La senatrice romena Diana Şoşoacă parla della posizione di Bucarest verso la UE e verso l’Ucraina
Intervista alla senatrice romena Sosoaca, in cui tocca punti dolenti della politica estera di Bucarest e di quella economica di Bruxelles.
Diana Iovanovici-Şoşoacă, fondatrice e capo del partito S.O.S. România, in una lunga intervista per il portale “Strumenti Politici” illustra la sua visione della Romania in Europa e nei confronti dell’Ucraina. Già tre anni fa si era distinta sul palcoscenico continentale per le sue prese di posizione fortemente contrarie alla narrazione pandemica. Nemica di mascherine e vaccine, aveva sollevato molte polemiche. Oggi evidenzia le implicazioni negative per il proprio Paese dovute all’appoggio obbligatorio verso Kiev, come da ordini dei vertici euroatlantici.
Neutralità per Bucarest
La posizione che la senatrice auspica per la Romania è quella di una sostanziale neutralità. La Sosoaca sa però che è molto difficile ottenere questo riposizionamento sul campo della pace e del dialogo, perciò punta il dito contro il governo di Bucarest e contro gli euroburocrati di Bruxelles. Assieme ad altri 5 parlamentari romeni, ha istituito un memorandum denominato “Neutralità per la Romania – Pace di Bucarest”. Questo testo evidenzia come la Romania dovrebbe assolutamente interrompere l’invio verso l’Ucraina di attrezzature ed armi a scopo bellico e vietare di sorvolare il proprio spazio aereo in qualunque caso e a qualunque Stato od organizzazione del quale la Romania faccia o non faccia parte. Tutto ciò onde evitare la possibilità che lo Stato romeno venga coinvolto in conflitti che non lo riguardano. Il documento è stato inviato a vari governi ed ambasciate.
Critiche pesanti al governo ucraino
La Şoşoacă ha inoltre aspramente criticato il governo Zelensky per l’atteggiamento nei confronti della Romania, la quale, pur avendo inviato aiuti all’Ucraina, non ha mai ricevuto alcun ringraziamento da parte di Kiev. Viene poi rimarcato l’atteggiamento verso i rifugiati ucraini, fin troppo dispendioso in termini economici, andando così a discapito degli stessi cittadini romeni. E ancora, prosegue la senatrice, nei territori ucraini di lingua romena gli abitanti sono stati sottoposti ad una vera e propria repressione etnica. A ciò si aggiunge il fatto che i primi soldati ad essere schierati al fronte dall’esercito ucraino sono stati proprio questi ultimi, quindi non stupisce che il governo di Kiev ha inserito nella sua lista nera la senatrice Şoşoacă, perché quest’ultima non ha lesinato le sue feroci critiche verso Zelensky.
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