L’evoluzione della Sharing Mobility in Italia
L'evoluzione della sharing mobility in Italia: dati, trend dell'8° Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility.
Qualcuno parla di crisi, io preferisco parlare di evoluzione della Sharing Mobility e i numeri presentati dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility lo dimostrano. L’8° Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility presentato in occasione dell’ Intermobility Future Ways, il Primo Forum Nazionale della Mobilità condivisa, il 21 Novembre 2024 a Rimini mostra uno stato di salute soddisfacente e uno scenario in via di sviluppo.
La sharing mobility in Italia continua a rappresentare un pilastro fondamentale del sistema di mobilità urbana, nonostante le sfide e i cambiamenti recenti. Tra il 2022 e il 2023, il settore ha attraversato una fase di stabilizzazione dopo anni di crescita costante, registrando comunque numeri impressionanti. Nel 2023, il fatturato del settore ha raggiunto i 178 milioni di euro, un dato in lieve aumento rispetto all’anno precedente. Inoltre, la flotta complessiva conta circa 81.000 veicoli, con una predominanza di biciclette e monopattini, che insieme rappresentano l’86% del totale, seguiti dalle automobili (9%) e dagli scooter (5%).
Il rapporto evidenzia una maturità crescente della sharing mobility in Italia, ma anche criticità tecnologiche e infrastrutturali. Si osservano trend positivi, come l’aumento del 12% dei noleggi di biciclette elettriche nel 2023 e il 95% di veicoli a zero emissioni. Tuttavia, emergono problemi: la contrazione del numero di servizi (da 211 nel 2022 a 143 nel 2024), la saturazione dei monopattini in sharing, e una rete infrastrutturale non sempre adeguata, che limita l’integrazione intermodale. È necessaria una maggiore uniformità regolatoria e un potenziamento tecnologico per gestire la domanda crescente e favorire una mobilità urbana realmente sostenibile.
Car Sharing: un servizio in evoluzione
Tra i servizi di sharing mobility, il car sharing mostra segnali di maturità e adattamento. Nel 2023, la flotta complessiva ha raggiunto quasi 8.000 veicoli, con un forte aumento di modelli elettrici e ibridi. Il car sharing free-floating, in particolare, ha registrato un incremento delle percorrenze, che hanno toccato i 78 milioni di chilometri nel 2023 e si prevede superino i 90 milioni nel 2024. Anche la durata media dei noleggi è aumentata, passando da 34 a 88 minuti. Tuttavia, il numero totale di noleggi rimane stabile, attestandosi intorno ai 6 milioni.
Parallelamente, il car sharing station-based mostra una stabilità sia in termini di domanda che di offerta, con circa 1.200 veicoli disponibili e 300.000 noleggi annui. Nonostante la sua minore flessibilità rispetto al free-floating, il servizio continua a rappresentare una valida opzione per spostamenti pianificati e di durata prolungata.
Bike Sharing: la crescita delle E-Bike
Il bike sharing si conferma uno dei segmenti più dinamici della sharing mobility, grazie soprattutto all’aumento delle biciclette elettriche. Nel 2023, le e-bike rappresentano il 62% della flotta totale di biciclette condivise in Italia, con città come Milano, Roma e Bologna al vertice per numero di veicoli disponibili. I noleggi di biciclette elettriche sono cresciuti del 12% tra il 2022 e il 2023, raggiungendo quota 11,5 milioni, e si prevede un ulteriore incremento del 22% per il 2024. Anche le percorrenze sono in aumento: nel 2023 sono stati percorsi 25 milioni di chilometri in bike sharing free-floating, con una stima di crescita del 25% per l’anno successivo.
Il bike sharing station-based, invece, ha mantenuto una domanda stabile, con circa 4 milioni di noleggi nel 2023. Tuttavia, le prime indicazioni del 2024 suggeriscono una ripresa, grazie a nuove strategie e all’espansione dei servizi in città di medie dimensioni.
Monopattini: crollo della flotta e regole più stringenti
Il mercato dei monopattini in sharing ha vissuto un’importante fase di riorganizzazione nel 2023. La flotta è diminuita significativamente, passando da 48.000 a 30.000 veicoli tra il 2022 e l’inizio del 2024. Questa riduzione è il risultato di una saturazione del mercato e della necessità di razionalizzare l’offerta. Nonostante ciò, il numero di noleggi è rimasto stabile intorno ai 25 milioni. Le percorrenze medie per noleggio, tuttavia, sono calate da 2,5 km a 2,1 km, riflettendo un cambio nelle abitudini di utilizzo degli utenti.Case di qualità in affitto
Le città stanno adottando regolamenti più stringenti per garantire un uso più responsabile e sostenibile dei monopattini, con Milano che si distingue per una riduzione drastica del numero di operatori attivi.
