La qualita' che sbaraglia la concorrenza dei paesi low cost
Friulchem si apre a nuovi mercati e inaugura un nuovo reparto produttivo. Una multinazionale francese preferisce l’azienda di Vivaro alle produzioni low cost.
La sfida di Friulchem contro la crisi è ormai lanciata: il nuovo mangimificio, inaugurato venerdì 28 settembre e destinato alla produzione di semilavorati e prodotti finiti per il mercato veterinario, ha iniziato l’attività.
“In un momento economico sicuramente non favorevole, questa apertura è segno della nostra volontà di contrastare attivamente la crisi, investendo e puntando su ciò che ci contraddistingue da oltre dieci anni: la qualità. Non si tratta di retorica, poiché questa scelta è testimoniata dai fatti. La prima a credere in noi è stata la multinazionale francese Virbac, che aveva la necessità di migliorare un proprio prodotto e ha trovato in noi il partner giusto, capace di garantire alta qualità a un prezzo competitivo, e invertire così la tendenza di delocalizzazione verso i paesi dell’est e la Cina, in cui spesso è la discriminante prezzo a farla da padrone. In pratica, la nostra qualità ha sbaragliato la concorrenza dei Paesi low cost."
La prima linea produttiva è già al lavoro per l’industrializzazione di Enerlyte, l’integratore alimentare reidratante effervescente destinato a tutti i tipi di allevamento (vitelli, agnelli, capretti, suinetti e puledri). Soddisfazione per questo ampliamento aziendale è stata espressa anche dal vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, presente all’apertura, per il livello di innovazione dell’azienda di Vivaro: “Quello di Friulchem è un modello per le imprese, un modello che anche la Regione vuole portare avanti: non solo si espande verso mercati esteri, ma sviluppa progetti tecnologici e innovativi. Questo è ciò che rende competitive le aziende”.
Sono, infatti, la qualità, la ricerca e l’alto livello tecnologico i pilastri di questa nuova impresa di Friulchem, risultato della collaborazione con partner internazionali come la multinazionale Virbac, con le università e i laboratori della zona e del sostegno dalla regione Friuli Venezia Giulia. Un percorso che ha portato l’azienda a decidere di applicare le competenze e le tecnologie maturate in oltre dieci anni in campo farmaceutico nella produzione industriale di mangimi e affini, aggredendo così altri segmenti di mercato. Il nuovo impianto, costato un milione di euro, occuperà da subito 4 operatori specializzati. Nel corso del 2013 sarà avviata una seconda linea produttiva con il conseguente inserimento di altri 6 addetti (4 operatori e 2 ricercatori) destinata all’industrializzazione di FcCube, il primo prodotto a marchio Friulchem, brevetto che consentirà di applicare la formula “masticabile” a una tipologia potenzialmente illimitata di farmaci, alimenti e integratori, sia a uso umano sia veterinario.
Nello stesso anno, Friulchem aprirà anche il nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo, R&D Laboratory, che consentirà all’azienda di affiancare all’attività di analisi, da sempre svolta nella sede vivarese, anche la ricerca applicata e lo sviluppo di prodotti farmaceutici a uso veterinario e umano. “Siamo molto orgogliosi di avere sul nostro territorio l’unica industria farmaceutica della regione” – ha sottolineato il sindaco di Vivaro, Mauro Candido. “Ci aguriamo continui a svolgere qui la sua attività e che possa ampliarsi ancora”.
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