noi come sacro giuramento, viviamo fidenti fino al giorno della nostra più grande felicità»

“Fronte del cuore. L’amore ai tempi delle trincee” di Licio Di Biase è un romanzo storico/epistolare in cui si narra di un amore nato e vissuto sullo sfondo della Grande Guerra. È il 1917: il giovane pescarese Gabriele De Marinis, soldato al fronte anche se nelle retrovie nonché nipote prediletto di Gabriele D’Annunzio, si innamora perdutamente dei riccioli d’oro di Antonietta Franceschini, una bellissima ragazza di Castellamare. Gabriele, in congedo temporaneo per malattia dopo aver servito come volontario in Albania, non fa però in tempo a dichiararsi perché deve ripartire; la guerra non offre sconti agli amanti, e il giovane decide quindi di farsi coraggio e di scrivere una cartolina ad Antonietta, rivelandole i suoi sentimenti. Le cartoline erano gli unici mezzi di comunicazione permessi ai soldati al fronte per avere dei contatti con i propri familiari: avevano una tariffa ridotta e ciò permetteva loro di inviare spesso notizie sul proprio stato di salute, e di sentirsi meno soli ricevendo l’affetto di chi amavano. Si conta che nel periodo bellico si arrivò ad una media di un milione di cartoline e lettere smistate ogni giorno: ciò provocò non pochi problemi di ricezione, che andranno a incidere negativamente anche sul rapporto in consolidamento tra Gabriele e Antonietta. I due, infatti, inizieranno a scriversi giornalmente, manifestando le proprie emozioni e promettendosi amore eterno; quelle cartoline e quelle lettere, riportate fedelmente dall’autore, non ci permettono solo di partecipare a una sofferta storia d’amore ma anche di avere una reale testimonianza di quali fossero le condizioni dei soldati al fronte, oltre a quelle di chi li aspettava a casa tra mille paure e angosce.
Licio Di Biase narra una tenera e burrascosa storia d’amore mentre ci racconta in parallelo la Storia dell’Italia del primo conflitto mondiale, rievocando le battaglie più importanti, i personaggi più influenti, le scelte politiche e militari ardite e quelle più distruttive. Allo stesso tempo, ci offre un accurato ritratto della città di Pescara nei primi decenni del Novecento, quando ancora era distinta in due località: Pescara a sud del fiume e Castellammare a nord, restituendo la vita quotidiana di chi doveva gestire sia le conseguenze del conflitto che i problemi locali. “Fronte del cuore. L’amore ai tempi delle trincee” è un romanzo basato su una vicenda realmente accaduta e ricco di testimonianze storiche tra lettere, celebri discorsi e dichiarazioni politiche; un’opera appassionante che parla degli orrori della guerra contrapponendoli alla speranza che solo un giovane amore può dare: attraverso la loro fitta corrispondenza – circa cento lettere tra il 1917 e il 1919 – si entra nell’intimo di questi due personaggi e nel loro rapporto che, seppure condizionato dal conflitto e dalla lontananza, resterà puro e tenace.

SINOSSI DELL’OPERA. Un romanzo storico ambientato durante la prima guerra mondiale che si articola intorno a una serie di lettere tra un giovane di Pescara, Gabriele de Marinis, e una ragazza di Castellamare, Antonietta Franceschini. I due giovani, innamorati, hanno una relazione epistolare ed è proprio intorno a circa cento lettere che è costruito il romanzo che si basa anche su vicende, ambientazioni e sensazioni vere, reali. La storia ruota intorno alla vicenda amorosa del giovane, tra l'altro nipote di Gabriele D'Annunzio, in quanto figlio della sorella Anna, e la giovane castellamarese. Ovviamente risaltano le vicende locali e quelle del fronte, nonché gli aspetti legati ai momenti bellici con, in primo piano, Cadorna, Diaz, Badoglio e Gabriele D'Annunzio, zio e padrino di battesimo del protagonista. Le lettere vanno dal luglio 1917 al dicembre del 1919, quando il giovane torna in congedo per vivere finalmente con tranquillità la sua storia d'amore. Ma non sarà così.

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Licio Di Biase, scrittore e saggista storico, è laureato in Storia all’Università Gabriele D’Annunzio di Pescara-Chieti; si è dedicato alla ricostruzione della storia di Pescara, pubblicando vari libri e saggi tra cui “La grande storia. Pescara e Castellamare dalle origini al XX secolo” (2010). È autore, tra l’altro, dei volumi “L’era della balena. La storia della dc abruzzese dal dopoguerra al 1992” (2003), “Giuseppe Spataro. Una vita per la democrazia” (2006), “Remo Gaspari. La politica come servizio” (2012), “L’onorevole D’Annunzio” (2013), “I tempi di Aldo Moro” (2015), “Il mio Flaiano con Enrico Vaime” (2018), “La piazzaforte di Pescara” (2020) e “Pescara 1910” (2022). Ha pubblicato, inoltre, tre romanzi storici, tra cui recentemente “Il processo a Carmela” (2021), aggiudicandosi una decina di premi letterari. È stato per trentacinque anni amministratore del Comune di Pescara.


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