L’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto di Messina
La quarta giornata sul sistema dei trasporti nell’Area dello Stretto ha avuto come location la spiaggia di Cannitello di Villa San Giovanni. Da Martedì 24 Ottobre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, è disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” sul tema “Sistema dei trasporti nello Stretto: quale futuro?”. Ospite del quarto appuntamento è stato Gerardo Pontecorvo (segretario metropolitano di “Europa Verde”) che ha affrontato il tema “L’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto di Messina”.
Si è svolta la nuova conversazione sul tema “Sistema dei trasporti nello Stretto: quale futuro?”organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”.Nel corso della quarta giornata di studi si è parlato della situazione e delle varie vicende che riguardano le tematiche inerenti alla realizzazione o meno del Ponte sullo Stretto e le eventuali alternative alla stessa infrastruttura. Ospite del terzo appuntamento è stato Gerardo Pontecorvo (segretario metropolitano di “Europa Verde”) che nel corso del suo intervento ha illustrato questo tema di grande interesse per le popolazioni locali e non solo. La conversazione non si è svolta presso la solita struttura perimetrale di una sala, ma ha avuto come location, la spiaggia di Cannitello di Villa San Giovanni, da dove il gradito ospite ha posto l’attenzione sulla “visione”, sulla capacità di vedere oltre, la costruzione di quel “Ponte sullo Stretto” costruito senza cemento e acciaio ma con lo spirito, la voglia di consolidare un’anima comune, non solo la sommatoria di popolazione e territori Nel corso della nuova giornata di studi è stato trattato il tema “L’impatto ambientale del Ponte sullo Stretto di Messina” a cura di Gerardo Pontecorvo (segretario metropolitano di “Europa Verde”), che nel corso del suo intervento ha illustrato questo tema di grande interesse per le popolazioni locali e non solo. Pontecorvo ha spiegato che un’opera come il Ponte cambierebbe completamente il paesaggio, l’ambiente e il contesto sociale dello Stretto e della Costa Viola con i piloni, l’impalcato e tutte le opere di viabilità connesse. La valutazione ambientale per un’opera come questa ha pertanto un’importanza eccezionale. Partendo dai principi fondanti della VIA, ha illustrato poi le componenti ambientali e storiche dei territori e i tratti di mare interessati all’opera che dovrebbero essere analizzate da una valutazione seria, e di seguito le fasi che la caratterizzano ai sensi del D.Lgs. 152/2006 (codice dell’ambiente). Ha ricordato che la VIA si basa sia sulle informazioni fornite dal proponente del progetto, sia sulla consulenza data da altre strutture della pubblica amministrazione, sia sulla partecipazione della cittadinanza. Passando allo stato della VIA che sarebbe necessaria alla costruzione del Ponte, ha ricostruito l’iter a partire da quella rilasciata nel 2003 sulla base del progetto preliminare, e nel 2013 aggiornata sul progetto del Ponte redatto nel 2011. Per inciso si è trattato di un parere negativo riguardo in particolare ai collegamenti stradali e le valutazioni naturalistiche. Inoltre, la precedente valutazione non aveva preso nella giusta considerazione il Piano territoriale paesaggistico della Regione Calabria, il piano Territoriale della provincia di Reggio Calabria, e il Piano paesaggistico della regione Siciliana. Poca attenzione aveva posto ai i territori protetti dalle Zone Speciali di conservazione dei Peloritani/Ganzirri e della Costa Viola. Dopo questa accurata disamina storico/giuridica della VIA, della attuale situazione ambientale e delle conseguenze che avrebbe un’opera come il Ponte, Pontecorvo ha auspicato che per lo stretto di Messina e territori contigui si possa giungere a uno sviluppo socio economico rapido e nel rispetto del territorio. In particolare, ha rilanciato la proposta di un’area protetta (il Parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola) che li accumuni sotto un’unica regia politica amministrativa. Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi e di seria riflessione nel prossimo incontro organizzato dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione, organizzata dal sodalizio culturale reggino, sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da martedì 24 ottobre.
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