Scootersharing: flotta dimezzata ma i noleggi crescono
Anche lo scootersharing ha affrontato cambiamenti significativi. Il numero di servizi attivi è sceso da 22 a 10 tra il 2022 e il 2023, e la flotta si è ridotta di oltre la metà, raggiungendo 3.869 veicoli nel primo trimestre del 2024. Nonostante questa contrazione, i noleggi hanno toccato un nuovo record nel 2023 con 4,5 milioni, ma le proiezioni per il 2024 indicano un calo del 20%.
Un aspetto interessante è il dominio crescente dell’operatore Cooltra, che detiene il 90% della flotta totale. Questo consolidamento riflette una tendenza verso una maggiore efficienza operativa e una semplificazione del mercato.
Incidenti: verso una maggiore sicurezza
La sicurezza nella sharing mobility è un tema cruciale e nel 2023 si osservano dati incoraggianti. Gli incidenti ogni 100.000 noleggi sono diminuiti per tutte le tipologie di veicoli: -11% per i monopattini, -7% per gli scooter e -48% per le biciclette. Questo miglioramento è attribuibile a una maggiore esperienza degli utenti e a regolamenti più rigorosi.
Tuttavia, permangono alcune criticità. Gli incidenti per 100.000 km percorsi mostrano una leggera crescita per i monopattini rispetto al 2022, mentre scooter e biciclette registrano cali significativi rispettivamente del -63% e -35%. Le città italiane continuano a lavorare per migliorare la sicurezza, sia attraverso campagne di sensibilizzazione che interventi infrastrutturali.
Sharing Mobility: rete infrastrutturale non sempre adeguata
La rete infrastrutturale italiana mostra limiti che frenano il pieno sviluppo della sharing mobility. Nonostante il 95% dei veicoli sia a zero emissioni, la carenza di piste ciclabili sicure e stazioni di ricarica adeguate limita l’uso di biciclette e monopattini, specie nelle città medie. Solo Milano e Roma registrano progressi significativi, con 8.379 e 4.136 bici elettriche rispettivamente. La riduzione dei servizi di monopattini (da 100 nel 2022 a 53 nel 2024) evidenzia la necessità di infrastrutture più efficienti e intermodali.
Il Ruolo della Sharing Mobility per le Amministrazioni Comunali
La sharing mobility rappresenta un’opportunità cruciale per le amministrazioni comunali, specialmente in un contesto in cui le città italiane sono sempre più impegnate nella riduzione dell’inquinamento e nella lotta alla congestione urbana. I servizi di mobilità condivisa permettono di ottimizzare l’uso dello spazio pubblico, diminuendo il numero di veicoli privati circolanti e liberando parcheggi. Le biciclette, i monopattini e i veicoli elettrici offrono soluzioni immediate per ridurre le emissioni di CO₂, aiutando i comuni a raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale previsti dai piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS).
Opportunità per le Aziende Private
Per le aziende private, la sharing mobility è un settore strategico in forte crescita che offre opportunità di innovazione e diversificazione. Operatori come Cooltra, Lime e Enjoy hanno dimostrato come sia possibile creare modelli di business sostenibili e redditizi integrando la mobilità condivisa nei propri servizi. L’evoluzione della sharing mobility permette anche alle aziende di entrare in sinergia con i comuni, sviluppando soluzioni che rispondono sia alle esigenze del mercato sia agli obiettivi pubblici.
Le aziende possono beneficiare di incentivi fiscali e finanziamenti, spesso messi a disposizione da governi e istituzioni europee, per l’acquisto di veicoli elettrici o per lo sviluppo di infrastrutture di supporto. La transizione verso flotte completamente elettriche, per esempio, non solo migliora l’immagine aziendale, ma si allinea con la crescente domanda di servizi green da parte dei consumatori.
Sinergie tra Settore Pubblico e Privato
La collaborazione tra amministrazioni comunali e operatori privati è un aspetto chiave per il successo della sharing mobility. Attraverso partenariati pubblico-privati, i comuni possono sfruttare le competenze tecnologiche e gestionali delle aziende per offrire soluzioni innovative, come piattaforme integrate che combinano trasporto pubblico e privato. Questi sistemi multimodali permettono agli utenti di pianificare spostamenti più efficienti, riducendo il tempo e i costi del viaggio.
Un esempio virtuoso è rappresentato dai nuovi bandi pubblici che regolamentano il numero di operatori e veicoli presenti nelle città. Questa strategia garantisce un equilibrio tra domanda e offerta, evitando fenomeni di sovraffollamento e assicurando standard elevati di qualità del servizio. L’evoluzione della sharing mobility, in questo senso, si traduce in una mobilità urbana più ordinata e sostenibile.
Le aziende private, inoltre, possono sfruttare la mobilità condivisa per ridurre i costi operativi. Flotte aziendali condivise o programmi di car sharing tra dipendenti permettono di ottimizzare l’uso delle risorse, migliorando al contempo la sostenibilità delle operazioni aziendali. In questo contesto, l’evoluzione della sharing mobility non è solo una risposta alle sfide urbane, ma un’opportunità concreta per stimolare crescita economica e innovazione.
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